4 aprile 2019

Questa la ricetta della felicità...

... ma se non sei felice la colpa è tua.

Tutti voi miei accaniti lettori siete a conoscenza della mia passione per i complotti, le congiure della storia, e gli intrighi di palazzo per cui già ce li vedo (Gigino, Matteo, Lauretta, Silvio, Giorgina, l'altro Matteo quello toscano, Maurizio e compagnie cantando) riuniti attorno ad un tavolo che pianificano quali sono i temi fuffa da gettarci negli occhi mentre, sotto banco, passano le peggiori porcate in grado di gettare nella disperazione il popolo italiano.
Per cui potrei parlare di come Torre Maura, quartiere (a me sconosciuto) di Roma, che dopo 10 anni di sopportazione dei pellet ripescati in mare da Renzi oggi si vede accusare di razzismo perché non vuole gli zingari... potrei tentare di rispondere alla domanda, "giustamente" posta, di uno degli abitanti del quartiere "Razzisti de che??? gli zingari qua non sono italiani? allora io non so razzista se preferisco li negri a sti 4 zozzi?!?" mi avete beccato la parte in corsivo ce l'ho aggiunta io...

Potrei appunto se non sapessi quanto può essere vile la politica e quelli che la governano. A molti di voi, ormai non risulterà nuova la piramide, posta sulle nostre teste, che vede i governi nazionali, e sovranazionali (vedi parlamento europeo), al gradino immediatamente superiore a quello in cui siamo relegati noi poveri mortali che facciamo parte, consapevolmente o meno, di questo gioco perverso. Al di sopra dei governi si trovano le banche (d'investimento), quindi i fondi monetari, le multinazionali, l'élite, gli illuminati, gli ebrei, il cazzo che ti frega, l'occhio onniveggente che cerca l'anello del potere e poi la mia vista non è così buona da sapere chi ci sia al di sopra di questo.
Resta il fatto che noi siamo schiavi di questo sistema, nonostante il sistema giuri e spergiuri che non esiste alcun "Sistema" e che sia frutto di pochi malati di mente. Eppure non ci vuole un amico compiacente che riesce a farsi assumere dal FMI, avendo così accesso al foglio del blocco note posto immediatamente sotto a quello degli appunti in cui si decideva "chi vuole panini per pranzo?"... per sapere che un sistema esiste e sa benissimo come vuole che noi ci comportiamo.
Una volta si diceva che le campagne pubblicitarie rispecchiavano la moda del periodo, attrici pettinate in un certo modo facevano sì che le ragazze si pettinassero in un certo modo, quindi la pubblicità presentasse modelle pettinate in un certo modo.
Partiamo dal presupposto... chi ha detto all'attrice di pettinarsi in un certo modo? La moda? O lei stessa facendosi esplodere dei mortaretti in testa?
Da quando il mondo ha scoperto i mezzi di comunicazione di massa inevitabilmente qualcuno o qualcosa li usa per far passare un messaggio, se il messaggio non passa, non significa che il messaggio sia sbagliato, ma semplicemente che non è stato ripetuto un numero sufficiente di volte.
Goebbels diceva (o almeno così ci dicono) che se ripeti una menzogna 1000 volte quella bugia diventa vera. I media usano ovviamente questa frase per mostrarci quanto fosse falso e bugiardo il nazionalsocialismo ed il messaggio che ci ha tramandato (anche in questo caso ci piaccia o no), eppure continuano ad usare tale insegnamento per facilitare il passaggio di determinati messaggi.
Può darsi che cambi il mezzo, ma il messaggio e sempre lo stesso. 
"Se non sei felice come diciamo noi... Allora non sei felice affatto!" quindi passi la vita a fare cose, vedere gente, ti crei il nucleo familiare giusto (che sia politicamente corretto), compri la macchina giusta che faccia i 5000km/h anche se poi quando la usi "fai prima, seconda, benzinaio e prima, seconda, coda!" in casa usi l'arredamento giusto, quello da rivista patinate e poi ti domandi perché ogni volta che entri in casa ti prende l'angoscia. Allora cerchi di passare in casa meno tempo possibile ed il tempo che non passi in ufficio (perché fare un lavoro da schiavo è impensabile con il tuo tenore di vita) lo passi al bar a "inquartarti" cosicché, tornando a casa, sarai talmente ubriaco da non sentire l'angoscia per un arredamento che ti fa cagare. Perché con quello che le hai pagate ti rode il culo di prendere quelle cazzo di statuine da biafra di merda che hai comprato in Kenya e gettarle nel camino (rigorosamente acceso anche se fuori ci sono 40° "perché è luglio brutto coglione!!!").
