13 maggio 2021

Il governo che meritano

Come ci ricorda la tanto bella (quanto funzionale) Virginia, sindaco capitolino, a breve si terrà a Roma la manifestazione di CPI. Ce lo ricorda, come al solito, invocando il divieto di assemblea fascista in nome dell'antifascismo. Naturalmente vale sempre la pena ricordare che Casapound è un movimento politico legittimato dal Viminale che, se ne faccia una ragione la bella Virginia, conta appena appena più di lei, a presentarsi alle elezioni politiche del 2018 e successivamente all'Europee, inoltre, seppur abbia deciso di rinunciare all'esperienza elettorale, le resta tutto il diritto e la legittimità di manifestare in piazza, soprattutto a fronte di un'autorizzazione concessa dalla questura che, se ne faccia una ragione la bella Virginia, su questioni di odine pubblico conta appena appena più di lei. Come ci ricorda Mattia Feltri, citando a sua volta Mino Maccari, "“L’antifascismo – scrive Feltri –  è perfetto per ogni guardaroba: non c’è cravatta a cui non si abbini. CasaPound vorrebbe sfilare il 29 maggio per portare alto il tricolore, e conservare fiero il cuore, e altre arditezze di medesimo stampo, e Raggi ha risposto giammai, i fascisti a Roma non sfilano, non accetterò cortei di chi inneggia al fascismo. In nome dell’antifascismo tutto si può, persino attribuirsi i poteri di vietare la piazza per motivi politici a un movimento a cui, secondo legge, è consentito diffondere giornali e presentarsi alle elezioni. Ma sfilare no! Se lo scordino! Perché? Perché a Raggi non le garba. Non proprio una posizione che affonda le radici nella più fertile cultura democratica, a dimostrazione di quanto sosteneva Mino Maccari: da un certo punto in poi il fascismo si è diviso in due correnti, fascismo e antifascismo”". Esattamente! Ad un certo punto, più o meno al tempo in cui Badoglio si macchiò di tradimento, ad un certo punto il Fascismo si è diviso in due correnti, Fascismo e antifascismo, ma il diritto alla libertà di quest'ultimo è decisamente peggiorato rispetto ai tempi in cui a governare c'era l'altra "parrocchia".
La manifestazione è un occasione per CPI di mostrare che, seppur gli italiani (soprattutto quelli che ora frignano miseria) hanno finalmente il governo che si meritano, o meglio quello per cui hanno votato (quindi ora se lo godano). Alla Raggi risponde Luca Marsella che in una diretta afferma "“... Non ci faremo usare e strumentalizzare da chi evidentemente è già in campagna elettorale, noi non saremo in piazza per cercare voti ma per dimostrare che ci sono ancora italiani che non accettano di veder morire, uccisa da politici, tecnici e banchieri, una nazione costruita – dice Marsella – col sacrificio dei nostri avi”. Questa nobilissima iniziati delle tartarughe frecciate non è frutto della situazione economico/politica attuale, infatti sin dall'inizio della pandemia si sono organizzati in modo da poter continuare la propria attività di volontariato nella distribuzione alimentare verso le famiglie italiane in difficoltà cominciata molto tempo prima rispetto alla crisi economica che, per quanto non pensavo possibile, il virus ha ulteriormente peggiorato (insieme alle scelte scellerate od oculate) dei due governi Conte e di quello Draghi. Già non parlo di Draghi non perché come gli altri sono saltato sul carro dei vincitori fornendo il mio appoggio incondizionato all'ex presidente di "qualsiasi posizione chiave in cui avrebbe potuto salvare l'Italia e invece l'ha semplicemente svenduta ed ora è nella posizione ideale per completare la svendita persino della sua carcassa", ma semplicemente perché parlare spesso di Mario Draghi equivale fare, con cadenza regolare, la recensione del museo della merda (sito a Castelbosco in quel di Piacenza).
Va considerato che, nella mia veste di artista, mi sento vicino al mondo dello spettacolo (ad eccezione di quello cinematografico e televisivo che da troppo tempo produce materiale per suddetto museo), ma onestamente quando vengo messo innanzi a certe storture, non posso non pensare che io un lavoro ed uno stipendio ce li ho e se voi pensate che basti remare in direzione delle cascate per salvare la barca siete degli illusi. in particolare mi riferisco all'iniziativa di "Gaia Calimani presidente di Manifatture Teatrali Milanesi, Onlus foraggiata da Comune di Milano, Regione e Mibact che gestisce i teatri Litta di corso Magenta e Leonardo di via Ampère" che propone "«Presentatevi in cassa con scritto sul palmo della mano Ddl Zan e vi riserveremo un ingresso a teatro a 10 euro», si legge sulle pagina social di Mtm. «Siamo l’arcobaleno di Dorothy nel magico regno di Oz, ma non solo quello — continua l’appello lanciato su Facebook —. Per questo vogliamo invitarvi a teatro a 10 euro, per questo nuovo inizio che si possa essere davvero in molti. Ci saremo anche noi e saremo insieme per una causa in cui crediamo»" se questa è l'idea che hanno certe organizzazioni per risollevare le sorti di una categoria messa in ginocchio dai DPCM... beh allora... non posso che sperare che la loro fine giunga dopo una lunga, lenta e dolorosa agonia. Queste "splendide" iniziative, funzionali al sistema, non fanno altro che contribuire al progetto del grande reset. Progetto il cui unico scopo è quello di cancellare, a partire dalla cultura, tutto quello che è tradizionale, per sostituirlo con qualcosa che sia assimilabile