9 novembre 2017

Oltre il codice da vinci

Con questo titolo da documentario di rete4 mi accingo ad affrontare in maniera approfondita, anche se non certo competente ed esaustiva, lo spinoso argomento della massoneria, dell'occultismo e dei simboli ad essi riconducibili.
L'intera faccenda potrebbe essere spiegata egregiamente, sinteticamente ed appropriatamente con una battuta tratta dal film "Mio cugino Vincenzo" (che prometto prima o poi recensirò per voi). La battuta in questione sarebbe: "tutto quello che ha detto il mio collega sono stronzate! ... Grazie!", ma esattamente come seguita il film: "mi oppongo Vostro Onore! L'intera arringa della difesa esprime un opinione personale!" "Accolta! Cancelliere che l'intera arringa dell'avvocato difensore, ad eccezione di 'Grazie!' sia cancellata dal verbale!".
A farla breve ogni volta che il tema viene affrontato, principalmente nei mezzi di diffusione di massa più invadenti (cinema e televisione), ci raccontano un mucchio di stronzate. "Grazie!", ma il più delle volte non si hanno gli strumenti di indagine giusti, perché come l'unico metro di misura è la chiesa cattolica... che semplicemente non esiste in quanto un invenzione dei comunisti.
La scarsa voglia di conquistare la Gallia Transalpina, in Rome Total War, e la coincidenza della trasmissione del film "il Codice Da Vinci", mi hanno fornito l'occasione e lo spunto di tediarvi con quest'ulteriore scritto. Quindi, come è facile intuire, affrontiamo questo viaggio negli oscuri cunicoli della massoneria, dell'illuminismo (non riferito alla corrente artistica anche se pertinente) e dell'occultismo.
Questi 3 concetti vertono su un unico punto in comune, sull'unico vertice che viene sempre mostrato e allo stesso tempo nascosto, quel punto che, ci raccontano, essere la meta finale di tutti i complottismi. Il loro punto di origine.
In effetti vi ho tratto in inganno parlando di 3, perché in realtà (guarda caso) i concetti legati tra loro sono 6, di cui 3 religiosi e 3, apparentemente, antireligiosi.
Se mi permettete ancora un piccolo preambolo per raccogliere le idee e tracciare la linea dal punto di partenza... ve lo dico subito, se avete anche solo una minima simpatia per il popolo eletto è meglio che smettiate di leggere ora... perché scoperchierò il vaso che nessun complottista ha mai scoperchiato, lasciare traccia esplicita a "quel" nome.



