15 ottobre 2020

"Il mio campo" - terza parte a proposito dei membri dello Stato e dei cittadini

Un bel tacer non fu mai scritto.

Onestamente, e non sono assolutamente sarcastico, mi spiace per Giorgia Meloni che, qualunque scelta politica farà da qui alle elezioni, si ritroverà ad essere sola contro tutti. Sì perché, a quanto pare, la lega ed i leghisti stanno perfezionando il tradimento del Popolo Italiano iniziato ormai con la scissione del punto cardinale NORD dal nome Lega... Forse il tradimento è iniziato prima, quando Berlusconi votò, insieme al PD, il governo Monti che ci avrebbe dovuto traghettare fuori dalla crisi economica del 2008, ma che mai si realizzò, a differenza della cessione di ulteriori pezzi della nostra sovranità, della nostra economia e dei nostri servizi (vedi la sanità pubblica). La lega "salviniana" ha da tempo abbandonato quella spinta "rivoluzionaria" che con Umberto Bossi ed i senatori (della Padania) ha portato un partito politico che raccoglieva voti solo al nord ad essere il terzo partito di quella che un tempo fu la triplice intesa che vedeva uniti Forza Italia, Alleanza Nazionale e, appunto, Lega Nord. Non saprei nemmeno dove inizia il tradimento d questa lega, ma so per certo che è tuttora in atto. Infatti nonostante quanto affermato dagli oppositori politici, e ampiamente descritto negli articoli precedenti riguardo al capolavoro "Il Mio Campo", Salvini e la sua cricca di fedeli sono tutto fuorché razzisti e fascisti. Non hanno mai affermato di non volere stranieri in Italia, ma hanno sempre sostenuto che chi entra in Italia legalmente e viene per lavorare è, a tutti gli effetti, italiano. Questo nonostante lo slogan rubato, come già sostenuto in passato, a CasaPound Italia "Prima gli italiani". In effetti considerando italiano qualunque stronzo galleggi verso le nostre coste diviene difficile tradire tale "promessa", se poi ci aggiungiamo altre "banalità" quali aver fatto eleggere il primo senatore negro della Storia d'Italia (da Roma Antica alla terza repubblica), le foto propagandistiche alla Ringo e altre affermazioni dello stesso tenore, di sicuro non aiutano a sanare la coscienza di chi ha voltato le spalle a certi partiti e movimenti d'Area, per seguire chimere fatte di legalità, ma "duro-purezza" d'intenti e di missione. I Duri e puri dell'Area dell'estrema destra che si rivolgono ad un partito che prima promuove la disintegrazione del territorio Nazionale, fosse politica o economica poco cambia nei termini da loro posta, poi volta le spalle al razzismo biologico promuovendo, almeno a parole, la concessione di cittadinanza a qualunque pellet sia cascato dal barcone, purché l'abbia fatto legalmente. Quindi la differenza tra leghisti e boldriniani è tutta qui? L'Italia può tranquillamente diventare un paese terzomondista (a livello razziale, quando non economicoculturalsociale) purché sia fatto legalmente?

Cosa ne è delle battaglie per far spingere i giovani italiani a fare figli italiani?
A quanto pare su questo aspetto la lega si sta globalizzando al punto che, forse già alle prossime elezioni, il programma della lega sarà talmente fotocopiato a quello del PD che la Boldrini non potrà più giocarsi la carta del fascismo salvo esserne accusata lei stessa. Lo ius soli (ricordo Diritto al suolo con cui sostanzialmente regaliamo l'Italia ai nuovi italiani che sostituiranno "La Pietà" di Michelangelo con una statua a grandezza naturale di Mario "balotelli" Barwuah, che fa pietà, eroe di tutti i pellet nulla facenti che facendo nulla (neanche come calciatore) guadagna un sacco di soldi. 
Archiviato il traguardo dello ius soli, dicevo, che si è rivelato un flop clamoroso, ma è di fatto lì a testimoniare il trionfo della sinistra globalista. Prima che qualcuno potesse sospettare il nuovo traguardo globalista della sinistra ecco che la lega piazza la sua zampata lo "ius culture" (diritto alla cultura) dove, da quel che ho capito, non si tratta dell'idea di addestrare una mezza scimmia a leggere e scrivere, ma di regalare cittadinanze a caso. 

