27 febbraio 2018

Se nascessi in una stalla sarei un cavallo.

Di frontiere abbattute, nell'arco della mia lunga vita, ne ho viste davvero tante. Ma quella che identifica e, allo stesso tempo, distingue razzialmente due popoli è dura vederla scomparire.
Naturalmente mi riferisco non tanto al commento, alla campagna o allo pseudo giuramento pronunciato da Matteo Salvini, bensì alla lettera aperta scritta da "Mamma Adottiva". Nel delirio imperante del pensiero dominante la mamma, scrivendo su FB a Salvini (acquisendo visibilità e consensi tra gli ignoranti), dice che i "suoi" figli (africani) vivono nella paura in quanto ogni giorno sul autobus  portano a casa insulti quali "sporco negro", "negro di merda", "torna a casa tua", "Venite qui a rubare e ammazzare le nostre donne" questo succede al maggiore dei due figli, mentre per la più piccola la mamma sostiene: "prima di andare a letto mi chiede “ma se vince quello che parla male di noi mi rimandano in Africa?”, e piange disperata" una persona coscienziosa risponderebbe... "lo volesse il cielo piccolina", ma "mamma ignoranza" si scaglia contro Salvini: "In “prima gli italiani” – spiega – c’è tutta l’ignoranza di colui che non ha ancora capito che l’italiano è colui che ama l’Italia, non chi ci è nato. Come io sono mamma perché amo i miei figli, non perché li ho partoriti", tecnicamente il punto è proprio quello lo stato può definirti madre anche se hai trovato la scappatoia giusta per importare clandestinamente due immigrati ed avere manodopera a basso costo per le faccende domestiche. Anche ammettendo che i sentimenti di "Mamma ignoranza" verso le due (malvagie) creature siano assolutamente sinceri... il fatto di aver pagato qualche decina di migliaio di euro fa di te la loro madre dal punto puramente giuridico, ma non certo biologico. Di fatto, a farla breve, per quanto tu li possa amare più dei loro genitori (cosiddetti) naturali, non fa di te la loro madre.
Concordo con la progressista su un unico fatto (mettendo ordine nel suo pensiero distorto) che si possono definire italiani solo quegli italiani che amano l'Italia. Di sicuro non quelle 4 zecche di merda che sfasciano tutto in nome dell'antifascismo, non i/le medio progressisti/e di merda che vorrebbero un'Italia (e un'Europa) color merda o color arcobaleno, non quei politicanti che si riempiono la bocca di parole come valore, Italia, italiani, sovranità e poi lo buttano in quel posto al popolo ogni volta che quella bocca la aprono. 
Sì "mamma ignoranza" non tutti gli italiani si possono definire italiani, ma non lo sono nemmeno tutti quelli che la amano (affermazione falsa per quanto riguarda i migranti a cui dell'Italia, della Sua cultura e della Sua storia non frega un cazzo)... se non sono Italiani.

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