24 dicembre 2016

Un po' di complottismo non guasta mai!

Chi mi conosce lo sa, non perdo occasione per scavare un po' più a fondo salvo scoprire che la notizia è una "stronzata". E' chiaro che bisogna sapere, ed è questa la difficoltà, quando fermare gli scavi diversamente si rischia di sbucare dall'altra parte, dove sono stipate un'altra quantità di cazzate. Nello specifico faccio riferimento alla notizia comparsa su alcune testate giornalistiche (specialmente quelle on-line) dei documenti di identità degli attentatori ritrovati sui luoghi degli attentati, è successo a Berlino, a Parigi (nella strage Hedbo), a Nizza e furono ritrovati tra i bagagli del volo 11 dell'America Airlines dirottato sulla torre nord del WTC... Qui qualcuno potrebbe già gridare al complotto, altri invece potrebbero cercare, per non escludere troppo le colpe degli stragisti, di giustificare razionalmente il ritrovamento. Mmm... possibile che la verità stia ancora una volta nel mezzo? Alcuni estremisti dicono è tutta colpa dei negri. Altri, estremisti in senso opposto, dicono è colpa dei servizi segreti "i negri... fanno solo i negri! Non è colpa loro". Mi vengono in mente almeno 3 episodi in cui ognuno svolgeva semplicemente il proprio ruolo. Sto parlando di 3 casi di qualche tempo fa, ovvero la strage di piazza Fontana, la strage della stazione di Bologna, il rapimento di Aldo Moro.
Ho intenzionalmente fatto riferimento a quei 3 attentati in quanto ormai passati alla storia e, nonostante le ferite restano comunque aperte, forse, sono meno dolorose. E non certo a caso ho scelto questi 3 atti in cui gli attentatori erano "anarchici", "fascisti" o "comunisti" militanti di "Croce Nera Anarchica" e "Avanguardia Nazionale", di  "Ordine Nuovo" o delle "Brigate Rosse",  ma dalle indagini risultò un coinvolgimento di Licio Gelli (nel caso di Bologna) ex ispettore del PNF e da molti ritenuto affiliato ai servizi segreti in particolare alla CIA da cui fu assoldato su interessamento dei servizi segreti italiani. Nel caso della strage di piazza Fontana a Milano viene gettato del fumo negli occhi degli inquirenti i quali, si concentreranno su Guido Paglia giornalista de "La Nazione" e militante di "Avanguardia Nazionale" (assolto in sede processuale), permettendo la fuga di Guido Giannettini collaboratore del SID (i servizi segreti italiani dell'eopca) che continuarono a finanziarlo anche durante la sua fuga e permanenza a Parigi. Nel caso Moro invece gli autori sono le fammigerate BR (Brigate Rosse), ma anche in questo caso lo zampino dei servizi segreti è evidente dato che i passeggeri della Honda che bloccò via Fani, erano alle dipendenze dirette del Col. Guglielmi del Sismi (sigla dei servizi segreti formatisi dopo lo sciogliemento del SID) ed avevano il compito di proteggere le BR da ogni interferenza e imprevisto. Insomma "a pensar male si fa peccato" dice qualcuno "... ma spesso ci si azzecca!" ribatte qualcun altro. Non è chiaro se tutte e  3 le azioni dei servizi segreti sono riconducibili all'operazione "Gladio" ovvero l'operazione della CIA per il mantenimento di un'Europa anticomunista, ma anche antifascista. Infatti potrebbe essere solo un caso che Licio Gelli fosse anche implicato nel fallito "Golpe Borghese" in cui sostanzialmente militari ed esponenti vicini al fascismo tentarono un colpo di stato nel 1970. Non è chiaro se Gelli intendeva distaccarsi dalla CIA per cercare di riportare l'Italia sotto il regime Fascista e fu fermato. Oppure, più probabilmente, fu messo in determinati ambienti per impedire proprio simili eventualità, tant'è che rimase al suo posto (di "lavoro") fino agli anni '80 quando rimase invischiato nei fatti del fallimento finanziario del banco Ambrosiano e nell'omicidio del banchiere milanese Roberto Calvi, in precedenza aveva anche cercato di aiutare Michele Sindona (massone e mafioso proprietario della Franklin National Bank di New York, della Finbank di Ginevra e azionista di altre banche di finanziamento in Italia), attraverso l'intervento diretto di Giulio Andreotti (di cui per elencare i crimini e principali sospetti non basterebbe sotto-elencarli ai 7 vizi capitali né, tanto meno, ai 10 comandamenti). Tutto ciò solo per dire che fare del complottismo non significa giustificare o dimenticarsi di chi compie le stragi, ma indagare più a fondo e scoprire anche chi sono i mandanti. Sì, a farsi saltare in aria sono quei 4 kebabbari di merda, ma chi gli fornisce le armi? Chi da loro gli ordini? Chi li addestra? Chi paga loro il viaggio fino in Europa? I primi sbarchi, si diceva fossero finanziati dalla mafia (parliamo della fine degli anni '80), ma ora che interesse avrebbe la mafia di schiacciare 4 poveracci al mercatino di natale? Ancora ancora potrebbe avere senso nel caso di attacchi dinamitardi di grossa entità in cui si entra nella perversa logica degli appalti per la ricostruzione (non essendoci più guerre tra nazioni civilizzate, dato che non c'è guadagno nel ricostruire le case di merda e paglia dei negri), ma appunto nel caso della morte di 4 poveracci non c'è guadagno. Potrebbero essersi infiltrati nelle logiche degli affari dell'accoglienza, ma questa sembra più una conseguenza piuttosto che una causa, anche perché per quanto grande sia il giro di affari non può certo raggiungere o superare quello del traffico d'armi, di droga e del gioco d'azzardo più o meno legale (slot machine, video-poker e siti on-line per il gioco d'azzardo, riciclaggio di denaro, ecc).
Per chiudere questa lunga maratona può darsi che molti complottisti spostino il problema scaricando le colpe su persone più inclini col proprio credo politico (o il proprio essere "NiggaFriendly"), ma la maggior parte pone le domande per giungere ad una verità e una soltanto... Siamo costantemente presi per il culo!

Per cui svegliati schiavo scuoti la mente e la tua coscienza... non credere a me perché ho due informazioni in più. Io sono uno stronzo come te che si alza tutte le mattine e va a lavorare per ingrassare banche, industriali, finanzieri ed ebrei... esattamente come te! Ma inizia a farti delle domande. Cerca le tue risposte. Se qualcuno ti dice di votare in un certo modo non votare né quello che dice lui, né il contrario di quello che ti dice. Ma leggi quello su cui sei chiamato a votare e se la cosa non ti convince, mandali a spalare carbone in miniera.

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