"Succede, succede a Pavia dove Danielle Frederique Madam si sfoga sui social. Lo fa il 23 settembre all’indomani dell’esame d’italiano sostenuto all’Università per Stranieri che ha sede a Perugia, per ottenere la cittadinanza italiana, dal centravanti dell’Atletico Madrid Luis Suarez, il pistolero (o il cannibale per Giorgio Chiellini). La ragazza nata in Camerun 23 anni fa è in Italia da quando di anni ne ha sette. [...] Qualche giorno dopo, secondo la stampa locale e nazionale, viene riconosciuta nel bar dove lavora da un uomo sui 45 anni che le dice: “Tu non sei italiana”. “A che cosa ti serve diventare italiana” e “tu non diventerai mai italiana”. Nell’epoca dove tutto è in connessione la notizia fa il giro dello stivale e corre ovunque. Il sindaco leghista di Pavia, Fabrizio Fracassi, si mobilita immediatamente e scrive al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “La presente per promuovere presso il Suo Ufficio la concessione della cittadinanza italiana, in virtù degli eminenti servizi resi al Paese e per l’eccezionale interesse dello Stato che ne discende”. Sì, perché la giovane, nonostante non possegga la cittadinanza, ha vinto cinque titoli di campionessa italiana di lancio del peso e svariati titoli, tra cui l’ultimo circa un mese fa, a livello regionale. La città, che si stende sulle rive del Ticino, in subbuglio per una storia di immigrazione, razzismo e malelingue." (fonte Il Primato Nazionale) la prima cosa che mi viene in mente è come abbia fatto una straniera, in quanto di fatto non ha ancora la cittadinanza italiana, ad essere entrata nella nazionale di atletica? Lo stesso vale per il succitato "superamario" che era considerato italiano prima ancora che compisse 18 anni (nonostante l'adozione dei traditori Balotelli che lo hanno raccolto dal cassonetto in cui quella ganese di sua madre lo aveva scaricato.
Questi dettagli insignificanti tra cui far entrare in una Nazionale (questo termine sconosciuto) giocatori/atleti che nemmeno sono cittadini, verso cui non è stato fatto nemmeno lo sforzo di una bozza di naturalizzazione (che non equivale ad una cittadinanza, ma che sostanzialmente gli permette di essere considerati, a livello sportivo, tali).
La seconda domanda sarebbe... com'è che un sindaco leghista intercede, verso quel PiDiota di Mattarella, per ottenere la cittadinanza per una "sbarcata male" per meri meriti sportivi?
"“In pratica sindaco lei chiede l’applicazione dello ius culturae. Questa sua mossa è anche un segno di questa rivoluzione liberale annunciata da Salvini?”" incalza il giornalista di radio capital che lo sta intervistando... finalmente una bella palla tesa per segnare un goal facile facile... ma stiamo parlando della lega di Salvini ed arriva l'autorete (segnata volutamente nella porta dei "populisti" che gli hanno dato retta sin qui)... "Fracassi, senza fraintendimenti: “Ma guardi, io penso che questo faccia parte delle basi del nostro movimento”. Come un Graziano Delrio qualunque che quest’estate gridava a La Stampa “sullo ius culturae non mollo”, oppure sulla falsa riga delle Laura Boldrini il podestà pavese si trova ad inseguire i progressisti." ed il tradimento è servito! Parafrasando quanto diceva la buon anima di Corrado (l'antagonista storico, televisivamente parlando, dello strapotere di Mike Bongiorno).
