10 aprile 2019

Pro USA o pro URSS?

Il mondo della politica italiana, e internazionale, è talmente allo sfascio che sembra di essere tornati agli della guerra fredda. L'Italia, sempre in mezzo come il prezzemolo, si trova "schiacciata" tra il blocco a stelle e strisce, per ragioni militari (NATO), ed il blocco sovietico, per ragioni economiche (GAS). La questione sostanzialmente è sempre la stessa una nazione che, anche quando non era Nazione, ha rappresentato il faro culturale, stilistico, politico dell'Europa e del Mondo (incluso quello orientale anche se, soprattutto la Cina che oggi fa copie d'autore, perfettamente in grado di progredire con i propri mezzi e forze), per colpa di alcuni pavidi non siamo in grado, oltre che avere un peso politico, di immaginare un ruolo che non sia di mera schiavitù nei confronti di chiunque altro... persino di quello "stuprabambini" del papa. Così, sia di comodo o per convenienza, gli stessi giornalisti non si pongono la domanda quale sarà il protagonista italiano della futura scena politica internazionale, bensì a quale politico internazionale si ispira il burattino di turno.
Sono davvero rare le eccezioni in cui un uomo politico (onestamente parlo di quelli italiani perché gli altri non li conosco e tendenzialmente non mi interessa conoscere) sia perfettamente in grado di mettere assieme due neuroni giusto per fare una "Briscola" di tanto in tanto.
Anche a me è stato chiesto, nella mia veste di opinionista (che per fortuna non richiede né intelligenza né cultura) di esprimermi su Putin e Trump. Bene la mia opinione è che non mi interessano.
Nel senso che ci sono alcune cose che potrei trovare interessanti in entrambi i presidenti, ma la totalità di nessuno dei due lo vedrei adatto per un paese come il nostro.
Da un lato c'è Putin, le sue politiche di "salute" pubblica (arrivando a decretare l'alcolismo un reato anziché una malattia) sono encomiabili, ma considerando che L'Italia vanta una storia millenaria di produzione di vino e birra, di cui il mercato interno dovrebbe essere quello più promettente, l'introduzione di un simile reato sarebbe distruttivo per la nostra economia. Andrebbe semmai distinto l'alcolismo cronico (dovuto o indotti effettivamente da problemi psicologi gravi) da quello che è "l'alcolismo" adolescenziale (ma il problema, in entrambi i casi si estende anche all'uso di droghe) dovuto alla mancanza di alternative, siano esse di modelli di comportamento, di valori o semplicemente di "cose da fare". In età preadolescenziale era più facile divertirsi con poco, anche solo la fantasia "giocava" un ruolo fondamentale. Aldilà del fatto che oggi i bambini sono già stressati all'asilo, in quanto sono chiamati alla competizione malsana del capitalismo, crescendo la frustrazione del fallimento diventa ancora più evidente e ad essa va aggiunta l'aver già sperimentato qualsiasi cosa.
Ovvero con la scusa che la curva di apprendimento dei bambini è decisamente più ripida (imparano più cose rispetto ad un adulto) si costringono i bambini a fare di tutto, come se ogni bambini debba essere il prossimo Mozart, il prossimo Leonardo o il prossimo Ronaldo. Questa senza considerare minimamente che stiamo parlando di "fenomeni" che avrebbero raggiunto la grandezza a prescindere dal fatto che avessero o meno iniziato a lavorare nei propri ambiti in età infantile. Tanto per fare dei nomi, Mozart all'età di 4 anni teneva i suoi primi concerti (insieme alla sorella) presso la corte imperiale austriaca, ma a 35 muore malissimo per cause, a tuttora, sconosciute. Era comunque nato in una famiglia nobiliare ed il padre era il suo insegnante di musica.
Ad ogni modo. I problemi societari che portano al problema dell'alcolismo adolescenziale cronico (o abuso di droghe), a mio avviso, è dovuto soprattutto al fatto che si confonde la disciplina con l'educazione... oltre al fatto che molti genitori non conoscono né l'una né, tanto meno, l'altra di conseguenza trasformano i figli in auto parcheggiate, per cui devono fare mille cose per imparare la disciplina e l'educazione... così vengono "educati" dal maestro di karate, dalle maestre dell'asilo (tipicamente comuniste per cui il bambino deve essere libero di esprimersi come meglio crede) ed impara a bestemmiare come turco dal padre ad ogni semaforo.
