18 gennaio 2018

Lui è Tornato (Er ist wieder da)!

La mia personalissima opinione è che Hitler faccia paura, il Nazional-socialismo faccia paura. Ma non genera timore l'aver scatenato la seconda guerra mondiale e nemmeno il presunto sterminio degli ebrei. Ciò che fa tremare i polsi delle democrazie odierne e passate è il fatto di aver fornito a più popoli, ricordo che sia prima che dopo la guerra ci furono molti volontari che fondarono un movimento "nazi-fascista" (quando erano una nazione "libera") o partirono volontarie per la difesa di Berlino (arruolandosi nelle Waffen-SS), degli ideali e dei valori in cui credere. Un uomo dalle origini umili è arrivato con le sue sole forze alla massima carica dello Stato tedesco e ha "liberato" l'Europa.
Per tutte queste ragioni, e altre ancora, dalla fine della guerra certi argomenti e certi nomi sono tabù... ma cosa succederebbe in Germania se "Lui" (il Führer) resuscitasse ai giorni nostri?
Questa è la base della storia del film del 2014 Hitler che si risveglia nella Berlino odierna (nei pressi del bunker della cancelleria dove il suo corpo fu cremato) ed entra in contatto con lo sfigato dipendente di una televisione nazionale, la quale, credendo che sia un comico lo inserisce in vari format ed in varie fasce orarie. Il ritorno di Hitler è un evento che diventa immediatamente "virale", come si usa dire, su internet e i vari social network. L'unico a sapere che Hitler è davvero Hitler è solamente Hitler... questo gioco di parole per far capire che tutto il resto della Germania continuerà fino alla fine a pensare che si tratti di un comico.
A grandi linee questa è la trama del film.
Film consigliato? Mmm... per fornire un giudizio (positivo o negativo) bisogna distinguere, come faccio spesso, tra il film in sé (originalità della trama, taglio del film, regia, ecc.) ed i suoi messaggi "subliminali", ma anche in quest'ultimo caso c'è dell'ambiguità opportunamente voluta.
Allora per quello che riguarda il film in sé posso affermare che sia una mezza porcheria a partire dall'attore protagonista (che ovviamente non è il vero Adolf Hitler) tale Oliver Masucci che non assomiglia al Führer più di quanto il mio cane assomiglia alla Boldrini (sono entrambe femmine e mentre una vive perennemente a 4 zampe, l'altra ci finisce solo quando va in calore e si fa "trombare" da un pellet). Il film a tratti assume le sembianze di un documentario, ma se così fosse mezza Berlino sarebbe stata arrestata, per incitazione all'odio e alla discriminazione razziale, incitazione al nazismo, aggressione, violenza privata, apologie di varia natura e tipo, ecc. vista la notizia di qualche tempo fa in cui 4 turisti cinesi sono stati arrestati davanti alla cancelleria a Berlino per aver fatto il saluto romano.
Per quel che riguarda i messaggi subliminali, gli argomenti trattati da Hitler, ovviamente costruiti ad riprendendo le idee di un tempo, effettivamente risultano incredibilmente attuali e attuabili, ovvero il problema della disoccupazione (giovanile e senile), la crescita demografica a livelli irrisori, immigrazione incontrollata... "e cosa fanno loro? Loro cucinano". Chi tra di voi si fosse cimentato con la lettura degli scritti del Führer, quelli originali e non con accanto i commenti di giudei e/o comunisti, saprebbe che gli stessi temi erano trattati negli anni '20 eppure ditemi voi se non sembra la prima pagina (battuta sui cuochi a parte) di un qualsiasi quotidiano cartaceo oppure on-line.
Ovviamente fa il punto della situazione politica attuale, da sinistra a destra, ma con maggior accanimento con l'estrema destra (forse l'unica parte realmente documentaristica del film, dal momento che alcuni leader politici chiedono di spegnere la telecamera).
Ad un certo punto vengono mostrate scene di manifestazioni e contestazioni di Estrema Destra in tutta Europa mentre Lui commenta "i tempi sono maturi per il mio ritorno". Anche in questo caso (sicuramente a culo) viene evocata una profezia esoterica, descritta magistralmente da Miguel Serrano (scrittore cileno), secondo cui Hitler in vita ha personificato il "messia" germanico, ma un giorno sarebbe ritornato come ultimo "Avatara" d'Europa (da non confondere con i pupazzoni hippy blu di James Cameron), l'archetipo dell'uomo stesso. Queste poche parole servono a spiegare il suo pensiero, ma non lo esprimono nella sua interezza: "l’uomo Hitler muore fisicamente ma l’archetipo resta, è stato creato da tutta la nazione, dal desiderio di una nazione, e quindi si reintegra nella nuova dimensione fisica della roccia che gli induisti chiamano Vairagya, oppure nel ghiaccio, e attende il momento del ritorno."
Quindi in attesa del ritorno del Führer... un'occhiata al film la si può dare... anche se l'ho dovuto guardare più di una volta per farmi un'idea precisa.

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