31 agosto 2018

Euri sì. Euri no. La terra dei cachi. (Parte 2)

"A fijo de 'na mignotta!!! Qua stamo rovinati e c'avemo le pezze ar culo... tiraci fori da sti €uri!!!" 
"A stronzi!!! famo er refendum e diteme se volete o no sortì dall'€uri!!!"
"A Frocio!!! te lo stamo a dì che volemo da sortì..."
"Vabbè ho capito!!! Mo ce penso io... fideteve!"
"mmm... Vabbè famo a fidasse..."
A stronzi! Me sa che ho fatto 'na fregnaccia..."
"E mo che cazzo hai combinato???"
"Pensavo de firma per facce sortì dall'€uri... invece ho firmato per la troika!"
"Li mortacci stracci de tu nonno in cariola... ma vattelo a pija 'nder culo te e la troika!"

Per agevolare la comprensione dell'ipotetica conversazione tra Tsipras ed il popolo greco, ho preferito allegare la traduzione in latino antico della versione originale stilata (a mo di "Stele di Rosetta") in greco antico, in latino antico ed in Sassone...
Per quanti non conosco il latino antico la traduzione in lingua volgare (così era definito nel medioevo il "dialetto" italico) suonerebbe grosso modo così:
"Egregio sig. Primo Ministro!!! La crisi economica è troppo profonda e la disoccupazione è alle stelle... qualcuno propone di uscire dall'Europa e tornare alla sovranità economica Nazionale!!!"
"Cittadini di Grecia!!! Indite un referendum sull'eventualità di uscire dalla zona euro"
"Eccellentissimo Primo Ministro!!! Al referendum il Popolo di Grecia ha espresso la ferrea volontà di uscire dall'euro e dalla zona euro..."
"Ne prendo atto!!! Ho proposto ai creditori una soluzione alternativa alla loro politica da strozzini e l'uscita dalla zona euro... secondo me accetteranno!"
"Temiamo che risulterà troppo ottimista... ma attendiamo la risposta dei creditori..."
"Cittadini di Grecia!!! Le mie proposte sono state bocciate in blocco mi hanno posto innanzi all'ultimatum o accettiamo lo strozzinaggio o usciamo dalla zona euro..."
"Abbiamo già espresso la nostra opinione in proposito quindi usciamo???"
"No... come ultimo atto prima delle mie dimissioni ho firmato l'accordo per la troika!"
"Accidenti... questa cosa non gioca a nostro favore!" (per la traduzione mi sono avvalso di google translate dal momento che io, purtroppo, non parlo così bene il latino antico)
Indicativamente la situazione in Grecia si è evoluta così. Ieri però ci siamo lasciati con i bicchieri sospesi a mezz'aria mentre stavamo brindando per la Grecia che, finalmente, si è liberata della Troika, ma io avevo avvisato che non c'era molto per cui essere felici, in quanto sì è finito il periodo di sacrificio estremo per ripagare gli aiuti in corso di approvazione. Già perché sostanzialmente gli aiuti che l'Europa fornisce arrivano dalle tasche di chi dev'essere aiutato, come già detto ieri. Quindi probabilmente la Grecia per ricevere 11 avrà dovuto versare 20... ma esattamente come dovrà a breve inventarsi, a breve, il governo giallo-verde... da dove sono saltati fuori i soldi che la Grecia ha versato per avere in cambio gli aiuti?
"La terapia cui è stata sottoposta la Grecia ha avuto effetti devastanti. A quasi dieci anni dallo scoppio della crisi la disoccupazione si attesta al 21.6%, quella giovanile al 47.4%, i salari medi sono crollati del 20%, il Pil si è contratto del 27% e il 15% della popolazione è in povertà assoluta, mentre il 20% è a rischio." (fonte masterx.iulm.it), ma tanto perché non ci sono piani diabolici alle spalle (e guarda caso il diavolo ha sempre lo stesso nome), com'è scoppiata la crisi in Grecia?
"Il caso Grecia scoppia nell’autunno del 2009, quando il neo primo ministro George Papandreu rivela che i conti dello Stato erano stati truccati, con l’aiuto di Goldman Sachs, dai precedenti governi per garantire l’ingresso nell’euro. In particolare, il deficit non era al 3% come dichiarato dal governo Karamanlis, ma al 12.5%. All’annuncio seguono ripetuti declassamenti del debito pubblico da parte delle agenzie di rating, che nell’aprile del 2010 lo classificano come junk bond, precludendo di fatto ad Atene l’accesso ai mercati." (stessa fonte) ovvero peggio di quanto aveva fatto Prodi che per diminuire il debito pubblico aveva imposto una tassa Una Tantum sugli stipendi di tutti i lavoratori, sui conti correnti (diventata poi Una Semper) e ai possessori di moto... inoltre ha introdotto la tassa sul medico di famiglia (sodi che non finiscono, ovviamente, in tasca al medico curante, ma nelle tasch... ehm... casse dello Stato), che ha inventato l'IRAP (con cui ha distrutto le poche industrie sane presenti nel paese)...
