5 dicembre 2018

Da oggi sono un Vichingo Islandese dalla fluente chioma bionda!!!

Salve sono un Vichingo!
L'ultima follia (cronologicamente parlando) di questo mondo impazzito è il "transrazzialismo". L'ennesimo abominio secondo cui ognuno appartiene all'etnia (perché "loro" non parlerebbero mai di razza) che si sente di appartenere. Questa follia non si applica, ovviamente, solo a quanti nati da un matrimonio misto che scelgono una delle due razze per darsi un senso di appartenenza (anche se apprezzabile lo sforzo chi nasce meticcio per me è negro.), ma a tutti. 
Per cui nell'immaginare frotte di lerci e zeccume vario pronte a prendere d'assalto l'anagrafe per cambiare quanto riportato sulla carta d'identità, perché gli ignoranti ignorano (appunto) il fatto che sulla carta d'identità è riportata la cittadinanza (o nazionalità che dir si voglia) dell'individuo e non l'etnia, mi è venuto in mente di andare contro corrente e andare più a Nord possibile. Potevo essere tedesco, ma citando il film La Caduta "Quelli che sopravviveranno a questa guerra saranno gli individui peggiori poiché i migliori sono già tutti caduti." tradotto letteralmente... non ci sono più i tedeschi di una volta. I norvegesi... mmm... senza il "Conte" sono rimasti pochi anche lì, quelli degni di nota...
Torniamo alla follia... "E’ ormai di qualche tempo fa la notizia che Rachel Dolezal, un’attivista per i diritti dei neri in America nonché presidente della Naacp (“Agenzia per l’avanzamento dei neri”), era, nei fatti, bianca. In sé non sarebbe una notizia: il problema è che la signora in questione ha sostenuto per anni di essere il frutto di una relazione un padre africano e una donna bianca. Tale biografia fu ignominiosamente sbugiardata dalla stessa famiglia della Dolezal. La madre, Ruthanne Dolezal (bianca, così come il padre), ha rivelato particolari sull’infanzia della donna che non coincidono assolutamente con i suoi racconti: “Non ha mai abitato in Sudafrica, come lei dice: noi genitori siamo stati per un periodo di tempo lì, ma lei non è mai nemmeno venuta a trovarci. Invece di ritornare nell’anonimato da cui proviene a seguito di questa sonora figura da truffatrice, la Dolezal non si arrende.”" a parte tutto il nome comunque non sembra da donna bianca... sembra più una giudea, ma questa è un'altra storia.
"Ora, infatti, è attivista di un movimento chiamato “transracialism” (transrazzialismo). Secondo i dettami di tale movimento, un individuo è libero di decidere a quale etnia appartenere. Un bianco può quindi autonomamente decidere di essere nero, e viceversa, e ciò è applicabile a tutte le etnie esistenti al mondo. Tale linea di pensiero ha preso piede negli Stati Uniti e la Dolezal non è più “da sola” in questa assurda battaglia." infatti perché la mamma degli imbecilli è sempre in cinta e non abortisce mai... "Parallelamente a tale battaglia, in cui si compara il diritto ad avere un’identità sessuale “fluida” ad avere un’identità etnica altrettanto “fluida” (secondo tale assioma se si può decidere “contro natura” di dichiararsi donne anche se nati biologicamente uomini, si è in diritto di dichiararsi cinesi anche se nati biologicamente neri), sui social fioccano sempre di più le critiche, da parte dei neri, alle modelle ed influencer che sfruttando o ingigantendo caratteristiche tipiche della conformazione fisica dei neri (fondoschiena prorompenti, capelli afro, carnagione scura)." sempre per il solito discorso che i negri possono essere orgogliosi della propria specie di appartenenza (qualunque essa sia, anche se continuo a propendere per i primati senza pollice opponibile... comunemente dette scimmie), mentre i bianchi si devono vergognare della propria e non possono nemmeno appropriarsi di quella altrui. Sostanzialmente noi bianchi dovremmo essere senza radici, senza orgoglio e, se ce ne resta ancora un minimo, senza spina dorsale. Cosicché ci dicano cosa vogliono che siamo e noi lo saremo.
Onestamente la cosa non mi tange minimamente tanto io già ora non considero "bianca" gente che fa di tutto per non amare la propria razza... oops... etnia, per cui nel momento in cui decideranno di rinunciare alla propria etnia di appartenenza, mi faranno solo un grande favore, così potrò smettere di portare rispetto al loro colore di pelle.

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