Continui a chiederti come mai avendo fatto tutto quello che era politicamente corretto e presentato sulle riviste patinate tu sia ancora infelice...
Ovviamente non esiste una verità assoluta magari davvero qualcuno sarà felice di avere in casa le statuine della fertilità hawaiana... ma vorrei capire che cazzo te ne fai se poi mastichi contraccettivi come caramelle o sei talmente pieno di preservativi da poterci organizzare feste di compleanno. La vera questione, e con questo ritorniamo un po' alle origini di questo blog, è che bisogna ragionare con la propria testa. La felicità è uno stato d'animo non uno stato sociale, dobbiamo essere noi a scovare dentro di noi cosa ci rende felici e fare in modo di ricreare quella situazione, ma la felicità può anche essere una droga e, in quanto tale, non bisogna mai abusarne. Essere felici va bene, chiaramente, ma la felicità dev'essere un di più rispetto alla serenità. Spesso si col confondere la felicità col divertimento, per cui si diventa edonisti andando alla ricerca del piacere effimero, chiaramente la serata alcolica in cui si cancellano i pensieri e per una volta si mollano i freni inibitori la si può anche fare, ma sempre in un ambiente controllato dove non si corra il rischio di lasciarci la vita. Come ho detto però come tutte le droghe da assuefazione quindi, se non si ha alle spalle una solida base di serenità, non si trova la felicità e si rischia di correre continuamente dietro alla sensazione effimera data dal divertimento. A lungo andare ci si abitua alla "trasgressione normale" (o abituale se preferite) e ci si lancia allora alla ricerca di quel brivido in più di quell'emozione in più che ci dia ancora una volta l'illusione di essere felici. Queste controindicazioni non te le dicono e non te le diranno mai, perché l'edonismo è l'unica forma di "felicità" che conoscono. Tu cerchi di adeguarti ed insegui quel miraggio fino a quando ti accorgi di avere 40-50-60 anni e che non puoi reggere a quella vita ancora per molto allora ti poni la domanda che cosa posso fare ed ecco la crisi di mezza età (o cosiddetta) hanno dato persino un nome al momento in cui realizzi che quel "Sistema" è fallace, ma cosa ti dicono? Trova altri modi per continuare ad essere edonista... anzi felice!
Entri nel tuo ufficio che, dopo anni in cui hai sacrificato tutto (dai tuoi figli ai tuoi 2 o 3 matrimoni), e realizzi che quella vita non fa per te, che quello non è il tuo posto, allora ritorni alla terra, ma lo fai da imprenditore perché sei pur sempre una persona di successo assumi gente che spali la merda al tuo posto perché non avevi capito quanto puzzasse la mucca che si strizza le mammelle da sola per riempirti il cartoccio di latte pastorizzato che succhi al mattino senza nemmeno sapere perché.
Chiaramente questo discorso prende d'esempio una categoria di persone facilmente etichettabile ed inquadrabile, ma purtroppo si applica a tutti noi. In quanto siamo tutti incastrati in una società che ci fornisce la ricetta della felicità senza dirci quali sono le controindicazione... ovvero che sono tutte stronzate, perché il modello che ci propongono è basato sull'individuo e non sulla comunità o sulla società, se comunità (nonostante sia un termine antico e Tradizionale) suona troppo da Hippy. Ve lo dico onestamente e senza troppe mezze misure, non ho nessuna stima verso il genere umano, ma riesco a comprenderlo piuttosto bene ed al mondo esistono davvero poche persone in grado di essere felici stando sole. Qualcuno potrebbe avanzare l'ipotesi... "sicuramente in India, i guru, sanno meditare nel modo giusto per essere felici da soli!" come ho detto può darsi che qualcuno sia in grado, ma è difficile essere soli in un paese grosso 10 volte l'Italia e abitato da una popolazione pari a 22 volte la nostra (di pellet).