da una massa informe e non pensante. Così nasce l'idea di un Enea, fondatore di Roma, quale profugo turco, di un Alessandro Magno culattone ed un Cristoforo Colombo schiavista. La cancel culture, di cui oggi si fa un gran berciare, non è semplice revisionismo storico, vedi il vano tentativo americano di farci credere che il progetto dell'apollo 11 fu quasi totalmente affidato a delle donne negro-americane (che negli USA degli anni '60 erano doppiamente penalizzate in quanto scimmie e di sesso femminile)*, ma di una vera e propria sostituzione di qualsiasi forma di riferimento storico e culturale che possa, in qualunque modo, generare un certo tipo di fierezza nell'appartenere ad una certa Nazione, etnia, stirpe gloriosa. Questo è un punto su cui mi soffermo spesso e Volentieri, come in passato, prima che si verificasse, puntavo il dito contro le leggi liberticide (quali appunto quelle legate al revisionismo e negazionismo storico verso il cosiddetto olocausto del popolo ebraico), che oggi sono sfociate in una vera e propria dittatura sanitaria a cui, come detto ieri, non si oppongono nemmeno più gli antagonisti (il variegato zeccume) dei centri sociali. D'altronde a loro non interessa che si stia correndo verso una palese dittatura, in quanto, per ora, persegue i loro stessi fantomatici obbiettivi ovvero libertà per chiunque, tranne per chi non la pensa come loro. Nonostante per anni li abbia sentiti riempirsi la bocca della citazione semicolta del "Non condivido le tue idee, ma mi batterò fino alla morte affinché tu possa esprimerle" a cui recentemente è stata posta l'eccezione per l'ideologia fascista (non li biasimo per questo data la falsa percezione che durante il regime tale libertà non fosse per nulla garantita), ma dal momento che è fascista anche chi sostiene la famiglia tradizionale verrebbe da chiedere quale sia l'idea non condivisa da loro per le quali sarebbero disposti a morire sino alla morte.
Infatti, come è logico aspettarsi, il "vasto" universo lgbt non è tutto arcobaleni e unicorni rosa, il marcio si nasconde anche lì e la percezione di tutela diffusa dalle varie forze politiche sta incominciando a far emergere questo marciume. "Secondo la ricostruzione degli uomini del Commissariato Appio il ragazzo aveva trascorso la serata a casa dei due amici. Alla cena era seguito un festino a base di droga dove i tre avevano fumato cocaina sotto forma di crack. Successivamente i due avevano somministrato, all’insaputa del giovane, una dose di GHB (gamma-idrossibutirrico), la famigerata droga dello stupro. Una sostanza che in virtù delle sue caratteristiche inodori e insapori si presta ad essere disciolta nelle bevande delle ignare vittime. La droga, mescolata all’alcol, aveva avuto effetto pressoché immediato, causando stordimento e incapacità di reagire nel giovane. A quel punto di due si erano avventati sul ragazzo nel tentativo di consumare un rapporto a tre. Tentativo al quale il ragazzo aveva opposto la propria — seppur debole — resistenza. Al rifiuto, i due avevano cacciato il giovane dall’appartamento, lasciandolo a vagare per strada stordito e fuori controllo. Raccolte le ultime forse, lo sventurato si era diretto nuovamente verso l’abitazione dei propri aguzzini, nel tentativo di farsi riaccompagnare a casa. Ma i due avevano ben altri piani. Il ragazzo è stato pestato, minacciato e stuprato a turno dai due, che lo hanno ripreso per ricattarlo. Poi lo hanno sbattuto in strada, lacero e sanguinante. I poliziotti, dopo gli accertamenti di rito, sono infine giunti all’identificazione dei due violentatori." Poi mi vengono a chiedere "ma che fastidio ti danno i froci?" beh questo è il genere di rischio che non voglio correre, sicuramente ci saranno una quantità di persone che vivono la propria sessualità in  maniera del tutto consensuale anche nel loro ambiente ed il rischio di essere stuprati è corso più dalle ragazze che escono con un "amico" o "amici" maschi (perché gli Uomini sono un'altra cosa), ma di sicuro non mi sentirei sicuro ad uscire a cena con dei finocchi soprattutto se potessi sospettare che qualcuno di loro può avere mire espansionistiche nei confronti delle mie terga.
Idem vale per le lesbiche che si sono sempre lagnate della discriminazione nei loro confronti da parte di un presunto patriarcato, cercando alleati un po' ovunque ed ora sono vittime dei soprusi che i loro stessi alleati rivolgono loro, cosa faranno ora? Si rivolgeranno forse a quello stesso patriarcato che hanno tacciato di oscurantismo?
Ebbene tutte queste categorie hanno voluto essere moderate quando si era in guerra ed ora pretendono di richiamare la forza che hanno contribuito a tradire e a relegare nel ruolo di nemico pubblico. Ovvero quella parte di popolo che, pur non essendo fascista (diversamente CPI nel 2018 avrebbe toccato vette oltre al 51% dei voti), invitava all'uso del buon senso. Ora la massa è informe e se a morire di fame è il vicino di casa, che dall'alto del suo benessere economico rappresentato dal commercio, disprezzava l'operaio. Ora è l'operaio a disprezzare tutti finché ha uno stipendio con cui poter fare aperitivi, quando gli altri aggiungono buchi alla cintura.

*ai negri americani non era concesso di frequentare le elementari e queste avevano frequentato l'università di fisica astronomica? Vabbé.

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