15 febbraio 2017

Chi ti tiene? Se vuoi andare accomodati!

Alcuni lettori a volte mi chiedono, suggeriscono, inviano (in forma privata) contenuti su cui basare i miei articoli... tanto a loro che cazzo gliene frega chi rischia il culo sono io.

Per cui non commenterò il fatto che una scuola aveva organizzato un ballo con tema "fascista" e le conseguenti proteste dei genitori a cui vanno aggiunti gli inutili commenti dei lettori.

Mi concentrerò su un fatto privato. Ovvero una persona, che posso considerare una buona conoscente, ha espresso più volte l'intenzione di lasciare la propria terra natia (che evidentemente inizia a starle troppo stretta) per altri lidi, meno noiosi, nebbiosi, piatti, ecc. a favore di climi più miti o caldi con più eventi socio-culturali e più economici.
Intanto mi sento di dire che non ti trattiene nessuno. La scelta è solamente tua. Certo capisco che non sia facile di punto in bianco prendere e lasciare tutto. Dove tutto non vuol dire solo un lavoro senza sbocchi, una miseria infinita, un clima perennemente o quasi avverso. Vuol dire anche, e soprattutto, separarsi dalla famiglia che, magari, ad una certa età un viaggio se lo possono anche concedere, ma trasferirsi.... Vuol dire lasciare gli amici anche se, con la nascita degli "asocial-network" ormai li si vede molto di più in virtuale che in reale.
Bisogna, a mio avviso, considerare anche cosa ci spinge ad andare in un altra nazione. Se è il minor costo della vita, è necessario valutare quale sia davvero il rapporto tra il costo della vita e gli stipendi della nuova nazione ospite. Perché un conto è il turismo, un conto è viverci. Se il clima uggioso ti stufa, non potrebbe succedere lo stesso con un clima troppo secco (tipo deserto) dove non piove mai è fa sempre un caldo soffocante (tipo inferno)?
Ma soprattutto si è sicuri che gli altri paesi sono altrettanto contenti dell'immigrazione quanto lo sono i nostri governanti?
Non è banale decidere di partire e sicuramente chi fa una simile scelta (consapevolmente e non pagato per farlo) è una persona coraggiosa, almeno più di chi resta nella sua terra solo per lamentarsene.
Ma credo che sia altrettanto, se non di più, coraggioso restare nella propria terra e combattere per cambiare lo stato delle cose.
Per citare uno scrittore tedesco del '900: "La grandezza di un uomo è tanto più importante, maggiore è il suo coraggio di usare la propria visione superiore in opposizione a una prevalente e generale opinione perniciosa, per tentare di condurre alla vittoria generale. La sua vittoria sarà tanto più grande, maggiori saranno le resistenze che dovranno essere superate, e più disperata sarà apparsa la lotta all'inizio."
In entrambi i casi il coraggio è nel fare qualcosa. Sia esso cambiare vita (completamente) se quella che viviamo non ci soddisfa appieno. Sia esso lottare a costo della vita stessa nel momento in cui siamo consapevoli di quale sia il ruolo, il compito, il destino che ci appartiene.
La lezione che Peter "uomo ragno" Parker non ha mai imparato o (almeno nei film non gli hanno mai lasciato imparare) è che le grandi responsabilità derivanti da un immenso potere possono anche non essere a servizio degli altri, ma essere semplicemente nel assumersi le proprie responsabilità anche nella non azione o nell'agire in modo sconsiderato.
Se tuo marito non intende seguirti in capo al mondo, non puoi scaricare su di lui la colpa di non amarti abbastanza, perché la cosa è reciproca... SEMPRE!
Se lui non ti ama abbastanza per seguirti, in quale modo tu lo ami a tal punto da strapparlo alla sua terra, alla sua famiglia, alla sua vita?
Se hai il potere di fare qualcosa, hai il dovere di fare quel qualcosa. Inevitabilmente comporta delle conseguenze e quelle conseguenze sono a carico di chi ha il coraggio, la forza, la disperazione di fare.
Così ci vuole tanto coraggio a compiere il proprio destino, quanto ce ne vuole a prendere coscienza delle forze che agitano il proprio animo. E quando tutto il mondo invoca la tua morte, la tua carcerazione, la tua distruzione fisica e ideologica. Quando il paese che governano è sotto ad una perenne pioggia di merda e sono in grado di fornirti solo un ombrello senza tela... Ma trovano sempre il tempo, il modo ed il denaro di combattere TE! Non il tuo vicino, non il criminale che stupra, spaccia, uccide... distrugge vite, corrompe quelle dei più giovani perché così gli è stato ordinato... Allora puoi anche lasciare la tua terra, puoi cambiare vita, puoi lasciarti alle spalle amori e dolori, ma la tua natura non la puoi cancellare, quello che agita il tuo animo qui lo farà anche altrove. Anche se sarà per qualche altra ingiustizia a cui tu non potrai o saprai opporti.

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