6 aprile 2020

Quando la dicotomia diventa lobotomia - Parte Seconda.

Parlando di femminismo ho voluto subito specificare che l'articolo non era rivolto contro le donne, e credo che i toni lo abbiano dimostrato ampiamente, ma essere contro quel tipo di mentalità che porta a credere che la parità di diritto incominci e si concluda con la declinazione dei vocaboli, nella lingua italiana, al maschile piuttosto che al femminile. 
Ho accennato al tipo di cultura che, se non istituzionalizzata, è quanto meno diffusa a livello popolare nelle regioni "governate" o soggette alle religioni di origine semitica. Per quanto la religione Cattolica ponga in una posizione di rilievo Maria (la Madonna madre di Gesù), il resto delle donne ne esce dipinta in modo assai denigrato, soprattutto, ma non solo, nell'antico testamento dove l'influenza e l'origine ebraica della religione cristiana è fortemente marcata. L'esempio più classico è "l'inganno" di Eva su Adamo che, abbindolata dal serpente, ha "costretto" l'uomo a raccogliere il frutto proibito. Un altro è quello della moglie di Lot, tramutata in statua di sale per essersi girata a contemplare la furia divina nel distruggere Sodoma e Gomorra (anche se il papa tende a dimenticare la ragione particolare della distruzione delle due città, in special modo di Sodoma), tanto colpevole che il suo nome non merita di essere menzionato in tutta la Bibbia è un esempio su tutti, nella stessa vicenda le due figlie di Lot giacciono a turno con il proprio padre per generare una nuova discendenza (stando alla Genesi secondo l'usanza). Anche nelle trasposizioni cinematografiche, degli episodi della bibbia, le donne non ne escono dipinte benissimo, tant'è che ne "La Bibbia" di John Huston del 1966 la moglie di Noè supplica più volte il marito di desistere dalla costruzione dell'arca per far cessare la derisione dei suoi concittadini (anche se nel vangelo non se ne fa cenno, ma nemmeno della derisione altrui). Il nuovo testamento andrebbe praticamente riscritto in quanto Maria Maddalena (sì, si chiamavano tutte Maria a quel tempo in Palestina) passa dall'essere la moglie di gesù ad una prostituta, non una che ospitava il cristo per la notte, ma una peccatrice della "peggior" specie, pur di garantire il celibato dei preti (che si sfogano così sui ragazzini, ma questo è un altro tema).
La Boldrini, paladina del femminismo moderno (probabilmente ha mancato gli anni 60 ed ora si sente orfana di quella lotta) in tutto questo, cerca di far combaciare la peggior forma di patriarcato attualmente presente sul pianeta, con il femminismo più sfrenato. Basti pensare che, al fine di ridurre il piacere femminile nei rapporti sessuali, alle donne dei paesi in cui prevale la religione islamica e la cultura araba, viene praticata l'infibulazione, ovvero l'asportazione del clitoride e, successivamente, le viene cucita la vulva per preservane la purezza sino alla prima notte di nozze quando, il marito, potrà scucirgliela ed avere così il rapporto sessuale. Se qualcuno lo facesse presente alla Boldrini sono sicuro che lei negherebbe tutto bollando l'interlocutore come sessista e razzista. Stando a vaccapedia, però, in Egitto, dove tale pratica è vietata per legge, sia diffusa tra l'85 e il 95% delle donne (se poi lo hanno scelto loro...) sicuramente è facile essere d'accordo con le decisioni del proprio marito quando questo massacra sistematicamente di botte la propria moglie. Citando Marla... anche gli occidentali lo potrebbero fare (massacrare di legnate la moglie, in quanto credo che tra i mariti ci sia ancora il sogno proibito di far provare piacere alla propria moglie durante il rapporto sessuale), ma il problema resta. Nonostante le leggi "speciali" per punire in modo ancor più grave la molestia, l'aggressione e l'uccisione di una donna, tali leggi speciali non sono minimamente applicate agli "ospiti" (indesiderati e non invitati).
Per tale ragione la Boldrini non capisce un cazzo.
