30 aprile 2020

Salva l'umanità...


Avevo già ipotizzato che il "distanziamento sociale" sarebbe stato il nuovo mantra della società liberista o liberal-progressista. In una società, già fortemente caratterizzata dall'individualismo, si è andata ad aggiungere, scatenatasi casualmente o (certamente) no è irrilevante, il distanziamento sociale. Il povero governo non ne ha colpa, naturalmente ci ripeteranno, eppure per chi è appassionato del gioco enigmistico unisci i puntini il quadro che si va delineando è chiaro, pur non avendo tutti i puntini a disposizione.
Il meccanismo, come lo scopo da esso derivante, è piuttosto chiaro, ma tocca partire da un po' più indietro.
Andrò spedito per quanto riguarda l'aspetto storico evitando, per tanto, gli autori del quadro. Partendo dalla preistoria, momento in cui l'uomo comprese di essere più forte se organizzato in gruppi numericamente maggiori, piuttosto che come singolo individuo, la società umana si è evoluta secondo tale principio. Ovvero in società sempre più strutturate tali per cui, dal nucleo famigliare, si è passati alle tribù legate al villaggio, successivamente a gruppi ed agglomerati urbani sempre maggiori sino arrivare alle città alle Regioni, ai Regni, agli Stati, agli Imperi, ecc. A livello umano all'interno degli agglomerati urbani ci si è evoluti in fazioni che hanno dato origine a Stati diversi o semplicemente partiti diversi o, ancora, in comunità affini. Sempre comunque accomunate da una stessa visione, una direzione comune in cui si voleva portare il gruppo stesso per una maggiore prosperità.
Alle visioni comuni sono subentrate le ideologie che, in certi casi specifici, non rispondevano al vero fabbisogno della popolazione, ma era piuttosto l'espressione tramite la quale una élite assumeva o deteneva il potere sulla maggioranza della popolazione stessa.
Naturalmente questo è emerso con un certo tipo di comunismo, ma divenuto più evidente con la democrazia, in cui il benessere di tutta popolazione è diventato il benessere della maggior parte dei votanti. Così sarebbe se tutti potessero accedere alle urne e se gli "eletti" mantenessero le promesse elettorali, mente se nel primo caso la colpa può essere parzialmente del popolo, che non si reca alle urne, tale colpa va comunque condivisa con il secondo caso, quello in cui i governanti, non mantenendo le promesse elettorali, fanno sì che il popolo perda via via fiducia nell'utilità del proprio voto rinunciando a tale diritto.
Anche questo aspetto rientra, perfettamente, nel meccanismo del neo-liberismo. Infatti i governi, e non solo (rendiamoci conto di cosa sta facendo il papato mentre leggete questo articolo), sono sicuramente spinti da interessi economici più potenti del timore che possono nutrire dall'essere destituiti. Purtroppo alla forca non li mandano da un bel po', a meno di aver preso parte a governi nazifascisti in quel caso non ve la risparmieranno, per cui incappare nella sfiducia del popolo, nella peggiore delle ipotesi, farà guadagnare ai politici un vitalizio pensionistico dopo poco più di un paio d'anni di mandato.
Per giungere a tale risultato sono bastati 75 anni di liberismo sfrenato in cui con un bombardamento mediatico senza tregua, con un impennata negli ultimi 40 ed un accelerazione negli ultimi 20, siamo giunti al punto da accettare acriticamente ogni violazione dei nostri diritti fondamentali tramite la duplice leva emotiva dell'antifascismo e della privazione di libertà che ne deriverebbe qualora dovesse tornare. Ad oggi non c'è alcun partita dichiaratamente fascista, né al governo né all'opposizione, eppure siamo stati privati dei nostri diritti fondamentali proprio da coloro che si stracciano le vesti, in difesa della democrazia, ogni qualvolta qualche goliarda si fa preparare una torna con sopra una foto di Hitler o Mussolini. Come detto prima il povero governo non ne ha colpa, c'era la pandemia. Facile montare il caso che si vuole quando la propria menzogna è l'unica legittimata ad essere divulgata. Un po' come, uscendo nuovamente dal tema, sulla seconda guerra mondiale per cui la storia è quella e non può essere rivisitata, analizzata o indagata se non a conferma della storia stessa.
