13 settembre 2017

I grandi marchi e le accuse mosse loro

Lo magari qualcuno di voi si aspettava che commentassi l'avvenuta approvazione alla camera del, cosiddetto, DDL fiano. Ma onestamente l'unico commento che potrei fare oggi al riguardo lo farei attraverso la bocca del Mauser K98.
Invece mi è capitato di ricevere la foto delle scarpe dell'Adidas (non quelle da basket con le catene da carcerato immediatamente accusate di razzismo, bensì quella finta con la svastica al posto delle famose 3 strisce oblique) ed ho deciso di scrivere di questo.
Un vecchio adagio recita "che se ne parli bene o male, l'importante che se ne parli!" questo va un po' contro alle pratiche di siti quali trip advisor dove, se parli male di un ritorante, un hotel, eccetera, di sicuro non invogli le persone ad andarci.
Ad ogni modo, dai ricordi di "Giovinezza" è scattata subito la molla del fatto che nell'Area si parlasse della famosa marca di scarpe come complice, quando non responsabile, della protezione degli ebrei (andrebbe scritto in piccolo anche questo). Probabilmente i miei ricordi non sono incisi sulla pietra (beh molti sì tipo in rilievo sull'obelisco del foro italico di Roma) per cui sono fallaci quindi dopo una breve ricerca su internet scopro (ammetto l'ignoranza) che il fondatore dell'adidas è il fratello del fondatore della Puma (ma non fratelli del tipo venivano dallo stesso villaggio ed erano entrambi schiavi della stessa fabbrica di scarpe, ma proprio fratelli tipo stessa madre e stesso padre). I fratelli Dassler avevano fondato una fabbrica di scarpe sportive in Baviera nel 1920, fornirono le scarpe al pellet Jesse Owens con cui vinse molte gare alle olimpiadi del '36... sì quelle famose in cui Hitler, secondo la leggenda, era talmente stizzito dalla vittoria del gorilla da rifiutarsi di stringergli la mano. Fu lo stesso Owens a spiegare, ovviamente anni dopo, che la storia non andò come veniva raccontata infatti, come accade tutt'oggi, in quanto atleta olimpico Owens gareggiava per le forze armate e (fatto totalmente stravolto dalla propaganda) il saluto "militare" nella Germania dell'epoca era quello "romano" per cui quando il pellet si è presentato innanzi al (nostro beneamato, continuerò così per tutto l'articolo dal momento che sta diventando reato) Führer, Hitler gli rivolse il saluto militare mentre Owens gli tendeva la mano, poi il cancelliere gli tese la mano ed il pellet gli fece il saluto militare... insomma un siparietto degno di Totò su cui la "storia" ricamo per 80 anni.
Ad ogni modo alla base della separazione tra i due fratelli non è chiara la causa, c'è chi dice che Rudolf (Puma) abbia avuto una relazione con la moglie del fratello Adolf, chi sostiene che Rudolf fu imprigionato dagli americani su denuncia di Adolf... la verità la sapranno loro resta il fatto che sono quasi 100 anni che si fan la guerra quindi è facile immaginare che a turno, i responsabili del marketing, mettano in circolazione false notizie sul conto del rivale. Quello che è certo è che su vaccapedia alla voce "adidas" fa cenno alla continuità con l'azienda del '24, ma dimentica il fatto che durante la seconda guerra mondiale producesse "Panzerfaust" (i bazooka tedeschi).
Quelle sulla CocaCola si sprecano, ma quelli con la mente più contorta arrivano a far notare che se prendi la scritta la giri al contrario, poi cambi i colori di sfondo, "fai un salto... fanne un altro... fai la penitenza, fai la riverenza"... ecc. leggi una scritta in arabo contro i mussulmani... se mi guardi a testa in giù probabilmente vedi uno struzzo imbecille! Ma nessuno fa cenno alla cosa più ovvia che il nome coca cola deriva dalla combinazione dei due ingredienti di base estratto di bacche di cola ed estratto di foglie di Coca... sostanzialmente cocaina. Per cui non c'è bisogno di inventarsi nulla è tutto scritto sull'etichetta. Per finire con le bevande famose c'è la voce che la Pepsi fosse contaminata con del sangue infettato dall'HIV... al momento non ne so di più, ma suona abbastanza strano.
C'è poi l'eterna diatriba tra Nestlé e Ferrero (a quanto pare al colosso svizzero da fastidio che un'azienda fondata in una minuscola cittadina piemontese gli schiacci sul cioccolato), quindi ad ogni piè sospinto fanno causa, lanciano accuse (anche per vie indirette), ecc. peccato basti poi pensare al fatto che la nestlé mandò "gratuitamente" il latte polvere in africa... ma l'acqua (Vera), con cui mescolarlo, a pagamento... così l'aiuto immunitario andò a farsi fottere... aiuto ma non troppo, che poi prendono il vizio.
Di casi simili ce ne sono a bizzeffe, le accuse di antisemitismo mosso alla Vans (per aver messo delle stelle di Davide sulle suole), come già detto quello di razzismo per l'adidas... ma francamente il problema di aver disegnato un paio di scarpe con le catene da carcerato perché è razzismo? Perché la maggior parte (per non dire tutti) i giocatori di basket sono scimmie? Quindi vuol dire che non c'è tutta sta "dominazione" bianca nella società occidentale, diversamente una simile accusa non avrebbe ragione di esistere.
Come ultimo commento per celebrare la giornata ("W il DUCE"), dovrei spendere qualche parola sulla nuova coppia di veline di striscia la notizia... prima c'erano la mora e la bionda... ora la mora e la negra!

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