19 settembre 2017

Ahrrrrr... all'arrembaggio miei prodi.

Nella giornata mondiale della pirateria (credo e spero) intesa come quella dei pirati e dei corsari. Non poteva mancare da parte mia un articolo sulla pirateria intesa in chiave moderna ovvero quella relativa alla prassi usuale di scaricare film, giochi, programmi, ecc. da internet arrecando così danno alle aziende che producono queste cose.
Parto dal presupposto che non sono senza peccato in tal senso, ma non essendo cristiano scaglio non solo la prima pietra, ma, se il condannato non se la svigna prima, anche qualche altra sassata (tanto è una pratica in voga nell'ebraismo e nell'islamismo quindi "che me frega").
Sia che si tratti di film, di giochi, di dischi musicali o programmi per il computer, è vero che per l'utente finale il costo del prodotto (spesso) è una cifra non indifferente, ma è altrettanto vero che in molti casi dietro al prodotto c'è un lavoro immane il cui costo solo in minima parte è aggravato dal prezzo del supporto su cui è distribuito. Se pensiamo, ad esempio, ad un cd audio... il cd stampato è finito può avere un costo di 2-3€ quindi, pensando a questo trovarlo in negozio a €10 può sembrare che sia una speculazione bella e buona e che l'artista di turno, indipendentemente dalla sua notorietà più o meno meritata (ad eccezione di quel cane di Gigi D'Alessio i cui latrati posso sentire gratuitamente dalla mia belva e senza quel fastidiosissimo accento napoletano), sia diventato avido. Purtroppo però chi lavora con la musica sa che il costo della stampa del CD è infinitamente piccolo rispetto a tutto il resto che è costituito dalle prove in sala (per presentare un prodotto all'altezza della bravura del gruppo o del musicista), lo studio di incisione, il mastering (ovvero la resa dei suoni ad una qualità eccellente e non presentare 4 accordi nudi e crudi presi direttamente dall'impianto audio), poi c'è la distribuzione (ovvero far arrivare il cd del tuo gruppo preferito nel tuo negozio preferito e non essere tu a doverlo andare a prendere in cina), ecc. questi aspetti escludono i parassiti ovvero quelli che, solo perché si sono messi in mezzo, hanno diritto alla loro fetta che costituisce una percentuale piuttosto alta della torta.
Lo stesso ragionamento si può applicare ai film che, spurgando il costo dei singoli artisti, del regista, ecc., ha comunque un costo a livello di location (termine tecnico per l'ambientazione), attrezzature, effetti speciali, costumi (pure se il pirla è vestito con una tunica e un paio di sandali, il costume non può essere un lenzuolo rubato alla sarta e buttato sulle spalle dell'attore).
Per i videogiochi discorso simile con la differenza che i videogiochi (che al mondo da l'idea di essere roba per bambini) sono tra i programmi più complessi che possano essere scritti. C'era un tempo in cui non c'erano i motori di grafica 3D ed ogni personaggio doveva essere scritto con linee di codice, oggi (non dico che io sarei in grado... ma) è sicuramente più facile proprio per le possibilità che i motori grafici offrono, ma qualcuno bisogna che quelle "logiche" le abbia scritte.
Tutto questo "pippozzo" per dire che sì anche a me è capitato di "scaricare" da internet cose, ma sicuramente, se ciò che ho scaricato mi è piaciuto, alla copia pirata è seguita la ricerca della copia fisica.
Ciò premesso quando mi è capitato di scaricare, magari i film avevano l'audio scabroso o le immagini indegne (non si distingueva il fuoristrada dal dinosauro oppure se la tizia aveva detto: "ti amo!" oppure "scorreggiato"), ma bastava cercare cose con qualità maggiore per avere un prodotto migliore (a volte pari all'originale). Nel caso dei videogiochi invece, mai avuto alcun tipo di problemi, scaricavo il gioco, se non era inclusa, scaricavo la crack (come suggerisce il nome stesso è il modo per violare eventuali protezioni del programma o del gioco) ed il tutto funzionava perfettamente.
Se siete arrivati sin qui vi domanderete perché tutto 'sto pippozzo? Se alla fine scaricare a sbafo è uguale se non meglio dell'originale perché almeno non ci ho speso una barcata di soldi?
Infatti mi rivolgo alle aziende quando scarico un film hanno la premura di togliermi la pubblicità anti-pirateria, quando scarico un gioco la crack me lo fa funzionare al primo tentativo.
Ieri ho installato un gioco (originale con tanto di disco), peccato però che come primo istinto ha cercato di scaricarsi da internet, ma se lo volevo scaricare risparmiavo i soldi e me lo prendevo "rubato", dopo 5h abbondanti di installazione (io me ne sono andato a dormire quindi addio alla serata videogame), lancio il gioco e mi chiede l'autenticazione su internet, quindi mi collego a internet lancio l'autenticazione che fallisce, allora lancio il programmino Origin, ma Steam non è da meno (si tratta dei due più grossi "distributori" di videogiochi), il quale dice che devo scaricare l'aggiornamento di sé stesso, lancio l'aggiornamento, ma fallisce, riprovo allora a rilanciare l'autenticazione del giochino, di nuovo problemi, allora provo a collegarmi al sito indicato per la risoluzione dei problemi di autenticazione, ma anche questa fallisce perché nel frattempo (gioco un po' datato) il portale è stato chiuso... alla fine preso dallo sconforto mi sono scaricato una crack da internet che bypassasse tutte le autenticazioni.
Insomma alla fine ho fatto il pirata anche se avevo la "nave" originale.
Morale della favola? Nessuna.
L'ho detto che avrei scagliato la pietra anche se avevo le mie colpe da scontare.

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