18 giugno 2020

Un altro fallimento delle risorse Boldriniane

Come mia abitudine, almeno dal 2010 (dalla finale di Coppa Campioni vinta dall'INTER) ad oggi, non seguo più le partite di calcio nemmeno quelle della nazionale, in quanto non abbiamo una squadra Nazionale di calcio bensì un rappresentanza delle etnie, razze e specie subumane che si sono accomodate nello stivale. Di conseguenza anche ieri mi sono perso la finale di coppa Italia disputata tra napoli e juventus.
Cosa che francamente non mi provoca alcun dispiacere, aldilà del fatto che un 4-2 dopo i calci di rigore con cui la juve perde un'altra finale e non vince una coppa, sia stata una partita combattuta, piena di episodi salienti o una partita piatta. Onestamente non guarderei più una partita di calcio, ma se proprio dovessi ricominciare a guardare le partite e/o a seguire il calcio non inizierei certo da napoli-juve a meno che non si accoltellassero sugli spalti allora potrei pensare di guardare. Giocherei ancora al pallone dal momento che ho passato quasi l'intera vita a rincorrere la sfera sui campi di gioco che vanno da quelli in cemento armato, a quelli in asfalto con "ghiaietta fina" sopra che se per sbaglio scivoli metà del campo te lo porti a casa dentro la ferita e i rarissimi campi in erba, tanto rari che spesso si finiva per buttare 4 zaini in un prato e giocare (con gli amici) l'intero campionato per la gioia dei contadini che da quei prati ricavavano il foraggio per le bestie. Almeno, per una volta, il malcapitato portiere di turno, il portiere volante, il semi "professionista" che si divertiva a giocare in porta perché con i piedi era più le volte che mangiava i chilometri per andare a prendere il pallone finito nel giardino della casa dei vicini.
Ad ogni modo, aldilà dei miei ricordi d'infanzia, per fortuna mi sono perso la partita perché non riesco a guardare una partita senza tifare e tra napoli, juve ed un pellet chiamato ad intonare il nostro inno Nazionale avrei potuto fare il tifo solo per i piccioni che, fatto il nido nella struttura dell'olimpico durante la pandemia, si alzassero in volo per cagare in testa ai giocatori, alla terna arbitrale (corrotta) e a bercianti canidi ululanti.
La partita si è svolta a porte vuote, quindi non si è potuto dare la colpa ai tifosi per gli "uh uh uh" intonati da Sergio Sylvestre, sulla musica dell'inno di Mameli. Non fosse altro che il pellet non parla nemmeno italiano, se proprio vogliamo considerare italiano chi non è nato qui... almeno che berci nella nostra lingua, il subumano, che ha pure saltato un'intera strofa, è un sottoprodotto di Amici di Maria de Filippi. D'altronde solo in quei "talent show" (anche se visto il talento espresso mediamente nel programma sarebbe meglio chiamarli "tangent show", in cui si va avanti a mazzette) certi incapaci possono trovare uno spazio in cui esibirsi e chissà come abbia fatto il mezzo haitiano di origine messicana a ritrovarsi lì.
Purtroppo la ragione per cui ci siamo ritrovati un semianalfabeta, della nostra lingua sicuramente, a cantare il nostro inno non è un mistero tipo il volo di Rudolf Hess in Scozia nel maggio del 1941, di cui ancora oggi gli storici discutono (anche se vaccapedia conosce la verità), bensì viene mostrato apertamente al termine dell'esecuzione il pugno sinistro verso il cielo e la pronuncia a voce alta del motto dei blDm. Dopo la sguattera di Montecitorio genuflessa per protesta, anche il nostro calcio, che da anni schiavizza i calciatori negri con stipendi miliardari e costringendoli a fare il lavoro che milioni di ragazzini e non in tutto il mondo svolgono quotidianamente per passione (senza beccare €1) non vogliono fare, si è genuflesso al potere negro con questa iniziativa che, non solo non c'entra un cazzo, infatti è la prima volta che (sullo stile del superbowl) l'inno viene intonato da uno pseudo-cantante, anziché dagli altoparlanti gracchianti dello stadio mezzo rovinato dalla prestazione canora degli sportivi (calcistici prevalentemente). Inoltre dato il "battesimo" di questa iniziativa a stelle e strisce, potevano prendere un cantante che abbia fatto la storia della nostra canzone... "ma che davero?!? pizza, mafia e mandolino e di punto in bianco nun c'avemo più un cantante in Italia?!?" Aldilà dei defunti (ad esempio un Nino Reitano che cantava "Italia" ogni qualvolta si ritrovasse un microfono sotto al naso o passava vicino alla telecamera...), non c'era un cantante vivo in grado di intonare tutte le strofe, almeno, del nostro inno? Un Celentano, un Tozzi, Raf, Vasco, Ligabue... to un Al Bano. Costavano tutti troppo per cui ci siamo ritrovati questo scimmione a berciare e rovinare il nostro inno nazionale?
In più le scuse che ha twittato sono peggiori della prestazione "“Due cose molto veloci. E’ stata serata molto emozionante, non sono mai stato così emozionato nemmeno ad Amici e Sanremo“, spiega Sylvestre in un video diffuso sui social. “Una cosa incredibile”, prosegue nel suo italiano incerto il cantante di origini messicane e haitiane, “vedere uno stadio così vuoto e sentire questa eco fortissima guarda” [...] “E’ stato incredibile, mi sono bloccato perché mi veniva una tristezza molto forte, sono una persona molto sensibile queste cose qui quando sono sul palco mi coinvolge tanto. Quindi mi sono bloccato ma non perché ho dimenticato le parole”"  Però di fare propaganda te lo sei ricordato benissimo... lì non ti sei bloccato per l'emozione... a merda!
"L’ultima delusione arriva da Sergio Sylvestre, chiamato a trasformare l’inno di Mameli in una sorta di «Motherfucker of Italy» prima della finale di Coppa Italia e franato rovinosamente sull’elmo di Scipio davanti agli sguardi perplessi di mezza Italia (e a quello di Leonardo Bonucci, impietosamente ripreso dalle telecamere mentre alzava il sopracciglio dal disappunto). Una performance degna dell’Enrico Pallazzo di Una pallottola spuntata, che ha bruciato sul nascere questa maldestra marchetta a Black lives matter, brillante capolavoro della Lega calcio, che ha così completato la sua serata di gloria dopo la partita cominciata inspiegabilmente in ritardo e la grottesca coreografia posticcia a coprire gli spalti vuoti. [...] niente da fare, il colored italiano destinato a redimere le recalcitranti folle italiche per portarle nell’eden antirazzista e multirazziale ancora ha da venire. Sylvestre, americano di madre messicana e padre haitiano ma italiano di adozione, anche perché la vittoria di Amici di Maria de Filippi dà più punti di italianità del passaporto, ha fallito la grande occasione. Non solo ha violentato l’inno, ma, non contento, si è anche esibito nel pugno chiuso e nello slogan del ghetto, senza riflettere sul fatto che il naufragio canoro avrebbe portato a fondo anche qualsiasi messaggio politico susseguente".

