6 dicembre 2018

Quando i radical chic si scontrano la realtà che li circonda.

Quando i radical chic si scontrano la realtà che li circonda di solito ne nasce qualcosa di interessante e anche stavolta non fa eccezione quanto vissuto dalla giornalista Giorgia Rombolà che ha avuto l'ardire di difendere una zingara beccata, dalla sua stessa vittima, a rubare, ma andiamo per ordine, perché prima di tutto dobbiamo difenderci da un assedio.
Ah... i bei tempi in cui ci si difendeva da un assedio con l'olio bollente e non a caso. l'associazione nazionale zingari "ha convocato da lunedì 10 dicembre una manifestazione permanente davanti al municipio di Gallarate" ora andiamo a spiegare il perché.
"[...] in seguito allo sgombero di un campo rom completamente abusivo, il Comune è costretto a pagare l’alloggio in hotel ai nomadi. E l’hotel è un Grand Hotel, un 4 stelle, [...] Tutto comincia un mese fa, quando il sindaco leghista di Gallarate annuncia lo sgombero. “Mando la ruspa e li faccio pagare”, aveva minacciato. Perché ai comune i rom devono oltre 50 mila euro e 20 mila euro di multe mai pagate. Ma prima ancora dell’annuncio del sindaco c’era stato nel campo abusivo un sopralluogo dell’ufficio Edilizia privata dell’ assessorato all’ Urbanistica, che nel marzo scorso aveva ravvisato 25 abusi edilizi." Ovvero questi parassiti oltre a non aver mai pagato nulla (e  rubato il rubabile) si stavano anche costruendo casa totalmente abusiva. Inoltre... "Nessuno, poi pagava né acqua né corrente elettrica. Nonostante i solleciti per sanare le irregolarità, nulla è cambiato. Si è così disposto lo sgombero e la demolizione del campo. Apriti cielo. I rom hanno sfilato per la vie della città al grido “Non si possono lasciare i bambini in mezzo alla strada, noi non siamo i Casamonica siamo gente povera” [...] I 30 giorni in hotel a spese del Comune dovrebbero servire a trovarsi una sistemazione, ma i rom non sembrano interessati. Avrebbero persino accesso ai band per le case popolari, ma delle tante famiglie ospitate in albergo solo una si è fatta avanti. Le altre preferiscono vivere da mantenuti." Strano evidentemente si sono già accertati che cavi elettrici e tubature non sono di rame e quindi non valgono nulla... e da qui la decisione di assediare il comune di Gallarate a partire da lunedì prossimo. Ora se fossi il sindaco farei bollire dell'olio da rovesciare in testa agli assedianti... ovviamente quando parlo di olio non intendo di certo l'olio novello della Carli (e nemmeno quello "esausto" del motore del Cayenne del sindaco che, in quanto sintetico, puzza), possono però utilizzare l'olio che dovrebbero sequestrare ai ristoranti cinesi che ormai ha talmente superato il "punto di fumo" da prendere i colori dell'iride ad ogni nuova cottura... dopo aver rovesciato l'olio bollente sugli assedianti potrebbe dare l'ordine ad una compagnia d'arcieria storica (di quelli che fanno gli arcieri nelle rievocazioni storiche) di scagliare frecce infuocate in modo da incendiare gli assedianti (già usavano l'olio bollente al posto dell'acqua, anche se più dispendioso, perché in questo modo potevano incendiarlo a aumentare il danno).
Ciò dovrebbe rompere l'assedio e permettere ai messi comunali di portare ai regni vicino notizia dell'assedio e la richiesta di aiuto.
A proposito di zingari, torniamo a Giorgia e alla sua "triste" vicenda... dove la tristezza è data dall'ennesima dimostrazione del fatto che il mondo roteante attorno ai radical chic è pieno di creature da fiaba, sospeso tra unicorni che non "cacano" come cavali, bensì espellono gelati dai cangianti colori dell'arcobaleno e terribili orchi cattivi che difendono il reame dall'invasione irregolare di principi azzurri pellet. In questo mondo di fiaba capita che una zingara (appartenente alla stirpe delle fatine buone del ca..o) sia stata sorpresa dalla stessa vittima, mentre cercava di alzargli il portafoglio, il quale non l'ha presa bene e ha reagito in maniera pacata ed educata nei confronti della ladra "La rom viene quindi fermata e, racconta la Rombolà, «ne nasce un parapiglia, la strattonano, la bimba che tiene per mano (3/4 anni) cade sulla banchina, sbatte sul vagone. Ci sono già