25 gennaio 2019

La sinistra "all'acqua di rose" vs il comunismo "chavetista"

Effettivamente già dal titolo si evince il carattere fortemente ironico di questo articolo, infatti è surreale definire "acqua di rose" il corto circuito cerebrale di questa sinistra nostrana il cui odore è più simile, ma decisamente peggiore, di una cloaca di Calcutta.
Mi risulta ancora difficile comprendere e, di conseguenza spiegarmi, come sia possibile che non si rendano conto di essere assurdi. Dove assurdo ha, secondo il dizionario del Il Corriere della Sera, i seguenti sinonimi 
"assurdo agg.

illogico, irrazionale, irragionevole, insensato, inconcepibile, impossibile, inammissibile, incoerente, incongruente, contraddittorio, incongruo, paradossale, falso, stravagante, sciocco, idiota, folle, pazzesco"
Ecco forse idiota spiega il perché non si rendono conto di essere contraddittori, ma è paradossale che il pensiero unico li porti così lontano dalle loro origini da essere insensato.
Se riesco nel proseguo dell'articolo cercherò di impiegare tutti i sinonimo di assurdo, ma nel frattempo permettetemi di spiegare a cosa mi riferisco.
In tempi piuttosto remoti ho avuto a che fare con le principali sigle sindacali (CGIL, CISL e UIL), dove "ho avuto a che fare" significa sostanzialmente che, ci piacesse o no, governavano la nostra schiavitù lavorativa più della frusta del padrone che avremmo apprezzato sicuramente di più delle menzogne con cui i sindacalisti ci rapinavano del nostro stipendio. In quel periodo, ricordo bene, c'era un rappresentante della CGIL che, dopo le elezioni del "Berlusca", puntualmente, ogni venerdì indiceva uno sciopero di un'ora in uscita per protestare contro le "politiche" di Silvio. La mia innata curiosità, non fossi curioso non potrei avere una infarinatura (almeno superficiale) su buona parte di ciò che mi succede intorno, mi portava tutte le volte a chiedergli le ragioni dello sciopero quando queste non fossero chiare o descritte nel comunicato. Onestamente le ragioni di tale iniziativa fin troppo spesso rasentavano il ridicolo, ma per chi fa politica, soprattutto in una certa sfera politica, potevano essere sensate... per me erano semplicemente inconcepibili. Una mattina si presentò l'occasione di un nuovo sciopero... chiesi, come di consueto, "per che cos'è stavolta?" la risposta fu inammissibile "scioperiamo perché Berlusconi è al governo!" gli chiesi ancora "E da dove ti esce quest'idea sciocca?" mi disse "segui il ragionamento... Berlusconi sono anni che cerca di togliere l'articolo 18 (dello statuto dei lavoratori NDA) se noi non facciamo sentire la nostra voce lui vince..." Noi sappiamo che fine ha fatto l'articolo 18 dello statuto dei lavoratori, ovvero eliminato con la piena approvazione delle sigle sindacali, ma probabilmente ancora oggi sarà convinto che ad aver impedito che fosse tolto dal Berlusca sia tutto merito dei suoi scioperi... esattamente come i sindacati sono convinti che le 8 ore lavorative, la pensione, la mutua e tutti gli altri privilegi sociali siano frutto degli scontri nelle fabbriche negli anni '70 e non certo opera del Duce d'Italia cav. Benito Amilcare Andrea Mussolini.
Eppure dalla sinistra sono tra i pochi, se non l'unica, fazione che condanna l'autoproclamazione di Guaidò (che ha il pieno sostegno degli Stati Uniti) quale Presidente del Venezuela. Anche in questo caso però il segretario nazionale della CGIL risulta incoerente infatti "Una espressione ambivalente sul presidente venezuelano Maduro ha rischiato di “macchiare” la prima giornata di Maurizio Landini da segretario della Cgil. Il congresso aveva approvato una mozione nella quale si esprimeva«condanna verso l’autoproclamazione di Guaidò a presidente e le ingerenze straniere verso la presidenza democraticamente eletta di Maduro». Vicenda senza dubbio controversa [...] E infatti prima la Cgil ha precisato di non stare né con Maduro né con le ingerenze esterne», ma alla fine Landini ha voluto chiarire: «Abbiamo sempre detto che quel governo ha peggiorato le condizioni dei venezuelani»." (fonte La Stampa) 
Una piccola precisazione prima di tornare all'articolo... c'è una diatriba tra i negazionisti del periodo fascisti e (per par condicio) quelli che hanno studiato la storia circa la data di fondazione dell'INPS... Sullo stesso sito dell'istituto di previdenza sociale si legge che la data di fondazione risalga al 1898... lo sostiene anche il sito Vice ("serissimo" antifascista che ha la verità in una mano e la molotov nell'altra) "In particolare, proprio in concomitanza con le polemiche delle ultime settimane, sul FascioFacebook (e non solo) hanno ricominciato a girare una serie di miti e leggende sulle grandi conquiste sociali ed economiche del fascismo—conquiste che sono contrapposte alla contemporaneità, e servono sostanzialmente a dire: "Vedete? Mentre i politici di adesso non fanno un cazzo, LVI le cose le faceva sul serio!"