Torniamo alla Grecia (se sarà il caso parleremo delle malefatte di Prodi nel terzo capitolo della saga... se ci sarà materiale a sufficienza, ovvero cose da dire) "La Grecia ha beneficiato di tre programmi di “salvataggio” portati avanti dalla Troika, ovvero Commissione europea, Bce e Fmi. I prestiti che sono stati erogati erano sottoposti alla condizione che il governo greco attuasse le riforme “concordate” nel “memorandum of understanding”, nel quale rientravano le cose più disparate. Da misure grottesche, come l’eliminazione dell’indicazione “Fresco” sul latte greco o la modifica delle norme sulla pezzatura del pane, alle cosiddette “riforme strutturali”. Queste ultime, soprattutto la riforma del mercato del lavoro e delle pensioni, sono andate nel senso di  ridurre il potere d’acquisto dei greci in modo da riequilibrare i conti import-export con l’estero. Accanto a questo erano previsti obiettivi di bilancio, accompagnati da suggerimenti su come tagliare la spesa e come aumentare le tasse. I pasdaran della Troika inviati ad Atene dovevano vigilare sulla corretta implementazione del memorandum. In caso contrario, i prestiti concessi, divisi in varie tranches, sarebbero stati bloccati." (stessa fonte)... ora come la scritta "fresco" sul latte impedisca il risanamento dei conti resta abbastanza un mistero, ma il senso è quello di distruggere le peculiarità Nazionali in un'unica macchia informe (come le arance di Sicilia che finiscono sotto i trattori e gli italiani sono costretti a mangiare quelle importate da Spagna e marocco).
Oltre a questo ci sarebbero altri numeri da snocciolare quali l'emigrazione dei greci (verso non si sa bene dove visto che attorno hanno solo paesi di merda e/o che stanno quasi peggio di loro), la disoccupazione, il taglio delle pensioni (non vi ricorda nulla), ecc. andrebbe aggiunto, se ci fosse un elenco completo fornirebbe un'idea migliore della situazione, lo stuolo di enti, servizi e infrastrutture pubbliche che sono state privatizzate (a favore di chi non è mai chiaro, in nome di cosa un po' di più) tra cui svettano la compagnia aerea di bandiera (sommersa dai debiti dal momento che la gente non era più in grado di muoversi nemmeno all'interno del paese), le compagnie di trasporto navale (che avevano in concessione le tratte di collegamento tra le isole greche), ecc.
Insomma i dati dei conti pubblici dicono che la Grecia sta meglio "Nei primi nove mesi del 2017 è stato di 4,5 miliardi di euro (2,2% del Pil), una cifra che proietta l’obiettivo a fine anno supra l’1,75% concordato con le Istituzioni. [...] Le esportazioni nel primo semestre sono salite del 7,5 per cento. La produzione industriale a giuno è salita dell’8,5 per cento, l’ottavo dato consecutivo con il segno più. Lo stesso mese le vendite al dettaglio sono salite del 3,2%, sesto risultato positivo consecutivo. Quelle di auto del 28 per cento. Sempre a giugno i ricavi del turismo avevano segnato un +14% rispetto all’anno prima. L’indice Pmi Markit è a 52,8, ben oltre la soglia di 50 che è il discrimine tra prospettive di crescita negative o positive." (fonte www.linkiesta.it)
Può pure essere che i conti stanno meglio per l'U(B)E, la BCE ed il FMI... ma come stanno invece i conti dei greci?
Ce lo spiega un pensionato "«È un momento di umiliazione che non avrei mai pensato di vivere» è la frase chiave pronunciata da un ex saldatore in pensione, Fotis. Poco prima aveva raccontato dell’attività dell’azienda di famiglia ridotta a quasi zero, dell’intera famiglia aggrappata alla sua pensione, tagliata del 30 per cento, dei risparmi di una vita che si erano erosi e delle bollette che erano diventate impossibili da pagare per intero. «È quello a cui le nostre vite sono state ridotte - concludeva - per l’amore di mettere a posto i numeri»". (stessa fonte)
Da un lato può darsi che chi lavora, quando lavora, riesca in qualche modo a stare a galla, ma anche in Italia (salvo i pensionati dalle uova d'oro) non è che se la passino benissimo. Nel nostro paese siamo passati dai baby pensionati (ovvero i lavoratori che 45-50 anni erano già in pensione) ai "granny" (nonni) pensionati che, con la nuova riforma dei pentastellati, dal "2060" (mi pare di ricordare abbiano detto al TG1) si potrà andare in pensione a 70 anni (di età). Ora siamo sempre lì se devi passare un foglio di carta da una parte all'altra della scrivania, con l'ausilio di qualche stregoneria, ce la si può ancora fare, ma se devi sollevare una porta blindata... magari ti cade anche addosso.

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