Perché si mettono al mondo dei figli? Direi di partire da questa domanda. Ovviamente le varie istituzioni che studiano l'uomo (inteso come essere umano Boldrini di merda) come fosse un qualsiasi altro animale daranno, ognuno, la propria risposta. Per cui per la chiesa sarà per compiere il disegno di dio nel donare la vita; la scienza dirà che l'istinto riproduttivo, atto al preservamento della specie, è un istinto primordiale a cui tutti gli esseri viventi sono soggetti; lo Stato non sa nemmeno da che parte è girato quindi non sa dare le risposte a ciò che è di loro competenza... e così via.
In effetti, per non dare ragione a nessuno, ma che sia per istinto o per amore di dio, non tutte le donne, e non tutti gli uomini, avvertono la necessità di procreare. Quindi la ragione per cui si è spinti a mettere al mondo dei figli non è dato saperlo. Ognuno trova dentro di sé le ragioni e le motivazioni, so solo che ad un certo punto qualcosa scatta e si avverte la volontà di costruire una famiglia propria. Dal momento, però, che non sento nessuno parlar bene dello Stato, del governo, delle istituzioni e/o del "Sistema", mi viene da chiedere per quale ragione si mettono al mondo i figli e poi li si consegna allo Stato nella figura di insegnanti, più o meno di ruolo, lasciando alla loro discrezione l'educazione dei tuoi figli?
Va detto che, chiamiamolo, il Sistema non ti lascia molte alternative al giorno d'oggi se in una famiglia lavora uno solo arrivare al fatidico traguardo (populista) del "fine mese" diventa un'impresa di giocoleria, allo stesso tempo le scelte che ti offre sono sostanzialmente 2 o gli fai fottere il cervello dai progressisti o gli fai fottere il culo dai preti... ma a questo punto non so davvero quale sia il male minore.
Con tutte queste incognite non è certamente una scelta facile. Allora la colpa è di quelle coppie che fanno la scelta coraggiosa di mettere al mondo figli? Assolutamente no... se sono italiani in Italia perché i figli dei pellet sono mantenuti dallo Stato, dalla Chiesa e dalle associazioni no profit che campano con gli aiuti dei cittadini (quindi glieli manteniamo noi, che doniamo per buon cuore a chi riteniamo essere bisognoso, quasi sempre straniero) quindi le madri possono permettersi il lusso di stare a casa a grattarsela tanto con quelle 4 lire in "negro" che porta a casa il marito due volte l'anno tornano al paesello. Allora ecco che lo Stato, che non ha risposte, se le inventa quindi i figli diventano dei pacchi e bisogna parcheggiarli da qualche parte durante le ore lavorative. Si aggiunga a questo il fatto che l'apparato produttivo del paese (l'unico ambito in cui sarebbe possibile fare dei turni che ti permetterebbe di passare del tempo con i figli) è stato completamente distrutto ragion per cui il concetto di famiglia è ridotto a persone che condividono un tetto... nel migliore dei casi con un coinvolgimento sentimentale.
Quindi le insegnanti, in qualunque fase della vita del figlio si intromettono, passano dal ruolo di istitutrici a quello di educatrici. Spesso, nelle fasi più delicate dell'infanzia, il compito è affidato a delle neo laureate o a delle laureande, che hanno una visione del mondo ancora idealizzata... ovviamente radical chic o medio progressista in entrambi i casi il mondo non è né rosa né azzurro... è arcobaleno, per questa gente nero è bello bianco è malvagio per cui a 2 anni di vita questo il bambino odierà sé stesso ed il colore della propria pelle... non oso nemmeno immaginare cosa succederà nel momento in cui entrerà nella pubertà e nell'adolescenza, la fase di ribellione verso i genitori che hanno la "colpa" di essere bianchi (se non hanno provveduto in tempo a procreare un figlio meticcio).
E "i moralizzatori delle macchinette" in tutto questo? Ovviamente non vedono nulla di male nel cagare un figlio e sbarazzarsene per 10 ore al giorno mandandolo al nido o in qualche altro luogo educativo e goderselo per un'ora alla sera prima di andare a dormire. Se queste sono le aspettative... perché mettete al mondo dei figli per farli crescere a qualcun altro?
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