"Combattenti di terra, di mare e dell'aria. Camicie nere della rivoluzione e delle legioni. Uomini e donne d'Italia, dell'Impero e del Regno d'Albania" non temete perché un nuovo temibile alleato si erge al di sopra della fanghiglia di quest'era dissennata fatta di ipocrisie, falsi compromessi e liti ancor più finte. Dove l'insensatezza è la regola mentre la ragione una malattia da combattere con ogni mezzo.
Non guardate alla Francia dove la pseudo "camerata" Marine, non raccoglie consensi nemmeno con la terribile situazione attuale. Non guardate agli Stati Uniti d'America dove il "camerata Donald invoca la distruzione della zona euro perché moneta troppo forte da troppo tempo rispetto al dollaro. Non guardate alle Filippine dove la lotta alla droga di Rodrigo si riduce al pestaggio di piccoli spacciatori e tossicodipendenti.
No! Cari lettori bisogna guardare oltre, rompere gli schemi, non fermarsi all'ovvio.
Un vecchio adagio degli anni '70 recitava "Fascisti carogne! Tornate nelle fogne!", con ovvio riferimento ai topi i quali, prima che i punk (notoriamente anarchici) iniziassero ad usarli come animali da compagnia, erano considerati esseri immondi, sudici e che, oltre a viverci, prosperano nella sporcizia. Insomma il simbolo di quanto di più spregevole presente nel mondo animale.
Ovviamente dopo 40 anni di questo slogan (ah già! e tutt'ora in auge in quanto i "rossi" tendono a essere un po' anacronistici oltre che poco fantasiosi), cercare un'alleanza con le "pantegane" oltre che scontato potrebbe risultare poco proficuo per la "causa" dato lo scarso interesse mostrato dai roditori all'ideologia e alle ragioni fasciste. Allora qual è l'alleato naturale che permetterà all'estrema destra di tutta Europa di riconquistare la "libertà", le sovranità nazionali e ributterà i pellet in mare?
Un alleato subdolo, insospettabile che negli anni non ha mai dato segni evidenti e che, esattamente come gli ebrei in Germania, supporta il fascismo che ha cercato di sterminarlo fungendo, in realtà, da inconsapevole complice di questa vera razza superiore.
No! Cari lettori non pensate all'Adidas, all'Ibm, alla Nivea, alla Garnier, alla Barilla, ecc. che potreste sospettare di finanziare segretamente i fascismi di tutto il mondo.
Per scoprire di chi stiamo parlando bisognerebbe ripercorrere la storia d'Italia dalla bonifica dell'Agro Pontino e delle canzonette dell'epoca che ne celebravano la "riconquista", ma per quanto a tema sarebbe una storia troppo antica. Allora possiamo rivolgerci a Matt Furie, il quale risponderebbe: "E’ uno schifo, ma io non posso controllarlo..."
Ma la fashion blogger Meagan Fredette non ha dubbi il nuovo portavoce del fascismo e della supremazia della razza ariana dopo Hitler, Mussolini, Franco, Peron, ecc. è "lei" o "lui"...
Tant'è che la casa di moda "Zara" è stata costretta, a seguito delle polemiche innescate dalla blogger americana, a ritirare una linea di minigonne perché riportavano il simbolo dell'odio...
Ebbene Sì! Avete proprio capito bene cari lettori... "Sieg Frosch!" Ovvero "Vittoria alla Rana!"
A quanto pare sta imbecille ha notato una sospetta somiglianza tra le rane presenti sul capo di abbigliamento di "Zara" e "Pepe the Frog" che, nata nel 2005, è diventata suo malgrado l'involontaria testimonial della campagna presidenziale statunitense e, in quanto tale, simbolo intollerabile di odio e razzismo. Altro che aquile imperiali e croci frecciate, al bando svastiche e tartarughe frecciate. "Con la rana tu vincerai!" apparve in sogno a Flavio Valerio Aurelio Costantino imperatore di Roma.
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