8 giugno 2020

Resa incondizionata. Due parole che sono stufo di sentir pronunciare.

Siamo al capolinea della civiltà come noi la conosciamo. La città di Minneapolis, teatro della morte di un delinquente negro e dei conseguenti scontri più violenti inscenato dal movimento "La vita dei negracci conta (un cazzo)!", ha firmato la resa incondizionata nei confronti di rivoltosi e delinquenti che hanno colto la scusa delle proteste per arricchire il proprio guardaroba di vestiti firmati (Nike su tutti), televisori e altri elettrodomestici o dispositivi elettronici. Nelle proteste veniva chiesto lo smantellamento del dipartimento di polizia ed il consiglio municipale, oggi, ha preso l'insana decisione di capitolare e di provvedere a tale smaltimento. "«Ci siamo impegnati a smantellare la polizia così come la conosciamo nella città di Minneapolis e a ricostruire con la nostra comunità un nuovo modello di sicurezza pubblica che mantenga davvero la nostra comunità al sicuro», ha così dichiarato la portavoce del Consiglio comunale, Lisa Bender." (partito democratico) "In concreto che cosa cambierà? Gli agenti subiranno un ricollocamento in una non ben specificata nuova forza di ordine pubblico, le cui regole e gerarchie saranno riscritte dalle fondamenta. L’obiettivo è quello di creare un sistema procedurale «in cui gli agenti debbano rispondere del loro operato ai cittadini». Si tratta di una decisione senza precedenti, motivata dalla irriformabilità del corpo di polizia cittadino", (Fonte Il Primato Nazionale)
Quindi gli agenti continueranno ad essere gli stessi (se non direttamente responsabili quanto meno della stessa estrazione sociale), ma invece di rispondere ai capricci al municipio, eletto dai cittadini, risponderà ai cittadini... mmm... "sarà ma a me, me pare 'na strunzata!!!"
Si avviano insomma verso il modello distopico di "Robocop" e la sua OCP (Oh Che Palle, come dicevano gli stessi agenti) e altri film novecenteschi in cui la polizia di fatto è privata e, conseguentemente, in vendita ai più facoltosi, se il municipio può pagare bene, se non può pagare resta senza.
"La percezione di insicurezza determinata dallo smantellamento di una forza di polizia porterebbe inevitabilmente un maggior numero di cittadini ad armarsi e a praticare l’auto-difesa. D’altro canto, uno scenario di forze dell’ordine soppresse o pesantemente limitate appare come il sogno bagnato non solo di qualche anarco-teppista facinoroso, ma anche dell’iper-capitalismo libertarian che potrà così privatizzare agevolmente le funzioni di polizia, appaltare la sicurezza dei distretti urbani più ricchi ad agenzie di protezione, (sul modello delle gated-communities), mentre i poveracci rintanati nei loro sobborghi industriali e nei palazzoni di periferia sopravviveranno senza più nemmeno una parvenza di ordine costituito; ma non vi sarà «nulla» da temere – si fa per dire – perché con tutta probabilità il territorio verrà gestito e «protetto» da gang e bande assortite." (fonte Il Primato Nazionale).
Nell'articolo si fa riferimento al telefilm "the Purge" nato, sul successo di "La notte del giudizio" diretto da James DeMonaco, ma onestamente questo genere di iniziativa da più l'impressione di portarci verso la "finzione" descritta da Luc Besson produttore dei 3 film con la stessa trama, ovvero "Banlieue 13" diretto da Pierre Morel, "Banlieue 13 ultimatum" diretto da Patrick Alessandrin  e "Brick Mansion" diretto da Camille Delamarre quest'ultimo è il rifacimento del primo e vede l'ultima apparizione (in vita) di Paul Walker. Tutti e 3 i film, le cui sceneggiature sono opera dello stesso Besson (per cui almeno due ce li potevamo risparmiare,  mostrano delle megalopoli (nei primi due Parigi nell'ultimo Detroit) vedono la città divisa, da muri di cinta, in quartieri (ghetti per dirla in altri termini) in cui solo le aree urbane più ricche sono sotto il controllo della polizia (privatizzata), mentre le aree più povere hanno un "chioschetto" per gli hot dog con un numero inadeguato di agenti persino per raccogliere una denuncia. La, a quanto pare, profetica visione di Besson sta diventando realtà, anche se, nella Minneapolis di oggi, per ora si punterà probabilmente ad una privatizzazione graduale mantenendo la copertura attuale, ma dopo un primo contratto, la polizia privata alzerà i prezzi e le casse pubbliche non saranno più in grado di mantenere un simile dispiegamento andando, progressivamente, a ripiegare in quelle aree già sotto il controllo delle bande di predoni.
Finché succede in America... "in god you trust... god bless you!" (credete in dio... che dio vi benedica!), ma le avvisaglie della protesta più violenta, aldilà delle genuflessioni generali per cui noi italiani dovremmo chiedere scusa ai pellet perché un paio di sbirri di Minneapolis erano presenti alla morte di un negro affetto da covid-19, si incominciano già a vedere sia in Europa che da noi. La statua di Churchill (di cui francamente) è stata imbratta in Inghilterra, in Belgio hanno devastato la statua del re responsabile della colonizzazione dell'africa, da noi hanno imbrattato una chiesa fiorentina ed il monumento di Umberto I a Napoli, insomma le avvisaglie ci sono già... per cui se non intendete combattere state a casa.

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