9 giugno 2020

"Signore e Signori ecco a voi Laura Boldrini!!!"

In uno spettacolo televisivo o teatrale si presenterebbe così un personaggio che sta per fare un numero sia esso comico, canoro, drammatico, recitativo o musicale.
Di tutto questo il numero della Boldrini e compagni, che oggi si sono inginocchiati alla camera in segno di remissiva colpevolezza, già è colpa del parlamento italiano se uno o più sbirri di Minneapolis ha ammazzato [...]  (continuo a rifiutarmi di farne il nome). Come scritto in una chat... la Boldrini inginocchiata in camera non è strano... lo strano è che ci siano le foto. 
Oltre alla genuflessione rituale, seppur poco liturgica, di parte della nostra politica, "l'intervento" della ex presidente della camera (ma quando si parla della Boldrini c'entra sempre un riferimento ad una camera?!?), costituito da "8 minuti e 46 secondi" si conclude col grido "«I can’t breathe» (non riesco a respirare)".
Lungi da me contestare la solidarietà espressa attraverso un gesto, seppur così, platealmente, ben diretto da un ottima regia (seppur non accreditata in quanto occulta) anche indegnamente interpretata dagli attori in scena. Lungi da me il non condannare il maltrattamento sugli animali, di cui si son resi responsabili gli sbirri di Minneapolis, ma ciò che contesto è l'ammissione di colpa per una colpa che in Italia non abbiamo. Alcuni vorrebbero farci credere che noi si dovrebbe chiedere scusa per il colonialismo bianco, ma, come ho già detto, se i pellet sono ancora così tanto incazzati per il colonialismo bianco, perché sentono l'esigenza di venir a vivere al nostro fianco? Hanno forse nostalgia della frusta del padrone?
E, dato e non concesso che la popolazione europea possa avere una colpa di qualche tipo nel colonialismo, anche se le scelte furono politico-economiche quindi lontane anni luce dalla vita della plebaglia, non stiamo pagando già abbastanza con il colonialismo inverso? Con la sola differenza che i bianchi a negrolandia hanno portato la civiltà con servizi, infrastrutture e cultura, mentre i pellet portano malattie, da noi debellate da decenni quando non da secoli. Lo so sono ripetitivo, ma giusto per mantenere la monotonia... perché non ho visto nessuno genuflettersi in aula per le vittime dei pellet? Perché la Boldrini sempre presente in TV (nonostante gli allora impegni istituzionali), sinistramente, scompariva ogni qual volta che una donna bianca (anche quando non necessariamente italiana) veniva seviziata?
Così come per gli italiani uccisi dalle "preziose risorse" della Boldrini, lascio alle parole di Cristina Gauri (giornalista de Il Primato Nazionale) l'elenco delle vittime per cui la Boldrini e compagni non si sono mai inginocchiati nonostante la loro responsabilità diretta tramite scellerate politiche migratorie e disastrose politiche economico-sociali. 
"Non l’abbiamo vista inginocchiarsi per Desirée Mariottini, 16 anni, drogata, stuprata da vergine in un tugurio pieno di siringhe ed escrementi e infine uccisa da spacciatori africani nel quartiere romano di San Lorenzo; non lo ha fatto nemmeno per Pamela Mastropietro 18 anni, drogata, stuprata, presa a coltellate, sezionata mentre era ancora viva e poi abbandonata fatta a pezzi in due valigie sul ciglio della strada dal nigeriano Innocent Oseghale. Nessun pugno alzato per Ermanno Masini, Daniele Carella, Alessandro Carole’, massacrati dalle picconate frutto della furia del ghanese Adam «sentivo le voci» Kabobo, né per Stefano Leo, sgozzato a Torino dall’egiziano Said perché italiano, per «togliergli tutte le sue idee, il suo futuro, le promesse e l’amore dei genitori». Nessuno alla Camera è rimasto in silenzio per 8 minuti e 46 secondi per poi gridare «I can’t breathe» (non riesco a respirare) per David Raggi, a cui Amine Assoul detto Aziz ha pure tagliato per sempre il fiato, sgozzandolo con un coccio di bottiglia. Non si è prostrata per i morti dell’Aquila, per quelli del Ponte Morandi, per i quasi 35mila deceduti (dati ufficiali, ma sono probabilmente di più) a causa del coronavirus, loro sì veri martiri di politiche criminali che hanno ridotto al lumicino la sanità italiana."
Concludendo lo ribadisco ancora una volta, io non mi inginocchio innanzi ai pellet e non fuggo... morire per morire tanto vale lottare.

Nessun commento:

Posta un commento