12 marzo 2020

Speriamo che a Beppe Sala salti in aria la macchina Blu, personale, la bicicletta, il bus privato...

In passato mi sono sempre scagliato contro questo infame chiamato Beppe Sala eletto (a colpi di mazzette) sindaco di Milano. Sala è un infame perché ha riempito la "mia bela madunina" di tale feccia da far balzare Milano quasi in vetta alle città più pericolose, se non d'Europa, d'Italia. Forse la sua era invidia nei confronti di Napoli dove, in piena emergenza corona virus, un assassino in coda per il tampone sputa in faccia ai due medici perché stanco di aspettare. Evidentemente la delinquenza i napoletani ce l'hanno nel sangue e quello sputo è, a tutti gli effetti, un tentato omicidio. L'invidia di quell'infame che voleva primeggiare su Napoli almeno in qualcosa ha fatto sì che ci ritrovassimo la stazione Centrale assediata da spacciatori, stupratori, borseggiatori e assassini a tal punto che uscire dalla stazione era diventato più pericoloso che restare sui convogli di Trenord in pieno "far west".
Poi, come una manna dal cielo, arriva la pandemia che blocca mezza Lombardia poi tutta intera. I cittadini sono bloccati in casa (e già gli girano di loro perché non tutti sono abituati a starsene chiusi in casa h24), ma ecco che l'infame non mostra lacrime, ma infamità, infatti, mentre i cittadini sono segregati in casa costretti dall'ordinanza ministeriale, tradotta in disposizioni regionali e comunali, l'Infame pensa bene di mandare gli ausiliari del traffico (gli esattori del pizzo delle strisce blu)  a multare le auto parcheggiate che i proprietari non possono spostare se non per andare al lavoro, a fare la spesa o per gravi emergenze.


Qualcuno di loro pare si sia rifiutato "“Prima di fare questo lavoro sono un cittadino” spiega un ausiliaria nel video “Con la mia collega abbiamo deciso di non fare le multe. Ma siccome finiscono i soldi, questi pezzi di “emme”. Più di quello che facciamo non possiamo fare. Io la notte voglio dormire tranquilla, e con la coscienza pulita. Ma io poi un minimo devo portarmelo a casa”."
Ma il problema resta Sala è un PiDiota e infame resterà per il della sua vita perché se non hai coscienza non meriti di fare politica. L'infame che era finito al centro delle polemiche per la foto su Style, rivista che punta all'aperta borghesia radical chic meneghina, per la foto in cui una scimmietta era aggrovigliata ai piedi del Sindaco (danaroso radical chic anche lui), una delle tante "mamme speranza", che ha pensato bene di farsi la famigliola caffelatte adottando una scimmia allo zoo, in quell'occasione aveva espresso il suo risentimento con toni decisi anche se garbati "“Questa fotografia è stereotipata e offensiva e dà un’immagine distorta della nostra città”. La signora, mamma “di un bambino nero”, dice in una lettera aperta: “Sembra proprio che quando deve avere a che fare con le persone nere, lei non riesca ad azzeccare una. Le bambine e i bambini neri – prosegue indignata – non sono al mondo per stare ai suoi piedi, né per dimostrare la sua apertura mentale; non sono tutti immigrati da salvare né per forza portatori di una cultura esotica e difficile da digerire; e se anche non fossero italiani il loro posto sarebbe comunque accanto a lei e alla città di Milano, senza discussioni né distinzioni. Le femmine – bacchetta ancora l’elettrice delusa – hanno smesso da tempo di sedere più in basso dei maschi”". 



Il sindaco radical chic si era giocato anche la carta (oltre a quella "pro-immigrazione a tutti i costi") del coccoliamo i centri sociali così non mi sfasciano l'auto, ma anche in questo caso i no global globalisti avevano reagito in maniera composta e garbata com'è nel loro stile...


All'arrivo nel quartiere Corvetto a Milano l'infame è stato accolto con frasi di cortesia e benvenuto ringraziamento dovutogli per aver protetto i centri sociali della "madunina" dagli sgomberi, "E così, sui muri del mercato comunale di piazzale Ferrara. sono comparse le scritte “Basta sgomberi”, “Corvetto odia Sala”, “Beppe Sala infame, tornate nei quartieri di lusso” e “Sala fuori dai cogl…”" Accadeva lo scorso 14 febbraio (buon san Valentino compagni) e la risposta del sindaco è stata coerente infatti "i centri sociali sono un Valore" aveva dichiarato proprio in occasione dello sgombero del Macao "«Così si capisce da che parte sta ognuno: da che parte stanno loro rispetto a noi e noi riaspetto a loro. Rimane il fatto che io arrivando ho letto alcune scritte: gli attacchi non mi toccano, ma è spiacevole vedere che per loro la Fondazione Cariplo crea su iniziative come questa un nuovo business. Quando avranno fatto loro un’unghia di quello che fa la Fondazione Cariplo per la città potranno parlare»" esatto infame così si capisce da che parte stai tu e da che parte stanno loro... Entrambi a favore dei negri, ma è sulle banche che vi scontrate... d'altronde chi nasce capitalista non può morire comunista, mentre sul contrario... Beh Sala è la dimostrazione che i radical chic prima di tutto pensano al soldo, sono abbastanza sicuro che, se qualcuno gli dicesse di mettersi in casa degli sbarcati (se non per sfizio personale), riscoprirebbero di colpo il valore che ha quel razzismo becero così tanto osteggiato dalla sinistra più progressista. Come avviene a Capalbio dove i pellet sono tenuti a debita distanza non solo dalle ville degli immigrazionisti con le case degli altri, ma dai confini comunali.
Un ipocrisia che continua e un infamia che si marca sempre più contro i cittadini italiani che, scoprendosi collaborativi per il bene comune, si vedono invece appioppare una multa per mancato pagamento del parcheggio dagli sgherri di "Sala infame! Per te ci son le lame!"

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