Le becere invocazioni da stadio vorrebbero una nuova Pompei. A gran voce da tutti i campi di calcio nazionali si eleva un coro che invoca l'incenerimento di Napoli (ma soprattutto dei suoi abitanti) ad opera di un Vesuvio considerato, dai molti abusivi che continuano a costruire sulle sue pendici, un vulcano spento. In verità a tutt'ora è l'unico vulcano attivo dell'Europa continentale (ovvero isole escluse, quindi no Islanda, no Sicilia, ecc.).
Potremmo obbiettare che, per "vaccapedia", ma spero anche per i geologi, il vulcano è da considerarsi attivo in quanto si intende "spento" un vulcano la cui ultima eruzione risale a 10.000 anni fa, ma avendo eruttato nel 1944 direi che è tutto altro che spento.
Certo è che da allora il vulcano è entrato in un periodo di quiescenza tant'è che è scomparso anche il caratteristico "pennacchio" che ne era il simbolo fino alla prima metà del secolo scorso.
Ora che la camorra usa il cratere come discarica a cielo aperto, incoscientemente, sperando che la lava funga da inceneritore, sappiamo che la prossima eruzione probabilmente distruggerà la Campania e, presumibilmente, inquinerà il resto d'Europa.
Nell'esultanza generale di chi invoca tale sciagura vogliamo ricordare che a seguito della celebre eruzione del 79 d.c. Napoli, e la Campania intera, sta ancora godendo e vivendo del frutto del turismo generato dalla volontà mondiale di celebrare il Vesuvio e la sua forza distruttiva. Battute a parte ciò che veramente attrae i turisti, almeno ufficialmente, è la possibilità di vedere stralci di vita quotidiana degli antichi romani... anche se chissà che "movida" (animazione, divertimento e vita notturna giovanile all'interno di una città) nella Pompei del 79.
Ad ogni modo la città è anche da tempo fonte di studio da parte degli storici e dei sociologi per apprendere usi e costumi delle "metropoli" romane.
Ma recentemente hanno potuto determinare, grazie all'esame del DNA e ad una TAC, che uno dei più grandi misteri di Pompei è stato svelato, ovvero "le due figure abbracciate scoperte ad inizio novecento dall’archeologo Vittorio Spinazzola e da sempre ritenute due donne, in realtà sono due uomini". I primi cenni storici sul DNA datano tale scoperta al 1869, anche se il suo studio è stato perfezionato tra la fine degli anni '50 e l'inizio degli anni 60. Concediamo che l'esame del DNA è una pratica piuttosto complessa e costosa (a dispetto di quanto mostrato nei vari "CSI" in cui viene eseguito l'esame per determinare chi ha bevuto la bibita del capoufficio), quindi non si aveva i fondi a disposizione per eseguirlo prima, in senso temporale, sui due individui, però, guarda caso, tale scoperta sbuca proprio adesso. Ora considerando la chirurgia del 79 d.c. non penso che i due si fossero fatti togliere una costola a testa per avere il vezzo di avere lo stesso numero di costole di un uomo, quindi una TAC potevate fargliela anche prima, o anche solo una cazzo di radiografia. Il fatto che si è aspettato tutto sto tempo (Il primo esame TAC risale al 1975) per effettuare tale esame? Sostanzialmente come mai questa scoperta viene "rivelata" al mondo in un momento storico in cui non solo l'omosessualità è accettata, ma addirittura imposta da tutti i mezzi d'informazione?
Queste come altre domande resteranno ahimè senza risposta, a meno di avventurarsi nel mondo del complottismo, resta il fatto che... Napoletani... froci... gli manca da esse della juve per avere tutte le disgrazie!!!
Loro sono un po il nostro Kosovo, solo che nel loro caso l'indipendenza la darei subito, sai che sollievo per le casse dello stato!
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