Per tornare al discorso di Putin. Oltre a trattare l'alcolismo come reato, allo stesso modo tratta gli omosessuali (o almeno così era un tempo), ovvero magari in casa propria uno è libero di farsi trapanare da ciò che più gli aggrada, ma di sicuro non vai in giro per mosca sventolando il "birillo" come fosse l'elica di un aereo.
Ciò detto Putin non fa altro che gli interessi di Putin e di chi lo fa eleggere tutte le volte che si presenta alle elezioni. Se gli frega qualcosa dell'Europa o dell'Italia è solo perché è suo interesse o quello sovietico. Idem vale per la Siria, l'Iran, la Cina, ecc.
Se fanno "cose" per questi paesi è perché conviene a loro.
Lo stesso discorso si adatta perfettamente a Trump. Con la differenza che Donald è un bimbo minchia di 72 anni. Sulle sue doti imprenditoriali nulla da dire, ha comunque di fatto costruito un impero economico (privato), ma esattamente come per Berlusconi, un conto è governare un'azienda tua dove se qualcuno diventa un peso te ne sbarazzi (licenziandolo) e lo sostituisci, tutt'altro conto è quando i tuoi "dipendenti" sono i cittadini che, se licenziati continuano ad essere un costo per l'azienda Stato.
Probabilmente qualcuno (leggasi il PD) vorrebbe sostituire i dipendenti dell'azienda statale (Italia) per sostituirli con chi ha un costo inferiore... il problema è che il problema si risolverà a breve termine. In quanto, detto, onestamente e ragionando da azienda, gli italiani hanno effettivamente un costo superiore rispetto ai pellet... finché rimangono pellet.
Infatti nel momento in cui li si rende cittadini a tutti gli effetti, quindi non godono più dei privilegi da nigga (vitto e alloggio gratis, diaria statale, donazioni dalle coccolose ONG, ecc.) ma dovranno pagare l'affitto o ripagare il mutuo di una casa ad una banca (non più gestita da bianchi razzisti, bensì da negri altrettanto intoccabili, vedi in Sudafrica) incominceranno a pretendere stipendi adeguati al costo della loro vita che, se si mantiene sullo "ghettoStyle", lo stipendio di €200 mensili gli dura mezza giornata.
Molti in Italia pensano che Trump o Putin siano la nostra salvezza o quanto meno lo sia il loro modo di governare, ma entrambi ci hanno portato sull'orlo di una 4° guerra mondiale. Il primo aggredendo verbalmente la Corea e mostrando i muscoli, salvo poi supplicare un accordo (e negare di averlo siglato), l'altro aggredendo l'Ucraina in Crimea (ragione per cui Sovietici e Cosacchi si sparano ancora nel silenzio più assoluto della stampa mondiale).
Trump continua ad appoggiare Israele che ogni 3x2 bombarda installazioni militari (Iraniane) in Siria... ora la Siria gioca, probabilmente, il ruolo dell'Italia nella Nato, per cui non si incazzerà se i missili israeliani cadono sulle basi iraniane, ma (esattamente come se qualcuno iniziasse a bombardare le basi militari americane in Italia), prima o poi qualcuno si incazzerà e dal momento che se dietro ad Israele ci sono gli USA, dietro a Siria ed Iran c'è l'URSS.
Lascio a voi indovinare invece chi c'è nel mezzo, visto che siamo parte della NATO, ma dipendiamo, per molti aspetti della nostra quotidianità (non ultimo il riscaldamento invernale, ma anche per cucinare, scaldare l'acqua, ecc.) dalla Russia.
Tutto questo senza considerare che gli stati del Gruppo Visegrad, ad eccezione della Polonia che è a tutti gli effetti territorio del Reich della Merkel, sono filo sovietici.
La situazione geopolitica non è certo delle migliori (parlando di quel che mi frega l'Europa), ma a peggiorare la situazione c'è il fatto che noi siamo in mezzo alle due super potenze che stanno di nuovo dando di matto. Ovviamente non mi sono dimenticato dei Cinesi che stanno lentamente conquistando (economicamente il mondo), ma se deve scegliere un alleato militare sicuramente ne sceglierà uno che gli permette di avere almeno un confine protetto anziché il nemico più potente fuori dall'uscio.
Pro USA o Pro URSS? sarebbe un errore in entrambi i casi... potendo scegliere farei la Svizzera (in questo momento) se non è possibile... creare una coalizione con i paesi scandinavi, Grecia e Spagna, Paesi Bassi e Ucraina, seppur separati sulla carta eviteremo di allearci con i francesi che continuano a farci atti di guerra già da alleati, con la Germania che ci vede come una vacca da mungere (con le tasse) e quegli altri due che si vorrebbero spartire le nostre ossa.

Nessun commento:

Posta un commento