Tra la fine degli anni '80 e la prima metà dei '90 una serie inquietante di film, italiani, per aggiungere crudeltà al becerume appioppavano ai "peggio criminali" un substrato di razzismo. Nasceva così l'espressione "I negri puzzano". Tutto questo ha portato alla luce la necessità prima di identificare e poi di giustificare questa evidenza. In effetti i negri puzzano! Ovvero, alle narici degli esseri umani, la pelle dei pellet carboncino ha un odore diverso e, per certi versi, sgradevole.
Questo succedeva negli anni 80/90, ora le cose sono diverse... i pellet hanno scoperto che si usa l'acqua anche per lavarsi? Macché ci son più probabilità che i napoletani "scoprano" l'onestà.
Dalle indagini si è scoperto che l'odore della pelle (e del sudore) è determinata dall'alimentazione se mangi bene profumi di buono, se mangi merda... Così per ovviare al problema che, come sottolineato dai "porco 69", "il nostro popolo mai accetterà la loro puzza che invade la città", si è giunti ad una soluzione impensabile. Far sì che anche i bianchi (pelletizzati) mangiassero il "negrab", cosicché la puzza dei pellet fosse mitigata, o persino indistinta, da quella dei bianchi.
Negli anni 2000, con la nuova ondata migratoria, si è verificato un nuovo episodio al quanto singolare. La comparsa di malattie che in Europa era debellate da non meno di 50 anni (in alcuni casi anche centinaia di anni ad esempio la peste). I ben pensato hanno ben pensato di dover stroncare sul nascere la diceria secondo cui le malattie in Europa sono portate dai migranti, allora ecco che "L'espresso" ne spara una delle sue.
«I paesi del bacino del Mediterraneo, compresi quelli che fungono da transito nelle rotte migratorie verso l'Europa, offrono in media coperture vaccinali molto elevate alla propria popolazione, anche più alte di quelle italiane ( qui i dati ) e nella maggior parte dei casi offrono gratuitamente ai migranti in partenza o in transito verso l'Europa la maggior parte dei vaccini in commercio.» Fonte L'espresso.
Se seguite il link che volutamente ho allegato... scoprirete che si apre un PDF che presenta solo i dati italiani, quindi non se non siede in possesso di quelli degli altri paesi europei il confronto viene difficile, a meno che L'espresso non sia "salviniano" e consideri Italia le regioni del Nord e Africa quelle del centro-sud... vabbè è andata così.
L'espresso però va oltre e pubblica l'elenco dei paesi del mediterraneo extra U(B)E che praticherebbero tali vaccinazioni sui pellet in transito per l'Europa:
"Il progetto ha considerato sei malattie (polio, difterite, tetano, morbillo, rosolia, epatite B) e 15 paesi del bacino del Mediterraneo che non appartengono all'UE: Albania, Algeria, Armenia, Bosnia e Erzegovina, Egitto, Georgia, Israele, Giordania, Kosovo, Macedonia, Moldavia, Palestina, Serbia, Tunisia e Ucraina."
Ma da commento Il primato nazionale: "Ora, poiché il Paese di transito che si affaccia sul Mediterraneo è quasi solo uno, e cioè la Libia, attendiamo di conoscere i dati sulle vaccinazioni che lo Stato libico (che non esiste) praticherebbe ai migranti in attesa di partire. Ma come, si parla di lager, di schiavitù, di torture, di stupri, ma tra un sopruso e l’altro i libici trovano il tempo di vaccinare i migranti che stanno per partire? Ovviamente non è così, e infatti nella parte del rapporto dedicata alle vaccinazioni sui migranti in transito, la Libia non è menzionata. Il che, se si parla di migrazioni verso l’europa, significa fare i conti senza l’oste" in effetti... inoltre va fatto notare che nell'elenco compaiono anche Serbia, Kosovo, Giordania, Ucraina, Palestina (che, esattamente come il Molise, non esiste), Armenia, Georgia e Moldavia... che non so in quale millennio preso in considerazione da L'espresso affacciassero sul Mediterraneo.
Ma il problema resta comunque quello sottolineato da Il Primato Nazionale... ovvero nonostante gli 11km che separano Tunisia e Italia (per mezzo dell'isola di Pantelleria) per cui i pellet, se non schifassero l'acqua, potrebbero venire a nuoto... preferiscono imbarcarsi in Libia e la Libia non è citata tra i paesi che ci surclassano a livello di vaccinazioni.
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