16 febbraio 2018

Tempo di carnevale... e non si capisce più quali pagliacci sono in maschera e quali no.

Stamane sono stato buttato giù dal letto, o quasi (che tu sia maledetto lettore accanito), da un messaggio in cui mi si proponeva un articolo sulla scomparsa (a quasi un anno di distanza) di Gianduja, la maschera "cavernalesca" interpretata per decenni da Andrea Flamini. L'articolo che mi è stato inviato stamane non è ancora disponibile su "la bugiarda" on-line di conseguenza non potrò commentare il fatto che Torino abbia deciso di mettere o non mettere una targa in memoria della persona/personaggio che è stata l'icona stessa della maschera torinese.
Però per non tradire troppo il titolo va fatto presente che ad interpretare Gianduja, e a preservarne la memoria storico culturale, erano in due il primo, il sopraccitato Flamini, un secondo (presentato da una seconda associazione culturale piemontese) veniva invece eletto ogni anno. Insomma il primo era una figura costante nel tempo anno dopo anno, l'altro era un volto che si rinnovava annualmente. Per chi conosce davvero i piemontesi, e non si limitano a leggere i tabelloni elettorali delle "amministrative", sa che dietro alla maschera sinistroide batte il cuore di una popolazione che è fortemente legata al suo territorio (proprio come la terra stessa) e alle sue tradizioni, quindi contrapporre una figura mutabile ad una stabile fa esclamare ai piemontesi: "sì è arrivato Gianduja, ma non è il vero Gianduja!", ma le associazioni hanno sempre convissuto e ognuna ha presentato la propria maschera con la propria tradizione mutevole o immutabile nel tempo che fosse. Finché non si è affacciato un terzo pretendente, Marco Grilli che si occupa di rappresentazioni teatrali con le marionette e, come capita ad esempio a Napoli, da vita anche alla marionetta di Gianduja. Grilli tuona che solo lui è il vero volto della maschera torinese perché lo interpreta da anni, perché lo ha portato in giro per il mondo, ecc. ma soprattutto perché lui interpreta il volto social-democratico di Gianduja... in verità a guardar bene sarebbe più un populista, ma oggi è usato come dispregiativo, nel senso che faceva gli interessi del popolo, si contrapponeva al "malgoverno", non al governo e spinse, storicamente, la popolazione torinese verso l'unità d'Italia (definirlo social-democratico mi sembra troppo... ma dalle parole dello stesso Grilli si capisce meglio il suo pensiero... forse... "Grilli dice, in sintesi: «Io sono il Gianduja vero». Del tipo: so tutto di Gianduja, lo rappresento a teatro da anni, ho studiato il personaggio, l’ho portato in giro per il mondo, parlo quattro lingue e ho tradotto gli spettacoli e l’ho fatto amare ovunque. Voglio farlo diventare il «Guignol» di Lione." Per la Treccani... "Burattino creato a Lione, a imitazione dei burattini italiani, da Laurent Mourguet negli ultimi anni del 18° secolo." sostanzialmente il burattino francese divenne talmente famoso in patria da diventare il termine per indicare il burattino un nostro equivalente potrebbe essere la "cristallina" che è, o era, quella bustina di "non so quale diabolica sostanza" che trasformava l'acqua del rubinetto in acqua frizzante. Anche se c'erano e ci sono altre marche per i piemontesi, e credo anche in altre regioni, quelle bustine chimiche sono diventate "cristallina" anche se non prodotte dalla Ferreo.
ma il grilli dice ancora: "Aspettando un’elezione a furor di popolo Grilli tuona: «Io rappresento l’anima social democratica di Gianduja. Gli altri, e quelli della “Famija” sono i salottieri e la borghesia. Io sono l’essenza stessa del personaggio. Questa è la mia mission»." Sostanzialmente il Grilli definisce coloro che tengono in piedi un'associazione culturale (tipicamente senza fini di lucro) come salottieri e borghesi... e tu che interpreti una maschera per denaro cosa sei? Senza considerare, ma facendotelo pesare, "perché sono bastardo dentro!", che essendo la tua "Mission" dimostri di essere un'arrivista aziendalista... d'altronde il Grilli è "Quarantenne, una candidatura tra i supporter fassiniani, gestisce un teatro che è il tempio della marionetta in città." ahhh è del PD... bastava dirlo... ed essendo del PD pensi di essere ancora un "verginello" della politica? Un duro e puro della lotta di classe? In quanto piddino mi ricordi più la sindacalista diciannovenne con vestiti e accessori firmati da capo ai piedi, che ci teneva farci presente che non eravamo lavoratori di serie B, ma che dovevamo lottare e che lei ci era vicina... sostanzialmente una presa per il culo!
