24 aprile 2020

La fatale attrazione delle dittature comuniste verso la Repubblica.

La  Repubblica e la "Forma di stato di carattere rappresentativo in cui l'organo supremo (capo dello stato) viene eletto o direttamente dal corpo elettorale o dai membri del parlamento" e via con l'elenco "la R. popolare d’Albania, la R. popolare cinese, la R. popolare del Congo, ecc." naturalmente da qualche anno ci andrebbe aggiunta anche l'italia che, di fatto è diventata una repubblica popolare in cui le elezioni sono state sospese, sono perfettamente inutili e, dal cui esito, esce sempre vittoriosa la nuova forma di dittatura ovvero la democrazia liberista.
A sostegno di tale ipotesi, e del fascino esercitato, basti pensare alla DDR (Deutsche Demokratische Republik) che, a dispetto del nome, era la quasi dittatura comunista nella Germania dell'est posta sotto la sfera d'influenza dell'Unione Sovietica il cui acronimo per intero era URSS, ovvero, Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. Ancora una volta un riferimento al termine repubblica che, guarda caso, è la scelta che è stata opposta alla monarchia dai comunisti e affini, con il referendum (il primo a suffragio universale) del 2-3 giugno 1946. Da qui il compleanno della repubblica italiana al 2 giugno.
Ciò che stride di più con la loro ipocrisia non è tanto il fatto che chiunque detenga il potere voglia fare di tutto pur di mantenerlo ben saldo nelle proprie mani, ma che si ostinino a non chiamare per nome quello che ormai è evidente tranne a chi, questa situazione l'ha desiderata sin dal '43 ed ai loro (in)degni eredi.
Ora con l'emergenza sanitaria (vera, presunta, naturale o indotta che sia) i nodi, da cui vi avevo ben messo in guardia da almeno 3 anni e mezzo, stanno venendo al pettine. Oggi, perché la limitazione delle libertà colpisce trasversalmente tutti e non è più i diritti dello "spregevole" fascista ad essere calpestati e quindi, in una sorta di vendetta karmica, assaggino un po' della loro stessa moneta.
Oggi che le sinistre hanno assaggiato la censura per cui ieri hanno gioito, oggi che hanno assaggiato il divieto di assembramento per cui ieri hanno gioito, oggi che hanno assaggiato la limitazione negli spostamenti che ieri avevano auspicato, chiedono, oggi, alla popolazione che, ieri, ha supinamente accettato quanto gli accadeva attorno, perché non lo capivano e non gli interessava, di ribellarsi di scendere in strada, di far violare le leggi che, in nome della salute pubblica, sono state estese anche a voi.
La plebaglia però continua ad essere assorta nelle proprie preoccupazioni, è spinta in un angolo dal terrore e quell'angolo non lo lascerà mai, nemmeno quando, chiuso in trappola, questo gli costerà la vita. Assopita e asservita ai poteri rossi che voi stessi avete voluto e che, come successo in Russia nel '17 del secolo scorso, vi si sta ritorcendo contro rivelandosi per quello che è una dittatura il cui potere è nelle mani di un gruppo elitario che fa riferimento ad capo... la differenza con allora è che il capo non è né forte né carismatico, né, tanto meno,  preparato. Oggi che anche le vostre libertà sono venute meno, forse vi farebbe comodo l'aiuto di quel gruppo guerriero capace di andare contro una potenza militare (quali quelle di polizia) in inferiorità numerica e di mezzi, perché voi siete i figli di coloro che questo potere lo hanno costruito, in nome della democrazia, lo hanno alimentato con anni di battaglie contro chi aveva la forza di combatterlo, e oggi lo detengono e se lo tengono stretti in mano.
Per mezzo di droghe (psichedeliche e non, leggere o pesanti) hanno svuotato la mente delle generazioni e l'hanno riempita con ogni forma di ideologia "corrotta" che sono stati in grado di concepire, diversamente non si potrebbe mai spiegare l'esistenza di un movimento, ma è solo un esempio, come quello delle sardine che combatte l'opposizione (unico vero strumento di una democrazia libera) sostenendo le tesi del governo, al punto tale da suggerire allo stesso di intaccare i risparmi dei lavoratori* nascondendosi dietro alle parole "tassa di solidarietà". 
Questo è l'ultimo strappo alla libertà che mi sento di poter tollerare. Venirmi a rubare in tasca per mantenere i soliti 4 negri venendoci a raccontare che viene fatto in nome dell'emergenza. Non è un mistero! Semmai è il segreto di pulcinella, infatti il "filantropo" Soros ha donato ben 1 milione di euro alla città di Milano, mentre (nel 2017 e nel 2018) è arrivato a sborsare 8,5 milioni di dollari a favore delle ONG di cui mezzo milioni ai radicali e ad altre associazioni per finanziare e promuovere leggi e studi a favore dell'immigrazione "Oltre 8,5 milioni di dollari, per l'esattezza 8.527.948. E' l'ammontare dei 'grants', le sovvenzioni elargite in Italia dalla Open Society Foundations di George Soros nel biennio 2017-2018. Tra i beneficiari, movimenti politici come i Radicali Italiani, think-tank come l'Istituto Affari Internazionali, onlus e ong impegnate sul fronte dell'immigrazione e delle politiche di accoglienza e perfino il Comune di Ventimiglia. [...] Il campo d'azione principale dell'impegno della Open Society Foundations in Italia rimane l'immigrazione. Ai Radicali Italiani, ad esempio, sono andati in tutto 298.550 dollari nel 2017, per "promuovere un'ampia riforma delle leggi italiane sull'immigrazione attraverso iniziative che puntino a fornire aiuto agli immigrati e avanzare il loro benessere sociale". Sempre sul fronte migranti, ben 385.715 dollari nel 2018 sono stati assegnati all'Asgi, l'Associazione per gli studi giuridici sull'immigrazione, che in passato ha pubblicato anche la rivista 'Diritto Immigrazione e Cittadinanza', in collaborazione con Magistratura Democratica.".
"Cari" compagni scrivevate sui muri "Chi dorme in democrazia, si sveglia in dittatura..." voi non avete dormito in democrazia perché l'avete trasformata in una dittatura. 
Oggi non vi resta altro da fare che godervela. Quando a colpi di leggi liberticide, io vi mettevo in guardia sul pericolo che uccidere la libertà comporta, vi siete ben distinti ed affannati, avete fatto a gara a chi mi urlava fascista in modo tanto più dispregiativo da farmi infuriare, ma per me è sempre stato motivo di orgoglio, anche se non mi ci sono mai identificato molto in quel fascismo troppo multietnico, che doveva a tutti i costi far sentire cittadini i negri che erano parte dell'impero. L'orgoglio era nel sapere che più forte urlavate e più io avevo colto nel segno. Ora scendete in strada con i vostri megafoni che da 50 anni gracchiano gli stessi slogan, ma stavolta non ci sono i sovranisti al potere, non ci sono i fascisti a cui dare la colpa che se ne stanno belli rintanati in casa rispettando le regole (anche quelle più insensate) perché così sono stati "educati" a fare, ci sono i vostri amici negri che continuano a delinquere (ma per voi l'illegalità non è mai stato un problema) ed il vostro governo contro cui abbaiate come alla luna che dal nero drappo del cielo vi deride e voi non riuscite a farla scendere, perché là ce l'avete messa voi e siete troppo stupidi per capirlo e, di conseguenza, cambiare.
Questo non costituisce assolutamente un problema, anzi, continuate pure ad essere stupidi d'altronde "errare è umano..." non imparare dai propri errori è comunismo!

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