Intanto vi ringrazio per la risposta in visite ottenuta. Mi spiace non essere riuscito a completare il compito nei tempi previsti, ma le forze democratiche hanno tentato in tutti i modi di bloccare l'intervento di Simone Di Stefano, candidato premier di Casapound Italia, in una conferenza, organizzata da "Alba Dorata", tenutasi in una delle sale del parlamento Europeo... l'intervento del nostro connazionale, del presidente di Alba Dorata, e relative domande è durato oltre 45min per cui, per poterlo visionare tutto ho consumato la maggior parte del tempo a disposizione per la stesura dell'articolo.
Ma veniamo al nocciolo della questione...
Sicuramente io sono di parte, ma francamente spero che il programma di Casapound non sia relativo solo ai primi 2 anni di un loro ipotetico governo. Insomma se andare a rileggere alcuni miei vecchi articoli, io per gioco ho trovato almeno una ventina di punti critici per cui la Nazione con una storia plurimillenaria sta affondando velocemente e inesorabilmente. Mentre i 3 punti trattati da Simone non sembravano fornire tutte le risposte necessarie per andare oltre all'immediato futuro.
Il tema della conferenza, ripeto tenuta nel palazzo del parlamento europeo, era incentrato sulla necessità e possibilità, per alcune Nazioni quali Grecia e Italia, di uscire dall'U(B)E e dalla zona euro. Quindi sicuramente l'intervento del candidato premier alle prossime elezioni del 4 marzo non è andato fuori tema. Come anticipato però mi aspetto che il loro programma sia un po' più vasto.
Di Stefano ha iniziato dichiarando la propria fiducia nel riuscire, reailisticamente da soli (come CasaPound Italia CPI), a raggiungere e, se possibile, superare il 3% di sbarramento imposto dalla legge elettorale per entrare in parlamento. Meno realisticamente, ma ipoteticamente, "svela" il programma di quello che accadrebbe se le urne, il 5 marzo (il giorno successivo alle elezioni), dichiarassero l'ottenimento, da parte di CPI, del 51% dei seggi al parlamento. Vi ricordo che non serve riceve realmente tale percentuale di voti, ma con la legge elettorale attuale, per garantire la governabilità del paese, al partito che "vince" viene regalato il premio di maggioranza. Il proclama di CPI si basa sostanzialmente su pochi punti cruciali, uscire dall'U(B)E; uscire dall'euro; statalizzare, per un breve periodo, le banche Nazionali; ripagare il debito pubblico, con la moneta nazionale, nei tempi e coi modi più congeniali allo Stato italiano.
Negli interventi successivi ha ribadito la ferrea volontà di stroncare questa crescente tendenza delle industrie italiane nel delocalizzare la produzione in veri e propri "paradisi" della concorrenza sleale. Ha parlato inoltre anche di agricoltura, ad esempio trovando insensato che le nostre arance (per fare il suo stesso esempio) finiscano sotto le ruote dei trattori e sulle nostre tavole finiscano le arance che arrivano dalla Spagna o, addirittura, dall'Australia. O che i nostri produttori di olio non possano produrre, mentre il nostro mercato è invaso dall'olio del nord africa.
Ha parlato di immigrazione, ma non è entrato nei dettagli di come intende sbarazzarsi dell'oltre mezzo milione di pellet entrati clandestinamente nel nostro paese... però se chiedesse a me ho un paio di idee (per altro già espresse), ma sto anche prendendo contatti con quei ricercatori tedeschi che sono stati ingiustamente accusati di gasazione su cavie umane, certo sarebbe la "soluzione finale" nel caso in cui i pellet si rifiutassero di andarsene o di seguire la strada che ha tracciato per loro la Boldrini definendo sto peso morto una risorsa.
Ad ogni modo in oltre 45min di intervento i temi trattati sono stati molti, ivi incluso incentivare le famiglie italiane che mettono al mondo figli (mmm... questo mi ricorda qualcosa... mmm... bah l'avrò sentito da qualche parte), ecc.
Forse troppo ottimisticamente, oltre alla remota ipotesi di diventare il partito di maggioranza, ha sottovalutato gli effetti della coraggiosa, ma indispensabile, scelta di voltare le spalle alla "setta" U(B)E. Perché a mio avviso ha tutte le caratteristiche per essere una setta. Se ci pensate bene una volta entrato, tu (Stato) membro doni tutti i tuoi averi alla setta (nella figura leader di parlamento e commissione europea). Una volta entrato sottostai alle regole della setta senza discutere, pena punizioni (sanzioni). Una volta entrato non esisti più come individuo, ma esisti solo all'interno della comunità. Una volta entrato lavori esclusivamente per gli interessi della setta e non per i tuoi sordidi interessi personali. Soprattutto una volta entrato, uscirne è facile solo sulla carta, perché nella realtà dei fatti (Brexit docet), non lo è affatto in quanto la setta non solo ti volta le spalle, e sarebbe già un sollievo, ma ostacola la tua uscita in tutti i modi (secondo me anche con minacce non troppo velate) Grecia docet. Infatti cosa è successo alla Grecia? In passato abbiamo già affrontato lo "strano" volta faccia di Tsipras che, (come Renzi) a fronte della sconfitta nel referendum del luglio 2015, aveva proposto ai tre porcellini (la commissione europea, la banca centrale europea ed il fondo monetario internazionale) una proposta alternativa "all'inchiappettamento della Grecia con la sabbia" ovvero "l'inchiappettamento con la vasella", opzione che i tre porcellini hanno respinto in blocco e posto Tsipras di fronte ad una scelta... "Inchiappetare la Grecia con la sabbia" oppure "la libertà" (uscire dall'eurozona), in prima battuta aveva fatto una serie di sparate del tipo noi abbandoniamo questa nave che affonda, andremo avanti da soli, ecc. ma poi, e qui sta il mistero, ha ricoperto il proprio membro di sabbia e s'è inculato la Grecia ed il referendum che aveva perso con l'oltre 60% di voti contrari... dopo questo s'è dimesso lasciando cocci, lacrime e sabbia in culo al governo successivo. Per far fronte alla trojka imposta alla Grecia il governo ellenico ha dovuto svendere aeroporti e porti nazionali, cosa ribadita anche dal presidente di alba dorata.
Concludo dicendo che lasciare questa setta, non solo è possibile, ma è un dovere se vogliamo fornire un qualsiasi futuro a questo mondo delirante. In quanto, per stessa ammissione dell'unico membro del parlamento europeo presente alla conferenza, l'U(B)E ha fallito. Ha fallito nelle intenzioni (almeno quelle ufficiali) di creare l'Unione degli Stati Europei, uguali tra loro con pari diritti e doveri. Ha invece creato un sistema in cui Germania e Francia spadroneggiano e si arricchiscono (i capi della setta) e gli altri membri subiscono i loro capricci.
Però per quanto sia un atto dovuto non illudiamoci... non sarà affatto facile, ma più restiamo dentro più difficile sarà uscirne... e restandone dentro andrà sempre peggio, in quanto ogni anno aumentano i costi dei servizi di cui abbiamo bisogno, mentre dall'altro lato il governo continua ad effettuare tagli garantendoci sempre meno il servizio che stiamo strapagando... ma questo è un altro tema che affronteremo un'altra volta.
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