8 novembre 2017

"Ma che davero"?

Oggi avrei voluto fare uno dei miei rari articoli di approfondimento, ma il tempo è passato e voglio comunque lasciarvi qualcosa (anche se veloce) da leggere.
La notizia di oggi è che Alice Weidel e David Berger sono stati accusati, dai soliti ignoti della comunità "lgbt", di omofobia. 
Chi sono costoro?
Per quelli che non masticano politica e dintorni Alice Weidel è la candidata dell'Afd (Alternative für Deutschland, partito di destra anche se il nero mi sa essere molto sbiadito) dichiaratamente leccapassera che convive da tempo con la sua compagna singalese, mentre David Berger è un filosofo, voltaculo, che recentemente si è avvicinato, senza schierarsi, al partito della Weidel.
Come possono due finochky essere stati accusati di omofobia?
Molto semplice basta non avere i paraocchi su tutto ciò che il mondo arcobaleno o delle stelline... sostanzialmente non è solo questione di omosessualità "Nossignore! Questo non basta! [...] voi sarete assolutamente, splendidamente, incredibilmente" allineati al cosiddetto pensiero unico. Mi spiace puntare sempre il dito contro i soliti "noti" (questa volta), ma la maggior parte delle associazioni "arcobaleno" appartengono a quella nuova sinistra che si discosta completamente dall'ideologia Comunista che in un certo punto della storia ha generato questo cortocircuito. Sostanzialmente dalle rivoluzioni sessantottine è uscita un'intera classe dirigente di "sinistra", che è alla base del corto circuito attuale. Un'intera casta che di colpo è passata dalla lotta contro il "padrone" all'essere il "padrone". Medici, avvocati, magistrati, docenti universitari, scrittori (di successo), ecc. mestieri in cui è richiesto un certo grado di credibilità. I figli, si sa, spesso seguono le orme dei genitori, e a volte distorcono ciò che da essi hanno appreso nel vano tentativo attualizzare lotte che avevano senso nel passato. Di conseguenza la lotta contro i "fascisti", dove persino un Berlusconi o un Fini sono fascisti, va portata avanti a prescindere. Senza rendersi nemmeno conto di essere loro stessi diventati "fascisti", ma in camicia arcobaleno. 
Quindi qual è la colpa dei suddetti Widel e Berger? 
"Ebbene, è possibile per due ragioni: 1) non conta che tu sia gay, lesbica o transessuale, se non segui l’agenda politica delle lobby Lgbt, diventi un farabutto alla pari di tutti coloro che questa agenda rifiutano; 2) se fai parte di un partito di “destra xenofoba, islamofoba e omofoba”, diventi tu stesso un “omofobo”" (Il Primato Nazionale).
Per tutte queste ragioni inorridisco nel vedere l'immagine di un noto omofobo, e uccisore di omosessuali, di sinistra (Ernesto "Che" Guevara) nelle manifestazioni del gay pride. Si sa hanno i paraocchi, ma la coerenza è un'altra questione.

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