Nel frattempo un'altra batosta arriva per i sostenitori dell'innocenza dei negri (parliamo di quelli americani), infatti la nuova vittima della polizia bianca era, tanto per cambiare, uno stinco di santo secondo le leggi islamiche, un po' meno secondo quelle dello Stato della Georgia.
"Chi era [...], l’afroamericano ucciso dalla polizia di Atlanta per aver resistito al proprio arresto durante un’operazione di controllo? I media statunitensi, le autorità e l’establishment sono pronti a spergiurare che [...] fosse un padre esemplare di tre figli, una persona amorevole, un lavoratore instancabile; e che il suo comportamento durante il fatale controllo delle forze dell’ordine, avvenuto in un parcheggio, fosse «gioviale» e «cooperativo» – queste le parole del procuratore distrettuale di Atlanta Paul Howard. [...] A far cadere il castello di carte della presunta «santità» di [...] ci ha pensato ancora una volta la giornalista e attivista conservatrice afroamericana Candace Owens.
La Owens era balzata agli onori della cronaca già settimana scorsa, dopo aver pubblicato un video in cui affermava di non voler considerare [... quello censurato qui è quello di Minneapolis gli altri sono quello di Atlanta...] un martire, elencando tutti i suoi precedenti penali. Ebbene la giornalista ha replicato il gesto, pubblicando su Twitter le condanne di [...], che nel corso degli anni è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, violenze e crudeltà su moglie e figli e sequestro di persona". Santo subito cazzo.

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