Nello scorso articolo ho riportato le fake news riguardo all'aumento di contagi dopo la carcerazione in Germania (carcerazione che non c'è mai stata), oggi potrei puntare il dito contro il governo che ha fatto sì che l'epidemia si diffondesse per tutto il territorio, ancora una volta accusando di razzismo chi (semplicemente) utilizzava il buon senso pur di incutere sufficiente terrore nella popolazione che appunto ha accettato acriticamente (o borbottando in stile Italia post inquisizione) ogni privazione.
Qual è quindi lo scopo di tutto questo? Il vecchio, e pur sempre attuale, dividi et impera (dividi e governa) il popolo raccolto in gruppo è troppo pericoloso per i detentori del potere (le grandi rivoluzioni ne sono un fulgido esempio) soprattutto se guidati da un capo capace. Se diviso in gruppi contrapposti (meglio se in lotta tra loro) lo sono meno. Preso come individuo isolato se ne può disporre come meglio si crede.
Così il distanziamento sociale, per ora spacciata per nostra necessità, potrebbe diventare una realtà permanente anche se non nell'immediato futuro. In questa occasione valuteranno quanto possono tirare la corda e, se il popolo non inizierò ad opporsi, anche solo deambulando "strafregandosene" dei divieti per il paese la "fine pena mai" di cui parlavo ieri diventerà una realtà prima del previsto.
Già diverse aziende, con il diktat dei grandi gruppi finanziari, stanno mettendo in giro pubblicità regresso riguardo all'obbligo morale del restare a casa per il bene della Nazione e della nostra salute. Certo non andrei a ballare la Salsa con tutti gli ospiti di un lazzaretto o con i peggio malati in terapia intensiva, ma ciò non significa che sia disposto a cedere in nome della salute fisica, la mia sanità mentale.
Non è un caso infatti se nella riforma costituzionale, proposta da Renzi e soci, viene introdotto il concetto, inesistente sul territorio Italiano, di Province autonome. Separazione dando i contentini provinciali chi si incula di cosa succede nella provincia vicina, figurarsi a livello nazionale.
La riduzione della forza del popolo in piccoli gruppi controllabili che porterebbe al risultato finale "Salva l'umanità... standone il più lontano possibile!" (World Health Organization).
L'individuo isolato, controllabile (tramite immuni, l'app per il tracciamento dei contatti, il braccialetto elettronico che vibra se ti avvicini a meno di un metro da un'altra persona, ecc) ed eventualmente confinabile qualora uscisse o non si sottoponesse agli strumenti di controllo ora consigliati in futuro (probabilmente) obbligatori.
Nessuno di noi ha attività così gravi da dover essere tenute nascoste, ma nel momento in cui l'assembramento diventa un reato (ancora una volta un esplicito richiamo a quel fascismo tanto ripudiato) l'idea che possa venir arrestato se mi incontro con un paio di amici per una "birretta" mi offende. Mi offende anche di più l'idea di essere controllato per il semplice fatto che ho non ho scelto di avere una vita pubblica in quanto amante della mia privacy.
L'idea che la mia vita possa essere passata al microscopio, come su FB, e poi, magari, venduta al miglior offerente per questioni di mercato, mi fa incazzare.
Ad ogni modo più sento parlare i politici di libertà, più mi rendo conto che questa mi viene tolta a colpi di dcpm, di slogan, di bombardamento mediatico e indottrinamento sociale. Ogni giorno mi sento sempre più in quella società descritta da Orwell, con la sola differenza che, per ora, ci illudono con una parvenza di libertà e mi spiace, davvero, per quegli stolti che sono ancora convinti che Noi, la generazione nata dopo il '45, la dittatura non l'abbiamo mai vista... quando in dittatura ci siamo e ci hanno trascinato proprio "loro" che da essa dicono di volerci proteggere.

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