Visto che tali bufale riaffiorano di continuo—e dimostrano un'incredibile persistenza proprio perché distorcono verità storiche e le mescolano con la disinformazione—ho pensato di mettere in fila quelle che hanno avuto più successo e risonanza. [...] Come si può agevolmente  verificare sul sito dell'INPS, la previdenza sociale nasce nel 1898 con la creazione della Cassa Nazionale di previdenza per l'invalidità e la vecchiaia degli operai. Si trattava di un'"assicurazione volontaria integrata da un contributo di incoraggiamento dello Stato e dal contributo anch'esso libero degli imprenditori." Nel 1919 l'iscrizione alla Cassa diventa obbligatoria e interessa 12 milioni di lavoratori. Vent'anni dopo, il regime promuove varie misure previdenziali, tra cui le assicurazioni contro la disoccupazione, gli assegni familiari e la pensione di reversibilità. La pensione sociale, tuttavia, è istituita solo nel 1969—ossia a 24 anni dalla morte di Mussolini." (fonte Vice) se proprio volete seguite il link sino alla pagina dell'INPS, ma ad oggi l'articolo risulta cancellato (sicuramente colpa della censura e del pesantissimo clima di repressione operato dai fascisti del terzo millennio), per cui, a quanto pare, anche loro non è che ci credessero molto di essere i diretti discendenti della Cassa Nazionale di Previdenza, ma va sottolineato che quando nacque era facoltativa e incentivata con il contributo, anch'esso volontario, degli imprenditori... ora voglio proprio vedere quali imprenditori volontariamente versassero i "contributi" per il lavoratore... ma come avete potuto leggere c'è un piccolo buco temporale (di circa un "Ventennio") in cui viene semplicemente scritto "ha fatto cose..." Può darsi che le cose che ha fatto siano descritte da qualche altra parte meno falsa
"Nel 1924, il Governo Fascista, costituisce per la prima volta quello che sarà l’antenato del TFR “Trattamento di fine rapporto” cioè un’indennità da concedere al lavoratore licenziato.
Nel 1933, con regio decreto legge 27 marzo 1933, n. 371 , la CNAS assume la denominazione di INFPS “Istituto Nazionale Fascista della Previdenza Sociale”, ente di diritto pubblico dotato di personalità giuridica e gestione autonoma. Primo presidente fu Giuseppe Bottai a cui successe nel 1935 Bruno Biagi.
Nel 1935 l’intera normativa pensionistica venne unificata in un unico decreto legislativo, che resterà un punto di riferimento fino ai giorni nostri.
Nel 1939 il fascismo istituisce le assicurazioni contro la disoccupazione e la tubercolosi e gli assegni familiari. Vengono altresì introdotte le integrazioni salariali per i lavoratori sospesi o a orario ridotto, i sussidi in caso di disoccupazione, di malattia professionale e di maternità.
Il limite di età per il conseguimento della pensione di vecchiaia viene ridotto a 60 anni per gli uomini e a 55 per le donne ed introdotta la pensione di reversibilità cioè la parte della pensione spettante ad uno dei due coniugi alla morte dell’altro.
Nel 1942 il TFR, l’indennità in caso di licenziamento, introdotta nel 1924, venne trasformata in indennità di anzianità da riconoscere al lavoratore in proporzione al salario e agli anni di servizio." ( fonte Italiacoloniale.com)
Nel '69 diventa pensione sociale e "sti cazzi" dopo che il Duce ha fatto tutto... gli altri gli hanno cambiato nome.
Tutto questo per dire che la sinistra è ormai talmente priva di idee che l'unica cosa che le resta è essere contro, ma (come scrisse Vittorio Feltri) "Da quando da decenni sono morti i fascisti, in Italia aumentano a dismisura gli antifascisti . Fare gli eroi senza nemici é facile." (fonte LiberoQuotidiano.it ehm io mi sono limitato a quotare quindi strafalcioni e errori grammaticali sono a carico dell'autore non certo storpiati da me per rovinargli la reputazione). A questo punto il loro essere irragionevolmente contro a tutto li porta a condannare Maduro (presidente eletto dal popolo venezuelano di cui ho già parlato) ed unirsi a Trump nel sostenere l'auto-proclamazione di Guaidò "Il senatore del Partito democratico, Matteo Renzi, scrive su Facebook che “il Venezuela è stato distrutto da una dittatura feroce. Anche chi in questi anni ha visto nel regime di Caracas un modello deve prendere atto che Chavez prima e Maduro poi hanno devastato questo bellissimo paese. Adesso l’Europa deve trovare il coraggio di sostenere subito l’unica istituzione democratica rimasta, l’Assemblea Nazionale, e appoggiare il suo presidente Guaidò per andare rapidamente a elezioni veramente democratiche. I bambini muoiono di fame in Venezuela: non si può aspettare ancora. Viva la libertà, viva la democrazia”," (fonte SenatoriPD.it) strano che sia stato tra i primi a raccogliere l'invito di Trump, a tutto il mondo, di appoggiare il nuovo "magnaschei" utile strumento finanziato, istruito e sostenuto dagli USA, quando l'ex premier si riferiva a "The Donald" in questi termini "“e speriamo che sia femmina”" quando le urne americane non avevano ancora decretato un vincitore e "«Ma il mondo fuori da qui ha Trump e Le Pen!» in occasione della tanto attesa Direzione del Partito Democratico." (fonte IstitutodiPolitica.it).
Staremo a vedere cosa succederà adesso, ma ho l'impressione che, qualora Guaidò dovesse effettivamente diventare presidente nonostante il colpo di stato, la Goldman Sachs potrà finalmente accaparrarsi lo sfruttamento dei giacimenti petroliferi (o l'intermediazione con gli USA) venezuelani.

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