Tendenzialmente tutti gli animali sono sociali (anche il lupo solitario caccia in branco), però ci vengono a raccontare (travisando completamente il detto popolare) "meglio soli che male accompagnati", il che significa effettivamente, che piuttosto di trovarsi in cattiva compagnia è meglio viaggiare da soli (altro detto ereditato dal periodo medievale), ma non vuol dire che l'essere umano debba restare da solo.
Nonostante le enormi potenzialità offerte dall'immorale società moderna, alcune persone, assolutamente incompatibili tra loro, continuano a sposarsi per raggiungere la "felicità" proposta dai media, ma il problema è che per i media (e le pubblicità da essi proposte) la famiglia è mono-genitoriale ovvero ci sono un uomo o una donna con i figli, è sempre più raro che la famiglia sia rappresentata al completo e quando succede è sempre politicamente corretta... coppia gay, coppia mista, ecc.
Non entriamo nei dettagli delle pubblicità degli assorbenti dove, pare, che il problema di una donna in pieno ciclo sia il fatto di non poter fare la ruota, deltaplano, ballare la salsa sino all'alba successiva perché schiave dell'assorbente e non perché in preda ad atroci dolori addominali e crisi mistiche religiose per cui se "l'arcagnelo Gabriello" scendesse ad annunciare una gravidanza rimedierebbe anche delle sediate sui denti.
Sostanzialmente, e concludo, ci illudono che i prodotti da loro proposti siano la risposta a qualsiasi afflizione, per cui stress, sonnolenza, stanchezza, ecc. non sono frutto di frustrazione per un lavoro di merda o orari del cazzo, ma cali di questa o quella sostanza che un buon integratore risolve.
Ai nostri figli danno talmente tanti compiti da non lasciargli più il tempo di "giocare" (che è diverso naturalmente da allenarsi a pallone, frequentare corsi di nuoto, judo, karate, chitarra, pianoforte, ecc. che sono tutte attività che richiedono disciplina, poi strano che a 16 anni questi non vedano l'ora di finire sbronzi sotto ad un tavolo... ma il giocare... giocare a pallone senza regole o schemi semplicemente rincorrere un pallone, tornare a casa con le ginocchia sbucciate per essersi arrampicati su un albero, ecc. Invece il potenziale energetico sprigionato dalla tempesta ormonale della crescita viene convogliato, represso, così le maestre possono non insegnare più un cazzo e gli studenti sono costretti ad imparare (da soli o con i genitori) tramite i compiti, ma se un bambino ha troppa energia da scaricare cosa succede? Semplice viene bollato come iperattivo spedito (a 6-7-8-10 anni) da uno psicologo infantile che lo rincoglionisce di psicofarmaci fino a friggergli il cervello.
Così hanno formato una società di drogati sin dall'infanzia, che si sfoga, in modo controllato fino a quando esplode e a 16 finisce stuprata da 10 negri in centro sociale mentre cerca una dose, a 18-19 in due valigie nelle campagne maceratesi...
Lo so che ripeto troppo spessi questi fatti di cronaca e probabilmente ne avrete le palle piene, ma non voglio che vengano dimenticati dal momento che gli ipocriti (i media, i politici, ecc.) non si chiedono nemmeno più come può essere successo, ma cercano solo una scusa per giustificare l'accaduto affinché la plebaglia (noi) non si ponga troppe domande e si continui a "vivere" felici e drogati fino alla crisi di mezza età quando saremo troppo stanchi e disillusi per fare qualcosa di concreto e affideremo alla nuova generazione cresciuta con gli oppiacei del pensiero unico che non conoscerà nemmeno il significato della parola "problema" e si distruggerà perché nessuno, vedendola (la generazione) in lacrime si è fermato a chiedere "tutto bene?".

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