Bene se siete ancora qui significa che in voi alberga un odio più profondo di quanto vogliate ammettere. Partiamo dal presupposto che qualunque presupposto a nostra disposizione è semplicemente errato. Non perché non abbiamo le capacità di conoscere la verità, ma solo perché ci hanno fatto credere che la verità non esiste. Citando "i soliti sospetti" di Bryan Singer con, tra gli altri, Kevin Spacey, Kevin Pollak, Stephen Baldwin, Benicio del Toro e Gabriel Byrne "La beffa più grande che il diavolo abbia fatto è convincere il mondo che lui non esiste...", per lo stesso principio tutto ha inizio con l'anno zero. Con un ebreo che, in una notte non ben specificata (ma a tutti nota), nasce. Questo evento, ammesso sia mai successo, cambierà per sempre la storia di tutta l'umanità.
Davvero? Neanche per idea. 
Questa è la prima affermazione falsa che affronteremo, infatti non tutti al mondo hanno adottato il calendario Gregoriano (che tra le altre cose sancisce come anno 0 l'anno in cui nacque Gesù), adottato solo nei paesi occidentali, diversi paesi infatti usano un proprio calendario. Ovviamente non mi sto vantando di aver scoperto l'acqua calda, ma è solo per iniziare a raccontare questa storia.
Senza andare molto lontano basta attraversare il mediterraneo per ritrovarsi in pieno medioevo. Infatti, se non in tutti, in molti paesi arabi hanno come anno zero l'egira compiuta da Maometto (pedofilo bastardo di cui parleremo in un altro articolo). In oriente hanno tutt'altri calendari. Ad esempio l'anno gregoriano 2000 corrisponde al dodicesimo anno dell'era Heisei giapponese, ma all'anno 1421 del calendario Hijri (islamico e per giunta lunare come quello ebraico, mentre quello gregoriano è solare) appunto utilizzato nel mondo arabo.
Spesso si è talmente immersi nella propria quotidianità che ci si dimentica che al mondo esistono persone che persino ignorino l'esistenza di Gesù.
Il calendario gregoriano prende il nome da Papa Gregorio XIII che lo introdusse nell'anno 1582 (del calendario gregoriano) ovvero quasi 1600 anni dopo la presunta nascita di Cristo. Fino ad allora si utilizzava ancora il calendario Giuliano... "Il calendario giuliano è un calendario solare, cioè basato sul ciclo delle stagioni. Fu elaborato dall'astronomo greco Sosigene di Alessandria e promulgato da Giulio Cesare (da cui prende il nome), nella sua qualità di pontefice massimo, nell'anno 46 a.C." per una volta mi avvalgo di vaccapedia, ovviamente la data 46 a.c. è riferita al calendario gregoriano. Di fatto persino la datazione della terra, e delle sue civiltà, sarebbe da rimettere in discussione visti i "magheggi" che son stati fatti nel corso dei secoli "diverse nazioni tuttavia hanno continuato a utilizzare il calendario giuliano ben oltre tale data, adeguandosi poi in tempi diversi tra il XVIII e il XX secolo." (stessa fonte). Stando a quanto scritto da vaccapedia nel XX secolo (alias fino agli anni del 1900) alcuni paesi adottavano ancora tale calendario. Inoltre, sempre la stessa fonte, si fa un "pippozzo" mentale di calcoli assurdi basati sul nulla per spiegare come mai i Romani ("pagani") abbiano "completamente" sbagliato il calcolo dei giorni mentre papa Gregorio XIII (certamente "illuminato" dal Signore) aveva capito tutto (1600 anni dopo).
Prima di chiudere la parte riguardante il calendario (che rappresenta solo un esempio), cercherò di riassumere il più possibile la citazione di vaccapedia che potete comunque leggere autonomamente cercando la voce "calendario Giuliano" o la voce "calendario Gregoriano".
"Nel calendario giuliano si utilizzano gli anni bisestili per compensare il fatto che la durata dell'anno tropico (o anno solare) non è data da un numero intero di giorni. Il giorno in più si aggiunge dopo il 24 febbraio (sexto die ante Calendas Martias nella lingua latina)." Buttiamo un po' di latino tanto per darci un tono e non far capire un cazzo... sarebbe sostanzialmente il "sesto giorno precedente alle calende di marzo", "Negli anni bisestili, con febbraio di 29 giorni, il giorno 24, che era sexto die, sarebbe diventato septimo die. Ma dato che septimo die era il giorno 23, non potendo chiamare il 24 septimo die lo chiamarono bis sexto die. Di qui il nome di "anno bisestile"." Sostanzialmente invece di aggiungere il 29 febbraio ripetevano il 24 (comunque la stessa soluzione adottata in quello gregoriano). Allora perché è meglio quello gregoriano? Per questa ragione: "Sosigene stabilì che un anno ogni quattro fosse bisestile: in questo modo la durata media dell'anno giuliano risultava di 365 giorni e un quarto. Ne consegue che il calendario giuliano è ciclico ogni 4 anni equivalenti a 365 × 4 + 1 = 1.461 giorni; considerando anche i giorni della settimana, allora il calendario giuliano è ciclico ogni 1.461 × 7 = 10.227 giorni che equivalgono a 4 × 7 = 28 anni (questo perché 1.461 non è divisibile per 7). La differenza con l'anno tropico risulta così di soli 11 minuti e 14 secondi circa, una precisione molto accurata per l'epoca.

Questa differenza, pari a circa un centesimo di giorno, si accumulava però col passare dei secoli, per cui la data d'inizio delle stagioni si spostava man mano all'indietro (si perdeva un giorno ogni 128 anni circa).
 

Per questo motivo nel 1582 fu introdotto il calendario gregoriano, che riduce l'errore a soli 26 secondi (un giorno ogni 3.323 anni circa).

Secondo l'odierna numerazione degli anni (quella del calendario gregoriano), dopo la nascita di Cristo sono bisestili gli anni il cui numero è divisibile per 4. Prima di Cristo, invece, non esisteva una regola fissa...
"
Tutto questo "pippozzo" per spiegare che cosa? Intanto riempono di numeri inutili e assolutamente applicabili anche al calendario gregoriano che è solare, esattamente come quello Giuliano, che ha 7 giorni in una settimana, ecc. Insomma prima che Gesù venisse a negarci la conoscenza divina già nel 46 a.c. avevamo capito che l'anno era di 365 giorni (e un pezzo) e che ogni 4 anni bisognava recuperarne 1 (366). Quello che mancava, e sostanzialmente viene introdotto con il calendario gregoriano (con 1600 anni di ritardo per cui avevamo un ritardo di 10 giorni rispetto al sole), era che ogni 100 anni si dovesse saltare un bisestile (anzi a essere giusti ogni 128).
Ovviamente non vi devo ricordare la regola per cui sono anni bisestili solo quelli la cui cifra è divisibile per 4, ragione per cui il 2016 è bisestile il 2018 invece no, ma stranamente gli anni del centenario (1700, 1800, 1900, ecc.) non lo sono perché per quelli del centenario la regola diventa che devono essere divisibili per 400 (vi do sta notiziaccia, se siete troppo giovani per aver vissuto il 2000, non vedrete mai più un centenario bisestile, a meno di trasformarvi in robot e vivere fino al 2400).

