21 aprile 2017

Quando le erbacce invadono il giardino.

Quando leggo certe notizie, mi vengono subito in mente i "moralizzatori delle macchinette" ed il loro "bispensiero". Sono estremamente convinto che, se avessero un giardino, passerebbero ore a tagliare, estirpare e rastrellare ogni filo d'erba estraneo (quindi potenzialmente dannoso, quando non meramente antiestetico) all'idea che si son creati mentalmente del proprio angolo di verde.
Parliamo pur sempre di gente che odia la violenza, ma non si fa scrupoli a invocare l'uso delle armi contro chi non rientra nei piani del Grande Fratello che sta operando per distruggere e/o schiavizzare il genere umano (a cui pellet, schifo e affini non appartengono di certo).
Si potrebbe pensare che i diritti dell'uomo sono inalienabili, anche se non vale per tutti, ma perché le piante non hanno il diritto di crescere rispettando le leggi della natura? Perché l'erba cattiva, che per credenza popolare non muore mai, deve essere "giustiziata" dalle falciatrici umane perché estranee al prato inglese del loro giardino?
Ovviamente se spostassimo tali interrogativi alle razze umane (e a quelle dei pellet subumani) il discorso verrebbe immediatamente ribaltato, ovvero costoro sarebbero capaci di estirpare le rose e buttarle nell'immondizia, di spargere diserbante e sale pur di permettere alla gramigna di crescere rigogliosa.
Ad enfatizzare il fatto di oggi è direttamente l'Ansa una delle principali, se non la principale, agenzia di informazione italiana la quale pubblica a caratteri cubitali la notizia "Calabria – Paese si ripopola grazie ai migranti" grattando appena un po' la superficie si scopre che la realtà è un po' diversa, intanto perché i pellet, in quanto sacchi, stanno dove vengono messi e di sicuro, quando hanno lasciato la loro capanna di merda e fieno, non sognavano di andare a ripopolare un villaggio "fantasma" in Aspromonte. Piuttosto, dato e non concesso che non sognassero le vergini nell'aldilà, presumibilmente speravano di approdare nelle grandi città europee di cui hanno, forse, sentito parlare. Naturalmente possiamo smontare la notizia data da ansa passo per passo. Ad esempio il fatto che il villaggio fantasma non è davvero fantasma, cioè i mille abitanti (picco massimo mai raggiunto da comune) non sono scappati tutti anzi 350 sono rimasti al loro posto quindi l'arrivo di 50 schifo non farà certo rivivere il paese, ma sicuramente avrà un impatto negativo sulla vita degli abitanti. Inoltre, ammettendo che rivivesse, non sarebbe certo merito dei migranti che nulla tenenti e nulla facenti non avrebbero nemmeno gli occhi per piangere, figuriamoci pagare un affitto ed essere autonomi dal punto di vista alimentare, infatti tutto il bel sventolare di meriti si fonda sul fatto che "soltanto grazie allo Sprar, ovvero al Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati che, grazie ai fondi del Ministero dell’Interno, ha dato il via a ben 640 progetti in tutta Italia, con oltre mille comuni coinvolti e quasi 26mila stranieri che ne beneficiano. I migranti, dunque, sono beneficiari di questo sistema, pur non essendo tutti rifugiati ma, appunto, alcuni soltanto richiedenti asilo." (fonte Primato Nazionale) grazie allo Sprar ai pellet "lo Stato italiano gli dà una casa, assistenza sanitaria, legale, corsi di italiano e professionalizzanti, tirocini e facilitazioni nell’inserimento lavorativo, soldi per le spese minime necessarie".
Certo che come recita un noto detto popolare... sono tutti ricchioni col culo degli altri, infatti chissà se a uno qualsiasi di noi avrebbero concesso tanto dal momento che i comuni stanno gradualmente togliendo ogni forma di assistenza alle famiglie "italiane" in difficoltà economica.

Per cui fatemi sentire un bel coro... "Grazie Pellet, in Italia sentivamo proprio la mancanza di parassiti!"

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