12 settembre 2017

Percy Jackson e la confusione pseudo-religiosa 2

Naturalmente quando le capre belano forte, i macellai della Storia alzano la scure... tradotto visto che gli americani e gli ignoranti prodotti dalla società moderna, per cui l'antica Grecia si inizia e finisce con i baccanali (facendo tra l'altro un po di confusione con i riti orgiastici attribuiti durante l'illuminismo a Roma Antica), quando vedono qualcosa di "storico" e mitologico vanno al cinema come capre al macello, appunto.
Preparatevi moralmente al fatto che ci sono 5 libri di "base" più 4 approfondimenti (tralasciamo il fatto che sono riusciti a fare peggio di "Alien" che dopo lo scontro finale sono riusciti a fare altri 3/4 film.
Comunque tornando al secondo film (anche se in programma c'è già il terzo), la storia torna ad essere nuovamente banale... ovvero dopo aver salvato l'Olimpo (con super poteri straordinari e tanta fortuna) perde fiducia in sé stesso tant'è che nel campo d'addestramento sale alla ribalta un personaggio nuovo che non perde occasione di fargli le scarpe. Il momento comico costituito dal satiro (mezzo scimmia e mezzo capra) si fonda sul vano tentativo di consolarlo snocciolando tutte le imprese che la nuova (già che ci siamo buttiamogli dentro del (mal)sano femminismo) ha compiuto e lui no.
Tra i personaggi "nuovi" compare anche il Dio Dioniso (a volte identificato con il Dio latino "Bacco") che contrariamente a quanto successo nei racconti mitici (in cui viene maledetto alla pazzia da Era moglie di Zeus) qui si è scontrato con Zeus in persona e la maledizione, di cui parla con Chirone, consiste nel tramutargli l'acqua in vino (che per il Dio che si invoca per il raccolto dell'uva è una bella scocciatura), ma perché questa modifica? Perché in questo modo possono tirare in ballo il dio cristiano il cui figlio "fa la stessa cosa... ma lo fa con l'acqua! Quello sì che è un dio!" dice.
Tornando alla trama... dicono che Percy, diminutivo di Perseus figlio di Poseidone (Nettuno per i Romani), sia il prescelto di una profezia secondo la quale si scontrerà con Crono (padre di Zeus) e salverà o distruggerà l'Olimpo.
Può essere una profezia così semplice? Infatti no! in quanto dice genericamente che a fare tutto ciò sarà il figlio mezzosangue di uno degli Déi principali (i tre figli di Crono sopravvissuti... in verità dopo che Zeus uccise Crono tutti i figli che egli si era mangiato tornarono in vita, ma solo Zeus era destinato a governare sull'Olimpo... quindi Zeus, Poseidone e Ade)...
Quindi pronti via... si parte alle ricerca del "vello d'oro" (che persino vaccapedia gli attribuisce "solo" il potere di guarire le ferite, mentre nel film resuscita i morti)... la ragione di tale ricerca è perché ad una tizia morta sotto una pianta Zeus aveva dato il dono di proteggere il campo con un campo di forza... ma ovviamente la tizia morta sta morendo (come?!? Ma che state a dì... li mortacci vostra!!!).
Peripezie inutili, schiaffi da orbi, Percy se la cava ancora una volta con poteri magici e abbondanti fette di culo in carpione (leggasi fortuna) anche Clarisse, la sborona dell'inizio, ne riconosce la superiorità e lui le elargisce il merito della vittoria (vabbé... un po' di buonismo fatto in casa non guasta mai). Non so se nel terzo, nel quarto, nel quinto o in quale libro avremo mai la "fortuna" di sapere chi è il prescelto dalla profezia dell'oracolo... resta il fatto che, per creare suspanse (e tirarla per le lunghe in libreria e al botteghino), si scopre che la tizia morta sotto la pianta (che torna in vita grazie al vello d'oro) è la figlia Zeus.
Esattamente come la volta scorsa... film da dimenticare?!? In questo caso nessuna difficoltà... è talmente banale!

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