Chiedo subito scusa per il titolo "acchiappaclick", come si suol dire, ma mentre mi stavo gustando la carica che gli ultras del Paok Salonicco, in trasferta ad Atene, hanno perpetrato contro una manifestazione musulmana (di pakistani) per celebrare il compleanno di Maometto. Alla fine del video, presente su Il Primato Nazionale e che culmina con la polizia si mette a rompere i... cosiddetti coglioni, mi è stato proposto (non so secondo quale logica) il video dell'intervento di Ugo Mattei, giurista e professore di diritto internazionale e comparato all'Università della California di San Francisco e professore di diritto privato all'Università di Torino, dall'emblematico titolo "perché non ti fanno più togliere la batteria dallo smartphone..." effettivamente viene accennato il fatto che non ti permettono più di togliere la batteria per impedirti di scollegarti da internet, ma è solo un cenno che poi realmente non porta ad una rivelazione.
Da giurista non riesce a trovare della documentazione "valida" che gli spieghi dove sono posti i server di internet... posta così francamente credo che anche un informatico faccia fatica a trovare della documentazione "valida" che gli spieghi dove si trovano i server di internet. Anche perché ogni sito internet si appoggia a dei server secondo il proprio "host" ad esempio "aruba" avrà i propri server dove gli costano meno ed un'azienda che decide di aprire il proprio sito sul dominio di aruba comprerà, o affitterà, uno spazio sui loro server.
Forse il tizio si confonde con il tempo in cui internet era "arpanet", il mega progetto della difesa americana per cui avevano ipotizzato di creare una rete di computer che potesse gestire le difese missilistiche anche in caso di attacco nucleare (hanno poi capito che nel momento in cui avviene un'esplosione nucleare si sprigiona un'onda elettromagnetica tale da riportare la nazione colpita all'età della pietra).
Però ipotizza anche, in puro stile complottista, l'esistenza di un "masterswitch", una sorta di mega interruttore globale, in grado di "spegnere", in qualsiasi momento, internet. Sostanzialmente esisterebbe il server dei server a cui qualunque altro server si collega per poter esistere. Esistesse davvero uno strumento del genere... strano che lo vogliano tenere segreto, dal momento che con il nuovo livello di violazione informatica si riesce ad entrare nelle centraline dei veicoli e, di fatto, pilotarli a distanza.
L'unica parte interessante di tutto l'intervento arriva verso il finale quando intuisce che il vero pericolo della vita "on-line" non è la condivisione dei propri dati personali (che comunque costituiscono già un punto di attenzione) bensì l'accettazione inconscia dei termini dei contratti che vengono imposti con il sistema "se non accetti di pijallo ar culo, non funziona il telefono e lo piji ar culo un'artra vorta".
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