Innanzi tutto, con immenso piacere vi comunico che all'indirizzo:
potrete trovare il fumetto, a cui vi accennavo qualche mese fa sulle avventure della Belva (è stato sottoposto all'attenzione di un pubblico campione ed è stato apprezzato molto per cui spero che lo possiate trovare divertente quanto me. Sul blog dedicato al fumetto potete esprimere la vostra opinione per farmi sapere se vi è piaciuto oppure no... chiaramente non possiamo seguire i suggerimenti di tutti, qualora ci fossero, per migliorare la serie, ma faremo il possibile di cogliere quei suggerimenti per portare il fumetto ad un livello di qualità (e poi "lo state avendo gratis, vi pare ninti" parafrasando "Mio cugino Vincenzo".
Ma veniamo all'articolo.
Il tema sarà sicuramente calcistico... o quasi, ma partirà da lontano.
C'è una stuola di ben pensanti e di moralizzatori delle macchinette che vorrebbero trasformare gli stadi un salotto per bene in cui persone composte che gustano il tè mentre sul terreno di "giuoco" 22 giocatori si sfidano lealmente senza mai commettere fallo.
A prescindere che già da tempo il calcio è diventato (ahimè) uno sport da "fighette" che hanno paura di spezzarsi le unghie, di spettinarsi e di avere macchie di fango sui capi colorati. Ma lo stesso stormo di piccioni non manca di trasformare ogni discussione politica in una carrellata di slogan elettorali, attacchi personali, ecc. Non ultimo il caso del congresso mondiale della famiglia (tenutosi a Verona) in cui "Il primo cittadino veronese ha ricordato che il ministro dello Sviluppo economico ha definito Verona come un ritrovo per la “destra degli sfigati” per aver ospitato un congresso che vedrebbe la donna esclusivamente come madre e che negherebbe diritti agli omosessuali. Parole inaccettabili per il sindaco Sboarina che – ricordando il prossimo appuntamento per il quale Verona sarà sotto i riflettori, ossia il Vinitaly, attacca Di Maio.
“Non capisco perché chi ha definito noi veronesi fanatici e sfigati debba venire nella nostra città – ha detto Sboarina nel corso di una conferenza stampa ripresa anche dal Tg Verona – quando deve farsi le passerelle elettorali in un contesto come quello del Vinitaly”." (fonte Il Primato Nazionale) Pensando alle affermazioni di Di Maio e compagni, non dovrebbe scattare una denuncia per discriminazione territoriale? O quella vale soltanto se ad essere offesi sono i napoletani? Evidentemente sono considerati, dalle istituzioni, alla stregua dei negri ovvero una manica di scrocconi che si fanno forza quando tutelati da leggi ad hoc e/o in gruppo... avvezzi alla frusta quando al padrone viene riconosciuto il diritto di alzare la voce.
Nel frattempo il calcio italiano (4 volte campione del mondo senza pellet tra le sue file) è diventato uno strano miscuglio di merde di vari colori e miscele, dall'ingresso di "Supermario" in poi, ma sicuramente è solo una coincidenza, abbiamo fatto sempre più cagare arrivando a mancare l'ultima qualifica alla fase finale dei mondiali.
Presto, quando con i giocatori in campo l'italia sembrerà il Camerun, ci concederanno di vincere qualcosina, magari proprio quel titolo europeo che la nostra Nazionale non è mai riuscita a conquistare, così verrà definitivamente centrato l'obbiettivo di dimostrare che le società multietniche sono migliori di quelle "mono". Poco importa se dentro gli spogliatoi e fuori dal campo di calcio si tenderà a formare gruppi per somiglianza etnica e culturale in cui gli stessi stranieri (salvo rare eccezioni) sentono propria la razza d'origine piuttosto della nazionalità scritta sulla carta d'identità fotocopiata da qualche poveraccio a cui è stata rubata.
Ieri sera quindi, a Cagliari, è andato in scena il solito teatrino per cui certi episodi vengono scomposti, esaminati ed analizzati con la lente d'ingrandimento al fine di poter puntare il dito contro gli italiani (non ditelo ai sardi se no mi menano) e sorvolare invece sull'ennesima colpa di chi fa il gioco (da scolaretta dell'asilo) "Toccami Ciccio, mamma Ciccio mi tocca!".
Quindi la nuova "promessa" del calcio italiano (che suppongo verrà mantenuta come quella della Juve di regalare al padre due trattori Fiat) Kean che, dopo il gol, prima va ed esultare sotto la curva del Cagliari (che fino a quel momento non si aveva fatto alcun cenno di razzismo nei confronti di nessuno) e, quando, ricoperto da fischi ed insulti (tutti meritati), gioca la carta del razzismo... "i cagliaritani mi odiano perché sono negro!"
Fosse vero quanto sostenuto da certi ben pensanti (ovvero che il fatto di essere stato cagato in Italia fa di te un italiano) allora i sardi ti odiano perché sei piemontese (ancora non hanno digerito di essere stati inglobati, dai Savoia, nel regno di Sardegna... il Piemonte), ma più probabilmente se vai sotto ad una curva con aria di sfida se rimedi solo insulti ti è andata ancora di lusso... io ti avrei tirato in testa un seggiolino spaccandoti quella tua testa di cazzo negra (mi fossi mai trovato in una situazione simile). Ad ogni modo va anche detto che dalla sintesi della partita dopo la provocazione del pellet non si sentono gli ormai noti "ululati razzisti" quindi oltre ad essere malpensanti, sti buonisti sono anche visionari.
Anche Mario Barwuah (noto ai più con il suo nome da bianco Mario Balotelli) giocava la carta del razzismo, quando era al Brescia, da parte della tifoseria atalantina... peccato per lui che i bergamaschi lo odiassero in quanto bresciano e non per l'odore (di merda) della sua pelle. L'unico bresciano che è riuscito a non farsi odiare è stato il divin codino Roberto "Roby" Baggio, ma lui era un patrimonio mondiale del calcio... l'unico giocatore che io abbia mai stimato persino quando fu di Juve e Milan.
Il Primato Nazionale, che deve giocare un ruolo istituzionale, invita Kean a non fare il Balotelli... io gli chiedo solo... "che succede se saltelli"?
Nessun commento:
Posta un commento