All'inizio di quest'articolo, che al contempo costituisce l'anticipazione ed il commento al 3° capitolo del libro che citerò in calce, per ora, sperando che non ci siano sinistre virate anche da parte sua, la Meloni rischia di ritrovarsi da sola. Infatti dovrebbe far pensare alla lega, ma a quanto pare non è così, che che ne dica il governo, che si aggrappa alla cadrega, ben sapendo che alle elezioni prenderebbero certi schiaffi che glieli raccomando, se Forza Italia è diventato il terzo partito, dal primo che era, nella coalizione forse è proprio per quella strizzatina d'occhio al PD di cui il popolo (non i populisti) si sono ormai rotti i coglioni. Quindi per chi, senza voler essere necessariamente fascista, intenda votare a desta non resta o resterà che FdI, se davvero la lega affondasse il colpo con la strizzata d'occhio al progressismo più oltranzista.
La segretaria di FdI, infatti, pone sei semplici domande al governo sul nuovo dcpm... ma sono le stesse domande che ci poniamo noi da marzo quando, il governo, pose il "coprifuoco" per i bar alle 18... ovvero il virus, che è subdolo, restava dormiente sino alle 17:59:59... ma alle 18 in punto incominciava ad infettare chiunque si trovasse per strada o al bar. Nel nuovo decreto è stato smascherato il nuovo piano del covid che resta dormiente sino a mezzanotte salvo poi scatenarsi esclusivamente alle feste private che si svolgono in casa... ma solo se ci sono più di sei partecipanti... fino a 6 non si sporca nemmeno le mani... non ne vale la pena attivarsi per così poche persone.
Quindi Giorgia chiede al governo 
"
1. “Perché un locale dovrebbe chiudere alle 24 se rispetta tutte le misure per prevenire il contagio stabilite dal governo?” 
2. “Anche i centri sociali dovranno chiudere alle 24 o potranno continuare a violare le regole come fatto finora, perché non pagano le tasse e sono amici del governo?”
3. “Perché possono entrare fino a 200 persone in un teatro ma ai ricevimenti se ne possono invitare massimo 30? La capienza non dovrebbe dipendere dallo spazio che si ha a disposizione?”
4.  “Il divieto di assembramento vale anche per i clandestini che arrivano a centinaia stipati su un barcone, e quindi dobbiamo fermare gli sbarchi, o in quel caso le regole non valgono perché non vogliamo rischiare di far perdere fatturato agli scafisti?”
5.  “A quale velocità km/h l’attività motoria diventa attività sportiva? E chi la stabilisce?”
6.  “Nel Dpcm dello scorso 4 marzo, in pieno lockdown, Conte raccomandava di ‘usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate’, mentre oggi impone di portarla sempre e comunque. Diceva falsità allora o le dice ora?”" in attesa di risposte che non arriveranno mai vediamo che almeno sul MES il governo sta tenendo duro forse perché, per ora, dipende ancora da Di Maio a cui il MES sta sul CES. Infatti la Meloni fa che rispondersi già sapendo che aspetterebbe accanto al telefono inutilmente, come un ragazzetto sfigato degli anni '80 che ha fatto ricorso a tutto il proprio coraggio lasciando il proprio numero alla più bella bambina della scuola. "“Dopo nove mesi di poteri speciali e copiose task force i grillopiddini ancora brancolano nel buio. Soluzioni ridicole pensate per devastare interi settori della nostra economia senza risolvere alcun problema. La misura è veramente colma”".
Facciamo che lasciare la parola all'autore che sulla questione ius culture ha da dire la sua e lo ha fatto 100 anni fa.

