10 marzo 2020

Il tema è scontato, ma non l'argomentazione.

Inevitabilmente a tener banco in queste ore è l'emergenza corona virus. In quanto opinionista ho espresso il mio punto di vista, ma va detto, e non mi sono mai nascosto quando ho sbagliato, che per questo virus, anche se colpisce persone in salute, non è esattamente un raffreddore per cui basti lasciarlo sfogare e poi si torna arzilli come grilli. Durante la propria infezione colpisce duramente le vie respiratorie per cui anche persone sane ed in giovane età, se colpite, riportano una preoccupante deficienza respiratoria che, seppur non letale, è quanto meno debilitante.
Questa precisazione è doverosa perché voglio evitare che si dica "il Brambi ha detto che non c'è pericolo quindi io me ne vado me ne vado in spiaggia!"
Ciò premesso se l'unico politico ad essermi mai stato simpatico (dopo la morte del Duce e del nostro beneamato Führer) dice che questa malattia è pericolosa perché abbiamo avuto una serie di governi di incapaci ed incompetenti, io tendo a credergli. L'ex ministro Sirchia, che ancora oggi molti maledicono ogni volta che sono costretti ad andare a fumare in mezzo alla strada, d'inverno e sotto la pioggia, accusa "«Conte e Speranza – prosegue Sirchia – hanno sdrammatizzato e accusato la Lega di razzismo; ora gridano al lupo, ma chi li ascolta? Se lo Stato non parla con una voce unica e coerente, il Paese va nel panico, ovvio. Gli italiani hanno capito che all’inizio la vicenda è stata affrontata dal punto di vista politico e non sanitario e molti hanno perso fiducia»", infatti ho già parlato delle presuntuose dichiarazioni di Conte che minimizzava sulla pericolosità del virus dicendo che non c'era bisogno di attuare alcuna precauzione sanitaria per evitare il contagio "il problema, brutto coglione, è che per passare dal paziente 0 all'Italia zona rossa sono bastati appena 20 giorni scarsi"... casualmente giusto il tempo che di incubazione (circa)... e noi piacciono tanto le coincidenze...
Vuoi vedere che al conte bis servisse "un migliaio di morti da gettare sul tavolo delle trattative..." infatti l'U(B)E, restia a concedere favori all'Italia, elargisce quasi sull'unghia ed in piena emergenza €7,5mld ovviamente assolutamente insufficienti a far fronte alle difficoltà economica che i settori lavorativi, a stretto contatto con il pubblico, dovranno affrontare. Non solo non sono sufficienti per loro (esercizi commerciali, musei, ecc.) non sarà sufficiente a rilanciare il settore produttivo che, con gli operai in quarantena, quelli in zona rossa, quelli che tossiscono perché sono 40 anni che respirano merda e quella zoccola della Fornero (con il culo al caldo mentre si gode la sua bella pensioncina d'oro dopo 5 anni di mandataffanculo da parte di tutti gli italiani), non saranno certo sufficienti una decina di miliardi per rilanciare l'economia infatti, "Lo studio più aggiornato è quello condotto dal Centro studi Unimpresa lo scorso 8 marzo: “Gli effetti del Coronavirus – si legge – possono creare danni su 150 miliardi di euro di prodotto interno lordo ovvero quasi il 10% dell’economia italiana: si tratta di 64 miliardi del settore alberghiero e ristorazione, 53 miliardi del trasporto, oltre 8 miliardi del comparto noleggio e leasing, 2 miliardi riferibili alle agenzie di viaggio e ai tour operator, quasi 11 miliardi riconducibili a musei, cinema e teatri, oltre 7 miliardi del settore sport e tempo libero”. Il conto finale rischia di essere salatissimo: a rischio, secondo l’associazione, sarebbero almeno 45 miliardi (oltre il 2,5% del Pil) e i settori più esposti “vanno dal turismo ai trasporti, dagli spettacoli allo sport”." ovvero il PIL italiano è per il 10% basato sul turismo, ristorazione, eventi sportivi e trasporti con una cifra intorno ai €150mld annui i danni da virus rischiano di aggirarsi attorno al terzo di quella cifra quindi €45mld. Con queste premesse i "due spicci che Conte e Gualtieri sono andati a chiedere a Bruxelles con il cappello in mano" avranno il solo effetto di pagarsi gli lo stipendio e le cure mediche (per una volta sperando che non siano a causa del virus ma delle sante cinghiate che la popolazione gli rifila a fine turno).
Diranno che sono i soliti allarmismi anti-europeisti, ma Sirchia puntualizza "«Quasi tutti i governi italiani degli ultimi anni hanno avallato le disastrose strategie economiche globaliste della Ue per incapacità e debolezza. Erano e sono esecutivi con scarso consenso popolare, minacciati da continui rating negativi e dallo spread. È ora di finirla, dobbiamo mandare al governo uomini capaci e non manichini disponibili a firmare ogni compromesso» [...] «la cattiva politica ha ammazzato la sanità pubblica italiana e sta ammazzando tutta l’economia del Paese. I tagli sono figli della spending-review, che i nostri politici si sono bevuti per ottenere il plauso dei globalisti»" L'ex ministro non si scaglia solo contro l'economia, che di fatto oggi non consente ad ospedali, ambulatori ed altre strutture sanitarie pubbliche di avere mezzi e personale sufficiente per affrontare la crisi tant'è che "Dopo anni di tagli alla sanità imposti dalle politiche di austerità, l’Italia non era pronta ad affrontare l’emergenza coronavirus.", ma si scaglia anche contro la comunicazione che, come ho fatto notare appena scoppiata l'epidemia, "«La comunicazione è stata pessima», dice Sirchia senza mezzi termini. «Quando arrivò la Sars, io ero il ministro e facevo una conferenza stampa al giorno. Come governo, abbiamo pagato la Rai per avere degli spazi informativi in cui io parlavo alla nazione. Certo, io ero un medico affermato e quindi trasmettevo autorevolezza. Oggi il ministero della Salute non si è fatto sentire. Andava in tv Conte con il maglioncino, ma lui è lo stesso che tre settimane fa aveva parlato di allarmismo bocciando la proposta dei governatori leghisti di mettere in quarantena chi arrivava dalla Cina e che ha accusato l’Ospedale di Codogno di non aver rispettato le direttive»".
Eppure si vede che a Roma le cose vanno tutte benissimo infatti la priorità della Raggi è lo "Sfratto esecutivo, con rimozione forzata di documenti sensibili per la storica sezione di Colle Oppio, già Fronte della Gioventù, oggi Gioventù nazionale-Fratelli d’Italia, a Roma. Così nottetempo in piena emergenza coronavirus con l’Italia chiusa in casa e alle prese con le norme anti contagio, il sindaco Virginia Raggi fa sgomberare un luogo simbolo della destra romana e nazionale." io spero vivamente che questi abbiano fatto bene i loro conti... perché quando non saranno più nessuno ci sarà sempre qualcuno a ricordarsi che faccia hanno!

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