Non capisce un cazzo non solo perché si aggrappa a battaglie inutili quale la declinazione al femminile dei lavoratori e delle cariche istituzionali, ma soprattutto perché non vede, o non vuole vedere, cosa stanno facendo le sue preziose risorse al nostro paese e alle nostre donne.
Pazzi furiosi che, senza alcun motivo apparente, rifilano pugni in faccia alle donne in stazione o le spingono giù dalle scale, aggressioni, molestie, masturbazione innanzi a loro, ragazze uccise, fatte a pezzi e messe nelle valigie, stupro di gruppo su una quindicenne e poi uccisa da un overdose, ecc. Volendo sarebbero queste le battaglie che le femministe moderne dovrebbero affrontare, ma non rompendo i coglioni in piena crisi mondiale nel voler mettere l'asterisco al posto della "o", ma andando in giro per l'Italia e per l'Europa a denunciare questi atti, anche se commessi dai pellet. Non fare click sul sito di amnesty international e cercare di impedire che a "Fanculonia" ci sia l'ennesimo matrimonio con una sposa bambina che, tra l'altro, fa parte della loro cultura dal momento che quel porco di Maometto prese come ultima moglie una bambina di appena 9 anni, ma aspetto che ne avesse 10 prima di consumare il matrimonio. Cazzo santo subito. Strano infatti che Lauretta non abbia deciso di santificare Maometto in nome dell'antirazzismo. Resta il fatto che il femminismo moderno non ha nulla a che fare con le origini del movimento e affronta delle battaglie che non hanno alcun concreto peso o valore. Per lo stesso principio perché la forma di cortesia, e la stessa forma burocratica, sono declinate alla terza persona singolare che, nella lingua italiana, è "femminile"? Ad una persona a cui si porta rispetto (termine che la Boldrini non conosce e pertanto non merita) o con cui non si è in confidenza si da del "Lei" indipendentemente dal sesso. Nelle autocertificazioni e nei moduli di domanda e comunicazione verso le istituzioni si usa "Il sottoscritto 'il Brambi' nato a 'Fnaculonia' il '31 febbraio ****' Dichiara..." dichiara chi? Semmai dichiaro io uomo... ma, nonostante alla terza persona la coniugazione sembri usare il femminile (Io dichiaro, tu dichiari, egli ella dichiara), questi sono i soliti pettegolezzi a cui la Boldrini non presta né orecchio né il fianco per non cadere vittima del suo stesso neurone quando va a sbattere contro la scatola cranica.
Ricapitolando il grosso dei danni della società, cosiddetta, patriarcale è stata fatta durante il medioevo... ma non pensate al medioevo al periodo di Re Artù e Ginevra, di mago Merlino e Morgana, infatti il medioevo inizia con la caduta dell'impero romano d'occidente (476 d.c.) alla "scoperta" dell'america (1492 d.c.) anche se con le nuove scoperte, ormai assodate, essendo la scoperta dell'america avvenuta intorno dall'anno 1000 da parte dei vichinghi, quindi la datazione delle fine del medioevo andrebbe rivista o, quanto meno, cambiato l'evento storico associato, ma lasciamo stare. In cui lo strapotere della chiese cattolica nello "stivale" ha portato all'imposizione di una cultura castrante dal punto di vista morale. Infatti non solo la donna era da considerarsi "inferiore" all'uomo, ma la stessa era uno strumento del demonio, questo è potuto accadere in quanto gli uomini del clero erano impossibilitati a sfogare uno degli istinti primordiali di ogni essere vivente, la riproduzione (insieme a nutrirsi e riposare), ed allo stesso tempo incapaci di controllare tale istinto con la castità imposta dal loro credo religioso. Questo ha portato la donna dall'essere genitrice della vita (quasi al pari di dio) all'essere il serpente che ha tentato Adamo, come abbiamo visto prima. Mentre nelle società precristiane i ruoli erano più definiti e, di conseguenza, meno castranti per l'uno è per l'altra, ma l'argomento sarà approfondito nella prossima parte (immagino conclusiva) dell'articolo.

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