"In generale quell'istituto che oggi viene chiamato Stato conosce due sole specie di uomini: cittadini e stranieri. I cittadini sono tutti quelli che o per la loro nascita o per essere stati più tardi incorporati nello Stato posseggono la cittadinanza; stranieri sono coloro che posseggono questo diritto in un altro Stato. Fra gli uni e gli altri vi sono delle comparse: i cosiddetti apolidi: uomini che hanno l'onore di non appartenere a nessuno degli stati odierni, e quindi non posseggono in nessun luogo il diritto di cittadinanza.
Il diritto di cittadinanza si acquista oggi in prima linea col nascere entro i confini d'uno Stato. La razza o l'appartenenza ad una nazione non hanno in ciò nessuna parte. Un Negro, vissuto una volta nei territori del protettorato tedesco, ed ora dimorante in Germania, mette al mondo un figlio che è cittadino tedesco. E così, ogni figlio di Ebrei o di Polacchi o di Africani o di Asiatici può essere senz'altro dichiarato cittadino tedesco.
Oltre alla cittadinanza acquisita con la nascita, sussiste la possibilità di diventare cittadini più tardi. Possibilità connessa con varie condizioni preliminari, per esempio, col fatto che il candidato non sia, possibilmente, né un ladro né un lenone, che non sia pericoloso dal punto di vista politico, che non riesca di peso alla sua nuova patria politica. Naturalmente il nostro tempo materialistico pensa solo ad un peso finanziario. Anzi, per affrettare l'acquisto della cittadinanza giova oggi indicare indicare nel candidato un futuro ottimo pagatore d'imposte. Considerazioni razziste non vi hanno la minima parte." (Il mio campo di... suo. XIV. Edizione 1941 Bompiani la prima edizione era del 1925) Questo commento è d'obbligo... indicare i negri come ottimi pagatori d'imposte... addirittura come risorsa per il paese... non vi ricorda qualcuna?!? I pellet che vengono dipinti come nostri eguali anche quando questa è un stronzata persino per i membri autoctoni di questa nostra nazione che sono diversi tra loro da città a città vicine.
"L'acquisto della cittadinanza si svolge non diversamente dalla ammissione in un club automobilistico. Il candidato presenta la sua richiesta, si procede ad un'indagine, la richiesta è accolta, e un bel giorno gli si fa conoscere con un biglietto che è diventato cittadino dello Stato. E la notizia gli è data in forma umoristica: a colui che finora è stato Zulù o un Cafro gli si comunica che è diventato tedesco!" Oggi è fatto con un SMS in cui viene comunicato a quanti hanno presentato domanda di cittadinanza, piuttosto che permesso di soggiorno, ecc. viene informato tramite SMS che la sua richiesta è stata accolta e può essere riturata.
"Siffatto sortilegio è la prerogativa di un semplice funzionario. In un batter d'occhio, questo funzionario fa ciò che nemmeno il Cielo potrebbe fare. Un tratto di penna, e un Mongolo diventa un autentico Tedesco. Non solo non ci si cura della razza di quel nuovo cittadino, ma non ci si preoccupa della sua sanità fisica. Egli può essere eroso dalla sifilide quanto vuole, tuttavia è benvenuto quale cittadino per lo Stato odierno, purché non rappresenti né un onere finanziario né un pericolo politico." Inutile dire che della salute fisica dei pellet lo Stato effettivamente non si cura... prima permette loro di scappare diffondendo in Italia e in Europa ogni forma di pestilenza da lui sicuramente contratta data la scabrosa qualità del sistema sanitario del paese da quale provengono. L'unica differenza con il mondo di oggi è che lo Stato non si preoccupa nemmeno quando il pellet diventa un peso finanziario anzi è lo stato stesso a volersene fare carico. Il libro prosegue, dopo aver elogiato l'operato dell'allora Unione americana, spiegando la concezione di cittadino per lo Stato nazionale in cui sostanzialmente nemmeno i tedeschi di razza tedesca sono considerati completi tedeschi finché non abbiano svolto le scuole obbligatorie, ricevuto l'adeguata educazione razziale, partecipato alle esercitazioni fisiche ed infine entrati nell'esercito. Coloro che non intendono o non sono in grado di adempiere a questi doveri non vengono scartati, ma rinunciano al diritto di cittadinanza per restare appartenenti allo Stato. Per le donne tedesche esse possono ottenere la cittadinanza con il matrimonio con un cittadino oppure dimostrando di potersi mantenere. Questo alla faccia della Boldrini per cui la donna nella concezione "fascista" (nel senso più ampio del termine come lo intende lei) fosse appena più alta, nella scala sociale, dello sciacallo.
Il terzo capitolo è composto di sole 4 pagine, ma, come avete potuto leggere e come vi invito a fare per le parti che ho volutamente escluso dallo scritto, affrontano un tema importantissimo, ovvero gli oneri e gli onori a carico dei membri dello Stato... ovvero il popolo.

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