Avviandoci verso la mia stagione preferita, sindaco Appendino permettendo, viene voglia di un po' di minestrone che, a guardar bene, è la pietanza che cercano di rifilarci quotidianamente i media pur di convincerci che senza immigrati non saremmo capaci di pulirci il culo da soli. L'ultima stronzata su questo tema arriva niente "merda" di meno (parafrasando la locuzione "niente popò di meno") che da Ignazio Visco (che peste lo colga) presidente della banca d'Italia secondo cui "“L’immigrazione può dare un contributo alla capacità produttiva del paese. Gli studi non rilevano effetti negativi dell’immigrazione sui lavoratori del paese ospitante né in termini di tassi di occupazione né di livelli retributivi, può anzi avere un impatto positivo sui tassi di partecipazione e sul numero di ore lavorate dalle donne italiane”". In teoria se a dire una cazzata di 'sì immani proporzioni è un economista dovremmo credergli, ma mi vengono in mente due ipotesi che mi fanno dubitare della sua affermazione. La prima è che abbia ragione la Boldrini, che è tornata col PD e di cui (come per le pulci) non riusciamo a liberarci, ovvero che i pellet, quotidianamente accampati davanti ai supermercati col cappello in mano, dopo aver pagato il pizzo a certi amici degli degli amici si rechino all'Inps con F-24 ben compilato per pagare le tasse e versare i contributi (cosa di cui dubito fortemente). Oppure la statistica non tiene conto del fatto che la maggior parte della gentaglia di cui sopra è costretta ad accettare lavori in "negro" con stipendi da fame ed orari indicibili. Ora non fraintendetemi, salvo che ricevere nerbate sulla schiena, qualsiasi pagamento ricevano è infinitamente superiore a quanto meritino davvero e ogni ora che non passano a rompersi la schiena (o a riscuotere lo stipendio in cinghiate) sono benefici che non hanno meritato a sufficienza. Con i nostri "cervelli" in fuga, le fabbriche che chiudono, il tasso di disoccupazione che si abbassa solo perché gli italiani si suicidano o vanno all'estero, non mi sento di dire che una immigrazione indiscriminata (anche se madre natura ci ha messo una pezza e quindi negli ultimi tempi almeno non è stata selvaggia) non abbia alcun impatto su redditi e tassi di occupazione è una presa per il culo, arrivando persino a dire che addirittura "può anzi avere un impatto positivo sui tassi di partecipazione e sul numero di ore lavorate dalle donne italiane"... ma cosa ti sei fumato? Il Brambi è magnanimo e vuol dargli la possibilità di spiegarsi... "per far crescere economicamente l’Italia serve “un piano efficace” che “richiede di abbandonare definitivamente la facile e illusoria ricerca di capri espiatori – l’Europa, la finanza, i mercati, gli immigrati – per fondarlo invece su un’analisi approfondita dei mali della nostra economia, che metta in primo piano le sfide poste dal cambiamento tecnologico e da quello demografico” [...] “Anche assumendo che i tassi di partecipazione dei singoli gruppi demografici aumentino ai ritmi mediamente positivi osservati nell’ultimo decennio – dice Visco – la riduzione della popolazione attiva prevista dall’Eurostat si tradurrebbe meccanicamente, in assenza di un aumento della produttività del lavoro, in una diminuzione cumulata del Pil compresa tra il 7 e l’8 per cento nei prossimi trent’anni”" (fonte Il Primato Nazionale) ah ecco... allora sì!!! ...devi proprio cambiare spacciatore perché quello che ti rifornisce taglia la "merda" con l'ammoniaca. Meno male che questo ha studiato perché Conte (purtroppo non l'allenatore dell'Inter da cui non ci si aspetta un trattato di filosofia), se Visco cavalca il femminismo, decide di cavalcare l'onda ecologista (non ci si poteva aspettare altro da un simile "gretino") "Il presidente del Consiglio, infatti, ha annunciato urbi et orbi che la Rappresentanza permanente dell’Italia presso le Nazioni Unite a New York è diventata uno spazio plastic-free. Bando alla plastica monouso, tutto deve essere riciclabile ed «ecosostenibile»" vabbé almeno l'Europa dovrà guardare verso di noi... per poterci ridere in faccia.