Poc'anzi ho fatto un'affermazione... ovvero "prima che Gesù venisse a negarci la conoscenza divina", nella genesi dio permette agli uomini di mangiare tutto ciò che si trova nel "creato" ad eccezione dell'albero della conoscenza del bene e del male "Il Signore Dio diede questo comando all'uomo: << Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché quando tu ne mangiassi, certamente moriresti>>" (Genesi 2,16 e 2,17).
Da qui parte tutta la diatriba che vede contrapposte le fazione della religione e quella dell'illuminismo. Secondo la religione infatti l'uomo fu cacciato dal paradiso terrestre per aver disobbedito a dio e per l'arroganza nel volergli assomigliare, mentre, per la controparte "laica", dio è colpevole di aver voluto negare all'uomo la conoscenza. Secondo una lettura pseudo moderna da questo momento "0" nasce il dualismo che attraversa i millenni e che, quasi sempre, passa per lo sterminio dei cavalieri templari. Ovviamente se da una parte, gli "illuminati", riconoscono il proprio nemico nella chiesa cattolica (mai nessuna protestante), la sua controparte appella tutti i propri nemici come adoratori di Satana, del diavolo, del maligno, di Lucifero. Stranamente è proprio Lucifero a venire in soccorso agli illuminati ed è sempre lui (o sarebbe meglio dire Lei) ad aiutare la chiesa nei momenti più bui (quando si cerca a tutti i costi un colpevole). Lucifero si sa era l'angelo più splendente del paradiso (un po' come la mia agognata vicina a cui possono solo rubare un sorriso, ma non è lei a cui mi riferisco), era l'angelo "portatore di luce" (dal latino lux lucis luce e da un derivato di ferre portare).
Ora arriviamo anche al perché ci dovremmo riferire a Lei, parlando di lucifero... beh forse ci arriviamo tra un attimo.
I massoni riconoscono Lucifero come il portatore di luce, ma, quasi sempre, fanno riferimento alla luce della conoscenza, rappresentata graficamente dal pentacolo (la stella a 5 punte). Bisognerebbe aprire un nuovo articolo per parlare dei simboli e dei loro significati, ma basti pensare alla figura alata, che troneggia sul monumento ai caduti (dello scavo della galleria del Frejus), sita in piazza Statuto a Torino la quale, prima della "rivolta" del movimento dei forconi, portava sul capo proprio un pentacolo. Poi le "zecche" ignoranti, che trovi sempre quando c'è da far casino e difendere i pellet, hanno pensato bene di rubarla.
nell'estenuante (per noi) partita a scacchi tra luce, della conoscenza, e tenebra, dell'ignoranza, vengono gettati nella mischia diversi "pezzi" nuovi, così se da un lato nasce l'inquisizione per dare la caccia agli adoratori del diavolo e impedirne il proliferare, dall'altra porta alla nascita di pensieri contrapposti, "se Lucifero porta la conoscenza, allora è giusto adorare Lucifero!" con questa spinta primordiale nasce l'occultismo di tipo satanico/satanista.
Diversi filosofi hanno portato forza alla causa sia satanisti che non. Basti pensare ad Aleister Crowley considerato da molti il fondatore dell'occultismo e ispiratore del satanismo. In tempi meno recenti troviamo Madama Maria Cristina di Francia e duchessa di Savoia che durante il suo governo porto a Torino numerosi alchimisti. Nel film "il codice Da Vinci" volontariamente o inconsciamente viene citato l'autore meno noto sull'argomento. Infatti, se non fu il primo, Otto Rahn fu certamente il più competente ad affrontare il tema del Graal e ad ipotizzare, quanto riportato da Dan Brown, che Lucifero in realtà fosse Venere. Non a caso l'angelo caduto è a volte chiamato la stella del mattino (ovvero proprio il pianeta Venere in onore alla Dea della bellezza).

Tutto questo ovviamente non ci porta nemmeno nell'anticamera delle Grotte alchemiche, ma anche se so che non riscuotono grande successo, sono costretto a trasformare l'articolo in una saga, per cui...

Continua nei prossimi giorni.

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