27 dicembre 2016

A destra della destra... i problemi dell'estrema destra.

Prendendo spunto dall'inutilità di un film intitolato "Lui è tornato!", in cui si ipotizza una tanto miracolosa quanto inspiegabile resurrezione di Hitler con tutti i problemi e le opportunità che essa comporta (ovviamente tutto letto in chiave comica, con il solito retrogusto un po' amaro per un Europa che vistasi invasa da orde di negri che stuprano, uccidono, spacciano, ecc. si orienta sempre più verso l'estrema destra). Una "pellicola" in cui, pur trattandosi di un film comico, è immancabile la scenetta (unico momento "drammatico") della sopravvissuta dei campi di sterminio che si è vista uccidere tutta la famiglia ed è l'unica che riconosce il Führer per quello che è realmente, mentre tutti gli altri pensano che sia un comico che lo imita (ma quanti cazzo di sopravvissuti ci sono? E soprattutto quando cazzo muoiono? Che da quanto risulta dai film pare che in sti campi di sterminio non ci sia morto nessuno dato che i superstiti spuntano ovunque come funghi).

Scrivo questo post per cercare di capire quali sono i problemi dell'estrema destra italiana.

Sostanzialmente il problema, interno, è uno solo. Ovvero la mancanza di un leader carismatico che riesca ad unire tutti i focolai di gruppi sparsi sul territorio e quei, cosiddetti, cani sciolti che non appartengono ad alcun movimento extraparlamentare o politico, ma che comunque sono affascinati da una certa simbologia prima che dall'ideologia stessa. Ovviamente dalla fine delle grandi ideologie del secolo scorso, certi punti si sono un po' confusi nel vano tentativo di profumarsi, per far bella figura in tv e sui giornali di regime, per cui le ideologie stesse sono camuffate sotto vestiti più larghi per evitare associazioni scomode con quel passato mal visto negli ambienti "bene" della società democratica. In Italia dopo Mussolini nacque, nel dicembre del '46, l'MSI (il Movimento Sociale Italiano) guidato da Giorgio Almirante e proprio Almirante poteva essere l'uomo che avrebbe potuto tenere (e lo ha tenuto) unito il popolo della nuova destra. Ma, a differenza che per i sopravvissuti di Auschwitz, quando madre natura chiama e meglio non farla attendere e così le redini passano in mano a Gianfranco Fini che in un primo momento sembra essere il successore ideologico naturale del buon Giorgio, ma a tutti gli effetti "i sogni dei giovani, di chi veramente crede e che nel cuore possiede una gran fede", si infrange contro "il muro del pianto" (su cui Fini va a frignare per ottenere l'appoggio della comunità ebraica) così invece di avere un leader forte... ci si trova un pentito che chiede scusa a tutti del suo essere stato neo fascista... chiede scusa a tutti tranne che ai neo fascisti a cui chiede ancora fedeltà (che lo mandano bellamente a fare in culo)! Quindi spuntano come funghi gruppi più o meno radicali, piccoli "ducini" che governano il proprio orticello di fedeli che si presentano alle elezioni raccogliendo poco più dello 0,0 periodico e accusano gli altri movimenti, che raccolgono la stessa percentuale di consensi, di essere funzionali al sistema e di disperdere voti. Quindi dopo lo scioglimento dell'MSI ci si trova alle urne con AN di Fini e Fiamma Tricolore di Rauti, poco dopo spuntano Forza Nuova di Fiore e Fascismo e Libertà di Gariglio e gli ultimi nati Casa Pound di Iannone (anche se sono diversi anni che sono in attività, solo negli ultimi anni hanno iniziato a riscuotere maggiore consenso e riscontro alle urne). Ma il problema non cambia, in Italia un movimento dichiaratamente Fascista non può esistere, costituzionalmente illegale sin dal '46 alla prima seduta dell'assemblea costituente (bell'esempio di democrazia). Anche nel resto d'Europa le cose non vanno meglio dove pur di non far vincere la destra si verificano brogli elettorali. Ad esempio in Austria dove al primo ballottaggio vinse il partito di estrema destra, ma il risultato fu ribaltato da brogli elettorali tant'è che il risultato fu dichiarato nullo e fu indetto un nuovo referendum il 4 dicembre, data in cui noi italiani si era chiamati alle urne per decidere (per sua stessa richiesta) se tenerci Renzi o mandarlo a casa. Nel frattempo, sempre in Austria, i verdi che erano andati al ballottaggio coi "nazisti" ebbero tutto il tempo di fare accordi sottobanco e creare una maxi coalizione antifascista per schiacciare l'avversario (ottenendo il 53,6 per cento dei voti, contro il 46,4 di Hofer)... ma non suona strano il fatto che lo stesso Hofer ammetta la sconfitta già alla chiusura dei seggi (alle 17 del 4/12) anziché aspettare i risultati definitivi e che in rete non ci siano altri risultati oltre alle proiezioni dello stesso istante? "Certo che se non si lamenta lui, che ce ne frega a noi?" direte voi... ebbene se un domani doveste avere un opinione politica, una fede in un partito, in un candidato e questo dichiarasse la sconfitta senza attendere i risultati... non vi verrebbe il dubbio che vi stiano prendendo per il culo? E se vi stanno prendendo per il culo... perché lo fanno? Perché tanto non cambia mai un cazzo? O perché vogliono portarvi all'idea che tanto non cambia mai un cazzo cosicché banche, partiti e chi per loro possano fare il cazzo che gli pare con il vostro tacito benestare?
Ma per tornare al tema principale il fatto che gli ultimi che hanno un ideale in cui credere sono sparpagliati a casaccio in tutta Europa è il segnale evidente che qualcuno non voglia esseri pensanti... perché chi pensa fa paura!

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