8 gennaio 2020

Da sardine a pesci rossi è un attimo.

L'inutilità "sinistra" di questi anacronistici partigiani PiDioti non accenna a scemare e continua, anzi, ad attirare l'attenzione dei media ed io, mio malgrado, in assenza di "piatti" succulenti mi trovo costretto a passare dal bollito in salsa verde, alla pasta con le sarde (che purtroppo non fa riferimento alle meravigliose bellezze isolane dell'ex Regno di Sardegna).
A favore dei vomitevoli pescetti azzurri... violacei... diciamo pure dichiaratamente rossi sono scesi in campo diversi personaggi dello spettacolo, anche di un certo calibro e notorietà internazionale (quale ad esempio Patti Smith nota cantante punk). Aldilà delle elucubrazioni se tale visibilità internazionale, di ste 4 zeccacce zozze, sia frutto della cattiva pubblicità fatta da giornalai stranieri, da quella propagandata dall'ufficio stampa del PD o da qualche manipolatore (alla Soros per intenderci) non è dato, al momento, saperlo. Quello che invece risulta chiaro, oltre al colore sempre più rosso di sto pesce azzurro, è che il loro essere anticonformiste e apolitiche incomincia a scricchiolare anche in quei salotti in cui la sinistra radical chic si è ormai adagiata da tempo. I primi a storcere il naso sono proprio quei "reazionari" sessantottini che credono di aver fatto la rivoluzione ottenendo un 18 politico agli esami universitari, ma questo è un altro tema, ad esempio Red Ronnie che da tesserato del PCI ora si dichiara sovranista in quanto è la realtà più vicina al popolo, rispetto alla canea rose di invertebrati che abbaia "Bella ciao!" alla argentea luna colpevole di incorniciare un meraviglioso spettacolo invadendo il "nero" manto stellato, oppure Giovanni Masotti storico corrispondente estero per il TG1.
Il primo fa notare alle sardine "piazzaiole" alcune incongruenze "“È ridicolo cantare Bella Ciao nell’Italia dei nuovi invasori” [...] “Il testo recita ‘una mattina mi son svegliato e ho trovato l’invasor'”, ha fatto notare il critico musicale. Sarebbe dunque Salvini l’invasore? “Ma no. Anzi. Semmai Salvini combatte le nuove invasioni. Intanto assistiamo ad un’invasione culturale ai nostri danni. Per dire, io non sono propriamente cattolico: ma non riesco a comprendere quelli che considerano il crocifisso nelle scuole come un’offesa alla sensibilità altrui”" fin qui mi sento di riuscire a condividere il pensiero del critico musicale che in altro articolo aveva già espresso questo pensiero difendendo, in quell'occasione anche Salvini definendolo un istintivo che raramente ha bisogno di leggere appunti. Dello stesso avviso è Masotti che si scaglia contro le "antagoniste"  dell'opposizione (che di per sé è un controsenso, ma di questo ne ho già parlato in precedenza) che fanno le partigiane in democrazia scagliandosi contro chi non ha il potere (tradotto "abbaiano alla luna") il quale apostrofa senza mezzi termini "Andate a cantare Bella ciao! in Corea del Nord!!! [...] “Cara sardina, tu vuoi l’avventura e allora vai in piazza per sentirti un eroe a tempo perso. Ti vedi partigiano e sogni un nemico in camicia nera”. Inizia così una lettera di Giovanni Masotti [...] Il giornalista avverte: “Il fenomeno sardine c’è e non va deriso, ma nemmeno consacrato. Va ‘smascherato’ nella sua contraddizione di base” [...] “Tu canti ‘Bella Ciao’. Ma non ci sono montagne, non c’è regime, nessuno ti impicca, nessuno ti fucila, non c’è il dittatore con i baffetti, non c’è l’8 settembre e non ci sono poveri sbandati che tornano dal fronte. Tu vuoi la resistenza, ma sei in democrazia” [...] “tu vuoi l’avventura, ma come nemico hai scelto Salvini, un uomo con la felpa che sta in mezzo alla gente e twitta di Nutella, e che per sfiga non sta neppure al governo ma all’opposizione” [...] “Allora, cara sardina, se vuoi fare l’eroe nuota almeno fino a Hong Kong e urla ‘Bella Ciao’ ai militari cinesise vuoi davvero rischiare, c’è un dittatore pazzo in Corea del Nord con il ditino pronto, appoggiato sul pulsante di un’atomica. Rifletti, sardina. Rifletti… Non inventarti dittatori solo per divertirti a giocare al martire”" il problema è tutto lì, sta gentaglia è talmente senza scopo nella vita da cercare nemici dove non ci sono e inventarseli se proprio non se ne trovano, ma si scagliano contro bersagli di cartone anziché scagliarsi contro i mali moderni quali l'immigrazione incontrollata, l'U(B)E, il buonismo boldriniano veicolato da una chiesa cattolica che abbraccia la causa migratoria al solo scopo di cercare consensi e una nuova verginità che non verrà, invece, mai più restituita alle vittime innocenti dei preti pedofili. Abbiamo sempre più un sistema di affidamento (Bibbiano non è più un caso isolato) che strappa i figli alle famiglie biologiche dopo aver perpetrato violenza psicologica sui bambini. In tutto questo marciume qual è il vero male identificato dalle sardine rosse? Salvini al Papeete e 4 nostalgici che due volte l'anno vanno a fare un saluto romano sulla tomba del Duce a Predappio... "All'armi, all'armi, all'armi siam fascisti! Terror dei comunisti!" anche quando non esistono più.

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