6 aprile 2017

Siria "niente di nuovo sul fronte... delle menzogne"

In articoli passati avevamo, forse, accennato al fatto che le notizie dalla Siria non sono esattamente "Vangelo", "Bibbia" o oro colato, quando la notizia (con relativa foto strappalacrime in cui si vedevano i "white elmets" estrarre la bambina da sotto le macerie) aveva fatto il giro del mondo, siamo stati in pochi a interrogarci, e indagare, sulla veridicità della notizia. Nel caso specifico avevo fatto cassa di risonanza al fatto che questi caschi bianchi sono un'associazione affiliata ad Al Qaida e dalla stessa finanziata. All'epoca dei fatti ci eravamo limitati a fare 2 + 2... ovvero un associazione affiliata ad Al Qaida (che è un movimento islamico indicato come terrorista da tutti i governi del mondo) fa sorgere il sospetto che sia anch'essa terroristica, quindi responsabile o, quanto meno complice, dell'attentato di cui è caduta vittima la stessa bambina con cui si son fatti belli in foto addossando la colpa al governo siriano. Già allora i "frignoni" (tutte quelle persone con le lacrime a molla che non si pongono domande) di tutto il mondo , avevano condiviso e basta anche se si trattava di notizie false e tendenziose o "bufale" come si suol dire. Per cui gli (a)social network vengono intasati da immagini, filmati e altre stronzate di gente morta (e pace), in agonia (ma brutto stronzo molla giù sto cazzo di telefono e intervieni... a meno che...), ecc.
A meno che tutto ciò che ti interessa non è salvare la vita a gente che sta morendo, soffrendo, ecc. ma ti interessi solo fare notizia. Se così fosse non sei migliore dell'assassino che ha "premuto il grilletto".
Ma veniamo al tizio che ha premuto il grilletto.
La maggior parte delle notizie, e quanto citato prima, viene "spammata" dai media di mezzo mondo, provengono da un osservatorio sui diritti umani, "Ma cos’è davvero questo “Osservatorio siriano dei diritti umani”? In realtà la domanda è mal posta, perché dovremmo chiederci chi è questo Osservatorio. Visto che non si tratta di un’organizzazione indipendente composta da reporter liberi che informano il mondo sulla situazione siriana, ma di una singola persona che vive a Coventry, cittadina inglese a nord-ovest di Londra. In pratica tutte le informazioni targate “Osservatorio siriano dei diritti umani” che giungono alle redazioni esteri dei giornali arrivano non dalla Siria, ma dall’ufficio del signor Rami Abdel Raman, che dice di avvalersi di almeno quattro collaboratori. Versione tra l’altro sostenuta anche dal New York Times.
Un uomo comunque ben informato sulla situazione nonostante viva in Inghilterra? Talmente tanto da doversi celare per sicurezza dietro uno pseudonimo, visto che il suo vero nome è Osama Suleiman, fuggito dalla Siria 17 anni fa dopo l’arresto di due sodali legati alla Fratellanza Musulmana, accusati di attività contro lo Stato." Citazione del Primato Nazionale.
Diciamo che se le fonti attendibili sono queste... in Siria potrebbe benissimo non essere successo nulla, ma non consideriamo per un attimo tutta la storia una "bufala", le medesime fonti... oops scusate, la medesima fonte cita che il bombardamento con gas, cosiddetto, "nervino" è stato condotto con aerei "Sukhoi Su22". Peccato che siano caccia da combattimento che non possono essere armati con bombe chimiche in quanto il sistema di armamento e puntamento deve acquisire e tracciare un bersaglio, cosa che normalmente le bombe chimiche non hanno. L'ipotesi potrebbe, a questo punto, essere che, stando anche a quanto sostenuto dal governo Assad e dai russi, sia stato bombardato un deposito armi dei ribelli (con armi convenzionali) e che tale deposito contenesse armi chimiche. Ora la colpa è di chi tiene un deposito di armi chimiche in centro città o di chi bombarda un deposito d'armi di una fazione nemica che sicuramente le userà contro di te?
La discussione a questo punto si sposterebbe sull'etica della guerra e quindi non è più di mia competenza.

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