Poteva finire qui macché "C’è un nuovo Gianduja in città. Anzi, no, ce ne sono due e stavolta sono entrambi «legittimi» e «legittimati» ad indossare parrucca e giacca e scarpe retrò nelle occasioni ufficiali. Uno è vecchio (di costume) eppure è tornato in auge. Il suo nome è Giovanni Mussotto ha ottanta e rotti anni, ed è una delle figure di riferimento della «Famija Turineisa». L’altro lo hanno nominato ieri. Con bolla notarile"... ma due Gianduja vuol dire anche due Giacomette (Giacometta è la fedele compagna di Gianduja) che come vuole la tradizione piemontese (come la scimmia a rappresentare la tipica bellezza finlandese) la prima è una narcotrafficante scimmiesca ehm... intendevo una cittadina peruviana, l'altra una battona zingaresca ops... intendevo una badante ehm... una cittadina romena. Insomma due che non saprebbero indicare dove si trova il Piemonte sulla cartina appesa in consiglio regionale.
Ma ho parlato anche di pagliacci non in maschera.
Ieri mi è capitato di vedere un paio di interventi di Di Stefano, invitato (per la par condicio) in un paio di trasmissioni fuffa. Nella prima veniva accusato di essere a capo di un partito di pura violenza. Solo perché gente come Spada ha prima votato per Casapound dopo ha aggredito un inviato Rai, quindi perché il candidato di Lucca è sotto processo per rissa. Inutile dire che dare il voto ad un partito non significa rappresentarlo, diversamente bisognerebbe capire tutti quelli che sono chiusi in carcere al momento che cosa hanno votato... ma col suo solito flemma Simone ha risposto che il militante di CPI è stato aggredito dai "bravi ragazzi" dei centri sociali, ma invece di scappare ha difeso la propria postazione e ha fatto presente che in una delle città governate dal PD (scusate non ricordo quale, anche se lui l'ha citata) c'è il consigliere "Sti Cazzi" condannato per stupro... ma nessuno accusa il PD di essere un partito violento.
Inoltre il filmato rimandava ad un altro video in cui, questa volta, contro Di Stefano erano schierati una folta accozzaglia di comunisti (letteralmente... erano un gruppo di rappresentati del "partito Comunista") e quel giudeo, comunista e voltaculo di Alessandro Cecchi Paone (a cui manca di essere della juve per completare la collezione di disgrazie), mentre a proteggere il fianco di Simone c'era Nina Moric e anche lei a disgrazie non è da meno... partendo dal fatto che sia croata, per finire col fatto che ha fatto un figlio con Fabrizio Corona, colpa che ha pagato con il coinvolgimento nell'inchiesta "Vallettopoli" e con l'accusa (poi caduta) di riciclaggio di denaro. Ha da farsi perdonari parecchi errori, ma almeno ci prova lavare l'onta. Nella puntata di quinta colonna in questione Cecchi Paone (classe '61 che la guerra neanche l'ha sentita) sbraita contro Casapound calando ancora una volta la carta degli "stermini" nazi-fascisti, dall'altra la Moric sbraita contro il giudeo, scendendo un po' troppo al suo livello, sventolando la carta dei crimini rossi e della dittatura di Tito (che ha vissuto per i primi 4 anni della sua vita, ma si è gustata tutto il periodo dittatoriale comunista della Jugoslavia), ricordando come si viveva male sotto il comunismo. Tra uno strillo e l'altro arriva la domanda insidiosa del conduttore... "perché ha aderito a Casapound e perché non ha deciso di candidarsi?" affermazione più negazione nella stessa domanda potrebbero ingannare anche i più esperti conoscitori della lingua italiana, ma la Moric (che si esprime ancora come una bambina di 5 anni croata), dimostra, con mia somma sorpresa lo ammetto, di non usare la testa solo per separare le orecchie, ma anche di saper ragionare. La risposta è eloquente: "ho aderito a casapound perché abbiamo idee e ideali comuni, perché sono gli unici che hanno ancora contatto con il loro popolo e non hanno perso contatto con la realtà del paese..." grida incomprensibili del giudeo che sulla carta l'italiano dovrebbe parlarlo meglio della Nina... il conduttore ripete la seconda parte della domanda "non ho aderito a casapound, perché in politica sono entrati tutti da Cicciolina a Gerry Scotti, saltando sul carro dei vincitori... io non mi sono candidata perché in casapound c'è gente come Simone e altri ragazzi che sanno quello che fanno e sono sicuramente più capaci di me..." sbalorditivo! ulteriori grida di Cecchi Paone sulla questione che CPI è vicina alla gente in cerca di voti di scambio porta la Moric a dire "Loro sono vicini alla gente e difendono l'Italia anche da gente come voi..." "come noi chi? sbraita il giudeo... "come voi governo abusivo!" con chiaro riferimento che l'unica vera repubblica era quella "Sociale" di Mussolini.

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