27 marzo 2020

Tra ilarità e colpi sprazzi di dittatura, ecco l'Italia che affonda.

Roma (capitale) è ormai, da anni, allo sbando. La Raggi non è assolutamente in grado di fare alcunché... non è in grado di portare via l'immondizia (sia essa regolare o clandestina), non è in grado di sistemare, in modo adeguato, l'azienda di trasporti municipale e, nonostante giochi a fare lo sceriffo, non è in grado di combattere il degrado (per ciò spera di liberare la capitale almeno dal "rigurgito" fascista, affidando i suoi sforzi a quei 4 truffatori dell'ANpI che, secondo lei, in passato hanno già affrontato, e "sconfito", il fascismo. Tralasciando per un momento che dentro l'ANpI (a livello nazionale) forse ci sono 1 o 2 partigiani che davvero hanno combattuto mentre tutti gli altri (se almeno erano vivi all'epoca) sono quelli che io definisco i partigiani del 26 aprile, ovvero quelli che si sono dichiarati partigiani dopo la fine della guerra, resta il problema che Roma è piena di problemi. A quanto pare, a quelli che io stesso ho denunciato nei mesi scorsi, si sono aggiunti ulteriori problemi, infatti il nuovo problema romano è l'impossibilità di effettuare i controlli sulle restrizioni causate dal covid-19. Infatti Virginia ha pensato bene di aprire uno "sportello" per poter denunciare l'avvistamento di assembramenti "“Hai notato un assembramento nella tua zona? Da oggi puoi segnalarlo con il Sus (Sistema unico di segnalazione) di Roma Capitale”" (fonte Il Primato Nazionale). Il problema non sembra essere il fatto che si chieda alla gente di fare la spia sugli assembramenti, ma che la denuncia richieda le credenziali di accesso al portale per cui non sarebbe in forma anonima. Qualcuno direbbe che in questo modo si evitano gli scherzi dei "mitomani", ma invece potrebbe essere, a fronte delle nuove disposizioni di legge, il goffo tentativo di procedere contro chi denuncia ripetutamente l'assembramento di pellet (riunitisi per ragioni di spaccio), che in effetti ad oggi sono gli unici che se ne fottono delle "belle" iniziative alla "#Iorestoacasa". "Gli assembramenti sono vietati perché favoriscono i contagi di coronavirus, come è noto. Il Comune di Roma ha pensato bene quindi di predisporre un servizio di delazione (anche se sul portale del Campidoglio bisogna fornire i codici di accesso con cui si risale all’identità del delatore) per far punire chi viola le restrizioni in vigore per l’emergenza Covid-19". Roma è una città splendida non solo per il valore archeologico, storico e culturale che rappresenta, ma soprattutto perché i romani sono tutti degni eredi di "Pasquino" la voce del popolo di Roma che, con irriverenza e ilarità, denunciava i problemi e le negligenze della classe politica fosse essa temporale o secolare. Anche in questo caso non s'è fatto sfuggire l'occasione "Su Twitter, tra i commenti nascosti dalla pagina ufficiale del Comune di Roma, c’è chi chiede le dimissioni immediate della Raggi e denuncia che in assenza di misure concrete in favore dei cittadini, l’amministrazione grillina ora non fa che alimentare odio e sospetto tra i cittadini" chi commenta in modo più ironico "“Sus oppure Stasi?” (la Polizia Politica dell'ex Germania Est o DDR) [...] “Sistema unico di spie” [...] “Mi fate paura ma anche un po’ schifo”[...] c’è chi sottolinea che con questa trovata “si istituzionalizza il demente che mette su il gruppetto per ‘segnalare’ dal balcone i poveracci che vanno a fare la spesa. Chi ha firmato questo provvedimento deve dimettersi, subito” [...] Infine c’è anche chi sottolinea che il sistema di denuncia – pre esistente e istituito per mettere in risalto situazioni di degrado urbano e illegalità – neanche funziona: “Il Sus: quello che fai una segnalazione per disturbo notturno alla quiete pubblica e ti rispondono che loro operano solo di giorno… in più ti inviano una mail con ‘caso chiuso entro 24 ore’…”" e non poteva certo mancare "“Chi fa la spia non è figlio di Maria”". Infatti è talmente una cantonata, quella presa dalla Raggi che persino gli alleati di governo e "opposizione" chiedono l'immediata sospensione del servizio (io lo chiederei anche del Sindaco, maaa...).
Nel frattempo il PD non sta certo con le mani giunte a pregare le sardine "Gli italiani in quarantena osservano, affacciati alla finestra, la rovina economica e sociale del Paese, ma per il ministro dell’Agricoltura la priorità è regolarizzare i braccianti immigrati. «Le baracche-ghetto dei braccianti vanno sanate e i lavoratori immigrati regolarizzati. Ci vuole un provvedimento urgente, oltretutto con la mancanza di stagionali stranieri rischiano i raccolti». Questa la ricetta della renziana Bellanova, intervistata oggi da Repubblica, per far ripartire l’agricoltura in piena epidemia." (tutte le fonti sono Il Primato Nazionale, per gli osservanti per me italia viva di Renzi e PD sono esattamente la stessa cosa solo con nomi diversi). Ma pensare ai lavoratori italiani che sono disoccupati e così, magari, invece di portare a spasso il cane giocattolo, gli italiani potranno lavorare all'aria aperta anche col corona virus?!? 
Ma la Bellanova non ha dubbi in proposito e "«La nostra agricoltura ha una presenza molto forte di lavoratori stagionali stranieri, per l’emergenza coronavirus rientrati nei Paesi d’origine. È un problema, ma un primo passo è la scelta della ministra Lamorgese di prorogare i permessi di soggiorno»[...] «Dobbiamo urgentemente mettere mano alla regolarizzazione, anche temporanea, dei lavoratori stranieri», insiste il ministro, «È l’occasione per comprendere che gli approcci ideologici contro i migranti non significano nulla»". Insomma anche se non propone apertamente lo Ius Soli va da sé che il ministro dell'economia vuole continuare a sfruttare la manodopera a basso costo. Ma ricominciare a comprare la frutta e la verdura dai contadini al mercato come si faceva una volta? Anziché accanirsi contro la grande distribuzione che, a fine giornata, butta via metà della roba perché è marcita?
Come al solito non avremo mai risposte, ma le domande restano e io continuerò a farle.

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