i vigilantes a immobilizzare la giovane (e non in modo tenero), ma a quest’uomo alto mezzo metro più di lei, robusto (la vittima del tentato furto?) non basta. Vuole punirla. La picchia violentemente, anche in testa. Cerca di strapparla ai vigilantes tirandola per i capelli. Ha la meglio. La strattona fina a sbatterla contro il muro, due, tre, quattro volte». [...] «Esco dal vagone, mi avvicino e cerco di fermarlo. I vigilantes riescono a portare via la ragazza rom. Lui se ne va urlando, io risalgo sul treno. È lì vengo circondata. Un tizio che mi insulta dandomi anche della puttana dice che l’uomo ha fatto bene, che così quella stronza impara. Due donne (tra cui una straniera) dicono che così bisogna fare, che evidentemente a me non hanno mai rubato nulla. Argomento che c’erano già i vigilantes, che non sono per l’impunità, ma per il rispetto, soprattutto davanti a una bambina. Dicono che chissenefrega della bambina, tanto rubano anche loro, anzi ai piccoli menargli e ai grandi bruciarli. Un ragazzetto dice se c’ero io quante mazzate»." ma prima di avviarci alla triste conclusione di questa esperienza toccante (cioè l'unico modo in cui è lecito toccare una zingara... a sprangate) vediamo i "poveri bambini" rom come vengono trattati dalla loro gente... "nella città di Foggia sei residenti nel campo rom, tutti appartenenti al medesimo nucleo famigliare, sono stati sottoposti a fermo nell’ambito di un’operazione compiuta dagli agenti della Polizia di Stato. Questi sei individui sono ritenuti responsabili di un giro di prostituzione minorile: avrebbero fatto prostituire e ridotto pressoché in schiavitù un grande numero di ragazze minorenni. [...] mantenimento in stato di servitù, induzione e sfruttamento della prostituzione minorile e sequestro di persona di giovani ragazze minorenni: volevano anche vendere per la modica cifra di 28 mila euro il bambino che una delle minorenni romene ridotte in schiavitù porta in grembo, probabilmente concepito a seguito di un incontro con un “cliente” o un abuso subito da uno dei suoi “carcerieri”" ovviamente non ritengo essere il modo in cui una persona andrebbe trattata, ma quando si ha a che fare con certe bestie, il fuoco è l'unica soluzione tollerabile... per cui, per quanto triste, la bambina di 3/4 anni avrà già visto di peggio e alla fine... "ma che colpa abbiamo noi se sei nata zingara? zingara... ma che colpa abbiamo noi se sei nata zingara?" e concludiamo sta pagliacciat... ehm il triste racconto della Giorgia... "«Dicono così. Io litigo, ma sono circondata. Mi urlano anche dai vagoni vicini. E mi chiamano comunista di merda, radical chic, perché non vai a guadagnarti i soldi buonista del cazzo. Intorno a me, nessuno che difenda non dico me, ma i miei argomenti. Mi guardo intorno, alla ricerca di uno sguardo che seppur in silenzio mi mostri vicinanza. Niente. Chi non mi insulta, appare divertito dal fuori programma o ha lo sguardo a terra. Mi hanno lasciato il posto, mi siedo impietrita. C’è un tizio che continua a insultarmi. Dice che è fiero di essere volgare. E dice che forse ci rivedremo, chissà, magari scendiamo alla stessa fermata. Cammino verso casa, mi accorgo di avere paura, mi guardo le spalle. E scoppio a piangere. Perché finora questa ferocia l’avevo letta, questa Italia l’avevo raccontata. E questo, invece, è successo a me»" (tutte le citazioni sono fonte de Il Primato Nazionale), forse la signora, come la gentaglia della sua cricca, non ha ancora capito che l'episodio a cui lei ha assistito, per la gente è, purtroppo, normale amministrazione, che lei racconta quest'Italia, ma, per sua stessa ammissione, non l'ha mai vissuta e non mi riferisco certo alla legittima difesa nei confronti dello scippo, ma lo scippo stesso. Vivere nell'eterna paura, provata da lei per un paio di insulti, di uscire di casa o di tornare a casa da sole da centinaia di migliaia di ragazze e donne che non sanno se il prossimo che le avvicinerà cercherà di derubarle, di stuprarle o peggio, o solo restituirle lo spray al peperoncino che l'è caduto dalla tasca. Spero che tu ti sia goduta il nostro mondo da turista, perché viverci è di gran lunga peggio.

Nessun commento:

Posta un commento