A questo punto a me sorge un dubbio, ma essendoci ancora un paio di chicche me lo tengo un attimo per me. Infatti in tutto questo frinire nervoso di cicale intorno alla necessità di ridurre la plastica, si delinea la proposta di grillini e PiDioti che spingono come bulldozer verso la "carta unica". Prima di entrare nel merito del complottismo di questa idea, soffermiamoci banalmente sull'idea inversa proposta da Stefano Accorsi quando, ancor prima di essere una "fata ignorante", pubblicizzava il "MaxiBon" con l'iconica frase "ciù is mei che uan!" (ho preferito scrivere la pronuncia che probabilmente non si discosta neanche troppo dal suo becerume). Infatti secondo "Il sottosegretario al Mef, Alessio Villarosa" sostiene che "uan is mei che for!" A livello ecologico sarebbe così, ovvero avere una tessera di plastica anziché 4 sarebbe sicuramente meglio... se riciclassero le 4 tessere per farmi quella unica. Siccome siamo in "italia" le 4 tessere finiranno in qualche cassetto o ridotte in coriandoli in qualche sacco nero, per far largo alla tessera unica che comprenderà "carta d’identità, tessera sanitaria, identità digitale e possibilità di
attivare un conto di pagamento presso qualsiasi sportello bancario o
postale" (cioè una sorta di bancomat o cosa?!?). Dal punto di vista giuridico... cos'è esattamente un'identità digitale? Perché se già è inclusa la carta d'identità (in cui manca solo il mio orientamento politico, ma per quello basta leggere il mio diario online) a cosa mi serve un'identità digitale se non a schedarmi, magari aggiungendo proprio orientamento politico e credo religioso? Il prossimo passo sarà quello di istituire le votazioni elettroniche così da poter schedare in tempo reale la mia presenza al seggio (tramite il "tesserone" unico) con la preferenza espressa. Ora per quel che mi frega di nascondere il mio orientamento politico (vado a votare indossato una tenuta "Predappiamente Corretta" ormai persino il "nonno" che mi incrocia sulla porta sa che il voto fascista registrato ogni anno è il mio... Ad offendermi è l'idea di base ovvero, con la scusa della finta democrazia, stanno di fatto instaurando una dittatura comunista. Se i partigiani non fossero così tanto impegnati a far riunioni al Campidoglio a quest'ora se ne sarebbero già accorti, anzi magari se ne sono già accorti, ma essere sotto dittatura rossa non è mancanza di libertà, di cui i finti martiri sono quotidianamente calpestabili per l'incuria e l'inciviltà di certi possessori di cani.
Ad ogni modo anche di questo avremmo, sicuramente, modo di parlarne appena si svilupperà l'idea, ma vi avevo promesso l'insinuarsi di un dubbio ed eccovelo esposto...
Gretina e i "gretini" al suo seguito (a quanto pare Giuseppe Conte incluso), ci sfrangano i "cosiddetti" con il fatto che non dovremmo preoccuparci dell'invasione di pellet, bensì dovremmo preoccuparci dell'orso polare. Da canto mio sono sicuramente più disposto a salvare e a far arrivare in Italia un piroscafo di orsi bianchi, piuttosto che un barcone di sporchi negri... ma le navi da crociera delle ONG non inquinano? In sostanza quello che dico è la mia macchinina €uro4 sfigata che va a gasolio sta distruggendo l'ecosistema dell'orso polare... ma per 'sti traghettatori abusivi che fanno su è giù per il Mediterraneo... oltre a portare immondizia che scaricano sulle nostre spiagge (oltre a quella che finisce direttamente in mare) le emissioni di CO2 non contano? Loro non inquinano? I popoli soffrono (diceva Greta ieri con esplicito riferimento alle merde galleggianti), ma neanche una parola sul fatto che 'sti cazzo di barconi devono smetterla di girovagarci tra i coglioni.
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