Pochi giorni fa vi avevo salutato dicendo che ci saremmo risentiti (nel senso di sentiti nuovamente) tra qualche settimana, ma il risentimento che nutro nei confronti di quel cane idrofobo di Sergio Mattarella, esponente del PD prima che presidente repubblica (non avrei mai creduto che potessi sentire la mancanza dei presidenti partigiani).
Evidentemente il nostro "caro" (ormai sapete l'accezione con cui uso tale parola quando riferito ad un politico) presidente si dimentica quale sia il suo posto e si dimentica del fatto che il suo ruolo dovrebbe essere super partes e non dovrebbe continuare a fare campagna elettorale.
Ma con la Boldrini ormai ridotta ad essere l'ombra di sé stessa e impegnata com'è nelle querele esposte a vari avversari politici non parlotta più delle sue risorse, lasciando l'ingrato compito all'ultima parvenza di potere, all'ultimo baluardo del corto circuito politico, dell'ultimo rappresentante in carica di quel porcile chiamato PD... il presidente Sergio Mattarella.
Voi, miei cari lettori, non vi siete mai accorti, comodamente seduti sui vostri divani dorati (non so quanto possano essere comodi, ma de gustibus), dell'emergenza razzismo che sta attraversando il nostro paese. Per fortuna ci sono qui io che, cogliendo il suggerimento del nostro "beneamato" presidente posso portare alla luce le centinaia di migliaia di immigrati clandestini che vengono dati alle fiamme quotidianamente. Delle croci bruciate, davanti alle case degli immigrati, da gruppi incappucciati di bianco vestiti. Delle ronde armate che, come ci ricorda il nostro "Líder Máximo" (Sergio "Fidel" Mattarella), trasformano le sicure e tranquille strade del nostro Belpaese in un far west. L'amico Sergio non fa certo riferimento a quelle 4 "fake news" che vorrebbero i treni e i trasporti pubblici, tra Lombardia e Veneto, assaliti dai banditi come ai tempi di Jesse James, ma si riferisce a "noi" miei cari lettori che uova alla mano andiamo a bersagliare una povera immigrata nigeriana "italiana" al 100% tant'è che ha ottenuto la cittadinanza a pieno titolo sin dal compimento dei 18 anni di età (proprio com il futuro capitano della nazionale di calcio Mario Barwuah adottato dai signori Balotelli) ed esattamente come Barwuah anche la povera nigeriana (italiana al 100%) è nazionale di atletica per il lancio del peso. Così propria a lei, Daisy Osakue, tocca l'ingrato compito di denunciare che la sua aggressione è SICURAMENTE un atto di razzismo lei non ha dubbi, come non hanno dubbi le forze politiche tutte (o beh tutte è una parola grossa, diciamo quasi tutte... mmm... naaaa... solo il PD non ha dubbi) e infatti le forze dell'ordine si sono subito messe all'opera per scovare gli "spregievoli" razzisti colpevoli del gesto infame di colpire ad un occhio un'atleta valente (italiana al 100%) che, per una sfortunata serie di eventi, si ritrova ad avere genitori nigeriani e di conseguenza la pelle scura.
Un levare di scudi al grido "Italia Razzista", si placa soltanto quando gli inquirenti scoprono che qualche giorno prima anche alcune donne italiane erano state fatte oggetto di lancio di uova e avevano riportato diversi ematomi (lividi) in varie parti del corpo "le indagini che hanno portato all'identificazione degli aggressori, come è stato più volte sottolineato dagli inquirenti, hanno del tutto escluso l'aggravante razzista invocata dalla stessa ragazza e dal padre nelle interviste a stampa e tv in quanto dello stesso tipo di violenza sono state vittime anche tre signore non di colore all'uscita del ristorante e un pensionato che ha visto imbrattato il muro esterno della propria abitazione." Fonte Il Giornale.
Quasi per magia svanisce l'emergenza razzismo in Italia "Si smonta la bufala del razzismo" titola Il Primato Nazionale.. ma com'è possibile eppure il nostro presidente Sergio Mattarella era così sicuro si trattasse di razzismo perché ora non parla più del caso?
Beh in effetti ho imbrogliato un po' le carte il titolo completo de Il Primato Nazionale è: "Si smonta la bufala del razzismo: il lanciatore di uova è figlio di un consigliere del Pd", ma questo è un "giornalaccio" fascista è ovvio che sia di parte, per queste ragioni Repubblica "smentisce" categoricamente e rimanda le accuse al mittente "Presi gli aggressori di Daisy Osakue, l'atleta ferita due giorni fa "L'abbiamo fatto per goliardia"", ma il sottotitolo è inequivocabile: "Denunciati a piede libero. Sono tre ragazzi italiani che usavano l'auto del padre consigliere comunale del Pd." oops.
In tutto questo la vera vittima, oltre alla verità che (come sempre) viene quotidianamente distrutta, è quel "sant'uomo" del padre della scimmia che è entrato in Italia legalmente 24 anni fa e non si è mai macchiato di alcun reato perché il suo obbiettivo era quello di fuggire dalla miseria del suo paese e dalla guerra... "Il padre di Daisy Osakue fu arrestato per sfruttamento della prostituzione" Il Primato Nazionale, come si legge su Repubblica del 17 gennaio 2002 "A Moncalieri i militari hanno arrestato due «maman» nigeriane, Odion
Obadeyi, 28 e Lovely Albert, 30 anni, il convivente di quest' ultima,
Iredia Osakue, 29 anni, tutti e tre clandestini e Silvano Gallo, 50
anni, di Nichelino che aveva formato una gang specializzata nello
sfruttamento di decine di prostitute di colore il cui ingresso
clandestino in Italia era favorito da un «phone center» di San Salvario" (Lovely Albert arrestata per essere una Maman, ovvero la donna che gestisce le schiave del sesso all'interno di un organizzazione criminale, è la madre di Daisy... iscritta al PD, ecc. strano che la figlia abbia avuto l'occasione di sfondare nello sport mentre altri giovani "italiani veri" non hanno mai avuto occasioni simili) un errore di gioventù santo subito... "Non solo prostituzione: il padre di Daisy Osauke condannato a 5 anni per tentato omicidio" Beh magari prima aspettiamo qualche miracolo, visto che la figlia è iscritta al PD qualcosa di buono la farà sicuramente... l'immagine buonista di Iredia Osakue sembra uscire un po' malconcia... la propaganda mediatica ha toppato ancora una volta: "Non solo un arresto per sfruttamento della prostituzione. Iredia Osauke, il padre di Daisy, l’atleta italiana colpita con un uovo e al centro delle polemiche sull'”allarme razzismo”, fu condannato a 5 anni per due tentati omicidi. Lo conferma al Primato Nazionale l’ufficio stampa del Comando Provinciale dei Carabinieri di Torino [...] Insomma il passato criminale di Iredia Osauke si delinea in modo più definito e l’immagine che ne esce cozza sempre di più da quella offerta dai media “buonisti”, che ci hanno raccontato un padre amorevole dedito alla mediazione culturale all’interno dei centri di accoglienza. L’uomo in questi giorni spesso si è offerto alla ribalta mediatica, con interviste dove denunciava il razzismo degli italiani".
Buone ferie.
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