17 maggio 2018

Preparazione ai mondiali di Russia 2018

La mancata qualificazione ai mondiali degli azzurri non fa che confermare quanto da me sospettato sin dai tempi dei mondiali del 2006 (gli ultimi vinti dall'Italia).
Ovvero che in nazionale ci devono giocare gli Italiani.
A fronte di una rosa (quella del 2006) pregevole, ma non lussuosa, quello che ha fatto la differenza è stata certamente la mancanza di pellet a cui hanno insegnato lo stretto indispensabile per non fare brutta figura durante l'inquadratura ravvicinata sugli inni nazionali... cioè tenere la bocca chiusa... e buttandogli in mano un passaporto rubato a qualche poveraccio in partenza da Malpensa o Fiumicino.
Già nelle edizioni successive, la massiccia presenza di Mario Barwuah (in arte "se saltelli muore Balotelli") e di altri finti italiani ha mostra un sempre più massiccio declino del calcio italiano.
Complice sicuramente, oltre all'incapacità di superMario nel "giuoco" del pallone, è una rapida, inesorabile e progressiva distruzione del talento italiano.
Secondo gli scienziati della prestigiosa università di "Sticazzi", dopo aver analizzato il DNA di alcuni campioni prelevati dalla banca dei donatori di sangue (e poi si chiedono il perché io non mi sia mai fatto incastrare con queste puttanate), hanno scoperto che un gene Italico non esiste. In altre parole non è possibile isolare, individuare e identificare un gene che appartenga esclusivamente alla razza italica, bensì saremmo un miscuglio di diverse stirpi (normanne, germaniche, arabe, ecc.) ad eccezione dei sardi.
Ciò nonostante nei tempi antichi lo spirito italico veniva rispecchiato dal genio degli artisti, dei soldati, degli esploratori, degli sportivi (anche al di fuori dal calcio) se "oggi, come allora" questa eccellenza era dettata dal miscuglio etnico razziale (come sottintende il tono della ricerca), lo stesso va imputato alla decadenza attuale in tutti gli ambiti sopraccitati ed in molti altri. Ancora una volta i fatti dimostrerebbero che la mescolanza razziale (a lungo andare) distrugge le migliori peculiarità genetiche delle stirpi genitrici facendo emergere, ad ogni generazione, quelle peggiori.
Tornando all'argomento, se si vuole nascondere il fatto che i più importanti traguardi li abbiamo raggiunti con una nazionale "pura" (ad eccezione di quello del 2006 che vide una importante presenza di Camoranesi l'argentino naturalizzato). Ad ogni modo in quella nazionale 22/23 erano Italiani per contro agli ultimi Europei la compagine azzurra sembrava la nazionale di Capo Verde. Tra negri e mulatti c'era una immensità di etnie e infatti abbiamo fatto immensamente cagare. L'avvicinamento a questi mondiali non è stato diverso, né nelle convocazioni né nei risultati.
Forse, e dico forse, bisognerebbe riportare lo sport italiano in mano agli italiani, non a gente che, senza un minimo di interesse e attaccamento alla nazione, sfruttano l'opportunità imposta dal sistema alle società sportive. I quali pur di continuare a non fare un cazzo sono disposti a farsi naturalizzare cittadini di una nazione di cui fino a ieri non sapevano l'esistenza.
Lo sento spesso dire nelle trasmissioni sportive che il problema del calcio sul piano internazionale è legato all'eccessiva presenza di stranieri nei, questo soprattutto in chiave nazionale dove si fa sempre più fatica a trovare 22/23 giocatori italiani di livello e si è quindi costretti a "raschiare" il fondo del barile ritrovandosi poi con 11/22 stranieri anche in nazionale.
Intanto per quelli che non vogliono perdersi i mondiali, ma non vogliono fare il tifo per il Panama (che è entrata ai mondiali mentre noi no) ed allo stesso tempo vorrebbero tifare squadre del colore giusto... ci rimangono solo la squadra padrona di casa e l'Islanda... che io faccia il tifo per i sovietici è impensabile quindi "Forza Islanda!!!"
Nel frattempo la federazione calcistica Argentina è già finita al centro di uno scandalo, senza aver rubato ancora nemmeno una partita (come invece fece nel mondiale dell'86 la mano di dio di quel drogato di merda di Maradona), per aver pubblicato un manuale in cui spiegava, a quanti volevano recarsi in Russia per seguire la propria nazionale, come conquistare le donne russe... "«Per avere qualche possibilità con una russa, bisogna avere cura di sé stessi, essere puliti, profumati e ben vestiti. La prima impressione per loro è molto importante, quindi prestate attenzione alla vostra immagine»" quindi "cucadores" argentini la "ravanelliana" regola "l'omo ha da puzzà" non credo funzioni, inoltre "«Visto che le donne russe sono belle, molti uomini vogliono portarsele a letto. Da sapere che sono persone che vogliono sentirsi importanti e uniche: il consiglio è di trattare la donna russa come una persona di valore. A loro piacciono gli uomini con spirito di iniziativa: se non hai fiducia in te stesso allora devi esercitarti. E non preoccuparti: ci sono molte belle ragazze in Russia e non tutte sono buone per te. Sii selettivo»" ma secondo la solita associazioni di "sticazzi" queste istruzioni sono misogine e quindi l'AFA (la federazione argentina) è stata accusata di misoginia (ovvero odio verso le donne) e costretta a redarre un nuovo documento “emendato”.
Perché se ti lavi e non trasmetti la scabbia alle donne russe vuol dire che le odi invece farle "snasare 'na 'scella pezzata è ammorre". 
Mah incomincio a pensare che queste associazioni dovrebbero contare fino alla fine dei numeri naturali (che sono infiniti) prima di aprire bocca o scrivere qualsiasi cosa.

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