16 gennaio 2019

Il bacio di Giuda Juncker

Il mea culpa, recitato ieri dal presidente della commissione europea Jean-Claude Juncker, suona come un vero e proprio bacio di Giuda (che bravo ragazzo sto Iscariota) dato sulla guancia degli Stati membri dell'U(B)E.
Infatti non a caso mentre ieri sosteneva "Non siamo stati sufficientemente solidali con la Grecia e con i greci” durante la crisi del debito, è stata la dichiarazione testuale. Non solo: Juncker ha anche riconosciuto che durante la crisi del debito “c’è stata dell’austerità avventata, ma non perché volevamo sanzionare chi lavora e chi è disoccupato: le riforme strutturali restano essenziali”. E si è rammaricato che la Commissione abbia “dato troppa importanza all’influenza del Fondo monetario internazionale” perché “al momento dell’inizio della crisi molti di noi pensavano che l’Europa avrebbe potuto resistere all’influenza del Fmi”." (fonte Il Fatto Quotidiano) meno male che col resto dell'Europa ci siete andati leggeri... Inoltre torno a far notare che non avete imparato nulla dai vostri errori vista l'austerità a cui state condannando l'Italia. Continuo a sostenere che questo governo non mi rappresenta, ma almeno (nelle parole) è un governo anche solo per il fatto di essere stato osteggiato da tutti (Mattarella e Papa inclusi).
Suona non solo ridicolo, ma decisamente uno schiaffo in faccia, l'uso di diversi pesi e misure nella gestione dello sforamento della percentuale di deficit, il cui tetto è al 3% e non al 2 o all'1,5%, ma mentre la Francia può, ancora una volta, arrivare al 2,8 (e non solo infatti potrà superarlo arrivando sino al 3,5) l'Italia è stata costretta a ridimensionare la propria quota allo 2,04 e ancora non è detto che sarà accettata dall'U(B)E.
Già da tempo ci sarebbero gli estremi per mandare a cagare questa Unione Europea di banche e massoni e di tornare a camminare con le nostre gambe (anche a costo di "andare ai materassi" con Francia e Germania). Perché l'idea che ne ho è che i soldi (virtuali) forniti dal FMI siano la proverbiale coperta troppo corta. Ovvero per 2 Stati membri che stanno "bene" tutti gli altri devono tirare la cinghia e pagare lo "stipendio" ai privilegiati. "Non c'è indulgenza, queste sono le nostre regole e nient'altro che le nostre regole", ha detto, negando di voler fare "come se ci fosse da un lato un'eccessiva severità e dall'altro non so quale lassismo". Il confronto con l'Italia, ha precisato, "è allettante ma sbagliato perché le situazioni sono totalmente diverse„ ha detto ancora Moscovici" Infatti le regole sono che non si può superare il tetto del 3% noi non ci siamo nemmeno avvicinati a parole. Se fosse per questo ci sarebbero gli estremi per mandarli a fare in culo, ma non finisce qui ""la Commissione europea ha monitorato il debito italiano da diversi anni" e non lo ha "mai fatto" per la Francia" (fonte Europa Today) infatti se lo avesse fatto chissà che cose orrende avrebbe trovato, ma evidentemente il fatto di avergli dato del lavoro extra ci è costato più caro... ma guardate che noi ne avremmo fatto volentieri a meno.
Anche in questo caso non finisce qui, infatti mentre il complice Juncker si pentiva di aver truffato la Grecia (ma certo non gli verrà restituito 1 €uro nemmeno per sbaglio), come nel gioco delle 3 carte, la BCE faceva scomparire la carta rossa "nero perde. Rosso vince. Dov'è la carta rossa? Giocate.", infatti "Parliamo della decisione, imposta dalla Bce alle banche italiane, di rientrare dai cosiddetti Npl – Non performing loans, i crediti di difficile riscossione – entro i prossimi 7 anni. Una vera e propria mazzata, che ha trascinato al ribasso i titoli del settore nella seduta odierna a Piazza Affari. [...] Per un totale di 80 miliardi. Titoli di credito che, stando al diktat Bce, dovranno essere ceduti. Qui emerge il primo problema: fra i crediti deteriorati ceduti ad apposite società di intermediazione, il ricavo netto da parte degli istituti è stato fra il 10 e il 25%. Una miseria rispetto al 40% (e spesso oltre) ricavato su quei crediti, sempre in sofferenza, non (s)venduti al macero. Da Mps a Carige, ecco una delle fonti di difficoltà del nostro sistema. Il quale potrebbe, con l’imposizione odierna da parte vigilanza comunitaria, ripiombare così nel caos di una vendita frettolosa e forzata, che farebbe emergere ulteriori perdite che andrebbero a ripercuotersi sul patrimonio aziendale e dunque a cascata sulla sua attività tipica: l’erogazione del credito" (fonte Il Primato Nazionale) Sostanzialmente, dal momento che noi continuiamo a non fallire (come invece è capitato alla Grecia, all'Irlanda, ecc.) nonostante i continui assalti della BCE, ecco che arriva la nuova mazzata distruggere la circolazione di denaro. Infatti finora siamo sopravvissuti grazie al fatto che gli italiani, salvo casi estremi, pagano tasse e debiti (anche perché i dipendenti non possono non pagare le tasse, visto che gli vengono rubate dallo stipendio e ci pignorano anche il cane se saltiamo una rata della macchina) l'Europa delle banche non riesce a farci finire zampe all'aria.
Io continuo a dirlo e continuerò a farlo anche a mo di "ve lo avevo detto!!!" è impellente uscire da questa trappola infernale prima che riescano nel loro intento di farci fallire... perché quando ci riusciranno i nostri conti correnti saranno azzerati e dall'oggi al domani ci ritroveremo nell'impossibilità di comprare da mangiare.
Quindi Giuda ci ha baciato mentre il sinedrio ci metteva in croce.

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