24 gennaio 2020

Referendum sulla riduzione del numero di parlamentari... prima di leggere il testo della modifica

Non mi sono ancora cimentato nella lettura della modifica agli articoli della costituzione che porterebbe alla riduzione del numero di parlamentari delle due camere (Camera dei Deputati da 630 a 400, Senato da 315 a 200. Quindi 600 anziché 915). Certamente io non mi oppongo alla riduzione dei "magnaschei" che affollano il parlamento e fanno i loro porci comodi, ma essendo una iniziativa che arriva da sinistra, che da tempo immemore non si cura più degli interessi del popolo, della marmaglia... di noi plebaglia insomma, devo assolutamente capire di cosa si tratta. Se fosse il solito trappolone alla Renzi, come quello che ci regalò l'ennesimo ribaltone (via Renzi dentro Gentiloni), in cui in una proposta degna di interesse ha buttato dentro "3 inculate e mezzo", anche questa volta meriterebbero di essere mandati a casa a scarpate nel culo.
Se ben ricordo la mezza riguardava proprio la riduzione del numero dei senatori che, una volta ridotti, avrebbero dovuto essere sostiuiti "part-time" dai presidenti di regione (o provincia è questa la parte di cui sono poco sicuro) allora a trazione rossa. Ciò significava ridurre proporzionalmente un numero di amici ed avversari politici sostituendoli con propri uomini di fiducia (dalle mie parti si chiama golpe). Questo senza contare il fatto che nello scorso referendum aveva infilato di tutto dall'omaggio dell'Italia all'Europa, con l'intromissione di investitori stranieri nella partecipazione di imprese ed enti pubblici.
A quanto parte questa volta il Renzi si rifà sotto, ma mandando ad affrontare la gogna il nostro affezionato Gigino. Diversamente non si spiega la ragione (oltre all'ovvio ennesimo cambio di pelle) come i 5S siano passati dal voler ridurre lo stipendio degli onorevoli al riduciamone il numero... puzza molto di accordo sottobanco o meglio di... "Non siamo capaci a governare, dateci un mano!"
Altra battaglia persa dal PD, e riproposta dai 5S è contro gli €80 di Renzi che, guarda caso, vengono arrotondati ad un centone tondo tondo. Inoltre arriva anche un ritocchino alle tasse da pagare sull'aumentino... infatti tanto per distruggiamo quanto di buono ha fatto il "fascismo" di Salvini, i soldi per la manovra economica verranno ricavati dall'aumento dell'Iva per le spese superflue (ovvero se non spendi i tuoi soldi per fare la spesa, ma per rimettere in moto il mercato interno che è inchiodato al '92) il centone viene ripreso con gli interessi, a patto che tu non percepisca più gli 80 di Renzi... diversamente il ritocchino sarà solo di €20. 
Questo non è un articolo sulla manovra economica, diversamente dovremmo anche affrontare l'argomento relativo alla fallimentare politica del reddito di cittadinanza non dato alla cittadinanza bisognosa, ma solo a pellet, delinquenti (residenti in carcere) ed evasori che, nonostante il tesoretto sotto al culo, risultavano aventi diritto.
Tornando invece alla mossa politica il suggerimento ad uno scambio di attori per la proposta di modifica costituzionale sulla riduzione del numero di parlamentari è alimentato dallo strano comportamento di "“Voterò questa legge perché sono nella maggioranza e sono leale” [...] Ma questo provvedimento, “viene realizzato per offrire lo scalpo agli istinti peggiori dell’elettorato” [...] “la mia lealtà al governo, su questo tema, si ferma qui. Un secondo dopo il mio voto a questa riforma mi adopererò per raccogliere le firme necessarie per lo svolgimento di un referendum e qualora raggiungessimo le firme sarò il primo a costituire un comitato per dire senza alcun dubbio no a questa riforma” [...] ha così spiegato il suo voto a favore del taglio dei parlamentari pur non condividendolo minimamente e spiegando poi che l’unico modo per tagliare seriamente i costi della politica sarebbe stato il superamento del bicameralismo perfetto, come proposto da Renzi con il referendum costituzionale del 2016". Il Primato Nazionale, da cui è presa la citazione, non ha il coraggio (o forse solo l'intenzione per non perdere di credibilità) di scadere nel complottismo e si ferma qui con le ipotesi chiosando che la contraddizione è solo apparente, ma utile per salvare la poltrona. Non avendo problemi in tal senso io posso tranquillamente arrivare ad affermare che Matteo dopo aver portato a casa gli schiaffi, vuole la rivincita sugli italiani riproponendo lo stesso tema, ma in stile 5 stelle ovvero dicendo cozza, ma pensando cazzo... da porgerci quando ci servirà della carta igienica o una supposta.

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