Quando penso alla vecchia Lega Nord, quella del 'Senatore' Bossi, di Maroni, Calderoli, Borghezio, ecc. vengono alla mente i ricordi delle manifestazioni di Pontida con il "Senatur che ce l'aveva dur", quella voglia di secessione da "Roma ladrona" e di una Padania Libera, dove ufficialmente era Libera è indipendente dallo Stato e dal Governo di Roma, ma ufficiosamente (secondo simpatizzanti e avversari) doveva essere libera dai "teroni" (o terroni che dir si voglia).
Ovviamente a quei tempi (come oggi) si sprecavano gli epiteti più disperati, da razzisti a ignoranti "con in mezzo tutti quanti".
Poi la Lega Nord si è alleata con Berlusconi e la coalizione di centro-destra, portando persino Irene Pivetti alla presidenza della Camera dei Deputati dal '94 al '96. Ora, dopo essersi epurata di quell'appendice scomoda "Nord", la lega si trova a condividere la maggioranza con i 5 stelle e gli epiteti sono ripresi e peggiorati (definendo la Lega "razzista" solo perché non vuole regalare l'Italia ad un brando di scimmie ubriache).
Nelle premesse della Lega Nord, alla base di quella voglia di Libertà, nonostante la propaganda antagonista (certo facilitata dalle esternazioni di quei personaggi sopraccitati), c'era la volontà di liberarsi del peso "morto" (economicamente parlando) del "mezzogiorno" che per molti anni ha "goduto" (anche se immagino non è che andasse tutto in tasca a loro) dell'apporto economico della "cassa del mezzogiorno" di cui vaccapedia parla così "Nonostante quasi 50 anni di finanziamenti a fondo perduto e investimenti significativi, oggi il divario di ricchezza permane in termini di PIL pro capite e in termini di produttività.
Il reddito pro capite è mediamente il doppio al Nord rispetto al Sud, e i tassi di disoccupazione così come il lavoro nero sono pari al doppio al Sud rispetto al Nord.
Il fallimento parziale delle politiche assistenzialistiche tramite finanziamenti a pioggia non ha giovato al Mezzogiorno, né ha giovato l'abolizione improvvisa della Cassa per il Mezzogiorno, con l'avvento della nuova politica degli incentivi in chiave europea con il varo della legge 19 dicembre 1992, n. 488.
La nuova legge infatti ha iniziato a funzionare solo nel 1996 determinando una situazione di generale crisi nel Sud che ha coinvolto imprese, enti locali e banche."
Pare evidente che 'O Re 'e Napule Luigi De Magistris, nello snocciolare le nefandezz... ehm il supporto offerto dalla città partenopea all'Italia ("È venuto il momento di accelerare, in modo forte e radicale, sull’autonomia della Città di Napoli, come si addice ad una Città che è una Capitale nel Mondo, oltre che del Mezzogiorno d’Italia. È dal 1861 che abbiamo dato, come si dice dalle nostre parti. Prima le casse del Banco di Napoli - che oggi di Napoli non ha più nulla - per risanare i debiti dei savoiardi; poi i meridionali in prima linea sul Piave nella grande guerra per difendere la Nazione; poi la liberazione dal nazifascismo che ha visto Napoli - nelle quattro giornate del 1943 - essere la prima città d’Europa, con una rivolta popolare, a liberarsi - prima dell’arrivo degli alleati - del più potente esercito del mondo, quello tedesco, coadiuvato dai fascisti italiani; poi l’enorme contributo dei meridionali nelle fabbriche del Nord nello sviluppo post bellico, a cominciare dalla Fiat; quindi le profonde ed ignobili discriminazioni che, da quarant’anni, vengono messe in atto nelle scelte politiche ed economiche dei Governi che hanno guidato il nostro Paese." Fonte pagina facebook di De Magistris) forse il signor sindaco si è dimenticato di qualche dettaglio insignificante quali ad esempio le accise sul carburante che, fino a non molto tempo fa, erano applicate per il terremoto in Irpinia che anche se non è precisamente Napoli, come non lo era il regno di Sicilia a cui lui si riferisce, era comunque Campania. Dimentica la già citata cassa del mezzogiorno (che è il modo astronomico per dire "Terronia")... Aldilà della mia personalissima opinione (secondo cui Napoli non è mai stata e mai sarà italiana, NB: Napoli non l'intero sud Italia), sono estremamente convinto che i piemontesi, degli anni del boom economico della FIAT, avrebbero fatto volentieri a meno dell'immigrazione meridionale (specialmente di napoletani, calabresi e siciliani) che fu volontà esclusiva di Agnelli a cui serviva manodopera a basso costo, ovvero come fanno oggi coi pellet.
Comunque sarei curioso di vedere come se la caverebbe Napoli senza l'Italia visto che tra le proposte di De Magistris è inserita anche la cancellazione del debito ingiusto che la città ha nei confronti del resto d'Europa (Italia in primis) "«Quei debiti - scrive de Magistris - non sono stati contratti dalla Città e dai napoletani, anzi noi siamo vittime ed andremmo semmai risarciti. Se oggi non avessimo quel debito frutto delle più invereconde collusioni tra politica, affari e criminalità organizzata, potremmo avere più autobus, più spazzatrici, più asfalto per le buche, più qualità della vita ed altro ancora»." secondo tale logica io non ho debiti nei confronti di nessuno... quindi posso smetterla di pagare le tasse allo Stato? Inoltre se uno rifiuta di riconoscere un debito in quanto non suo... dovrebbe rifiutare anche l'aiuto economico che gli permette di risanarlo... "la cancellazione del cosiddetto «debito ingiusto» semplicemente non riconoscendolo nel bilancio. Un modo per mettere Napoli definitivamente fuori dal contesto politico e istituzionale nonostante prima della pausa estiva sia passato l'ennesimo spalma-debiti di cui Napoli è la principale beneficiaria." (fonte Il Mattino).
Se 'O Re, vuole diventare una città automa cancellando i debiti e adottando una propria moneta... liberissimi di farlo e certamente non scenderò in piazza a stracciarmi le vesti (anche perché ci sono affezionato), ma vuol dire anche che a Napoli verranno rimessi i debiti che le altre città del "Reich"... ehm... del "Regno"... ehm... della Repubblica Sociale Italiana... ehm... della repubblica si sono fatti carico perché considerano Napoli italiana al pari di Torino, Milano, Roma, Palermo, Cagliari, ecc.
Se 'O Re, vuole diventare una città automa cancellando i debiti e adottando una propria moneta... liberissimi di farlo e certamente non scenderò in piazza a stracciarmi le vesti (anche perché ci sono affezionato), ma vuol dire anche che a Napoli verranno rimessi i debiti che le altre città del "Reich"... ehm... del "Regno"... ehm... della Repubblica Sociale Italiana... ehm... della repubblica si sono fatti carico perché considerano Napoli italiana al pari di Torino, Milano, Roma, Palermo, Cagliari, ecc.
Quindi d'ora innanzi!!! ... per andare a Napoli ci vorrà il passaporto, in aggiunta alle vaccinazioni antitifiche, anticoleriche e "Senti che puzza scappano anche i cani... stanno arrivando i napoletani! Son colerosi... terremotati e col sapone non si sono mai lavati. Napoli merda Napoli colera... sei la vergogna dell'Italia intera! Napoletano lavora duro che a Maradona devi dare pure il culo..."
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