13 febbraio 2017

Il buongiorno si vede dal mattino!

La sveglia che suona alle 6.30. Il buongiorno della belva (che dopo essersi fatta il bidè), mi viene a leccare la faccia. Passeggiata. Pappa per lei. Doccia per me. Così si è pronti alla giornata di lavoro... ma inevitabilmente, insieme a rondini e piccioni, compaiono al semaforo i "loro" cari amici "pellet".

Normalmente 'sti esseri inutili si limitano a proporre il "lavaggio" del vetro (dal momento che quella spugna è usata sullo smog di non so quanti idioti che hanno acconsentito di farsi "pulire" il parabrezza), quanto sarebbe toccato il mio turno probabilmente mi avrebbe lasciato delle splendide strisce di sporco nero. Oggi però i due pellet di turno al semaforo erano più arroganti rispetto alla scorsa stagione, probabilmente forti del fatto che il nostro Stato se ne fotte dell'Italia e degli italiani. Allora chi al semaforo ce li manda li ha adeguatamente istruiti sull'essere più aggressivi per forzare l'estorsione dell'euro all'automobilista.

Il risultato è che una signora non ha potuto opporsi a farsi insudiciare il vetro, purtroppo non ho assistito all'estorsione perché nel frattempo il compare andava in giro a disegnare cuoricini di sudicio sul vetro di automobilisti non dotati della forza necessaria per opporsi a tale aggressione. Alcuni si limitavano ad azionare il tergicristalli per riportare il proprio parabrezza allo stato di pulizia originale, altri venivano costretti a tenersi il parabrezza con il cuoricino sopra. Beh mio compare di sventura... stasera come glielo spiegherai a tua moglie?

Nel frattempo la "risorsa", da teleriscaldamento, si avvicina alla mia auto. In modo deciso oppongo con forza un rifiuto al suo voler appoggiare quella spugna lercia e olezzosa sul mio vetro. Come da istruzioni ricevute finge (o non finge per me è indifferente) di non capire e fa il gesto di procedere a disegnare il cuoricino. Gli stacco una bestemmia alla sua divinità che l'ho proprio vista schiantarsi al suolo insieme a Maometto e al suo cazzo di cammello di merda.
Mi rivolge uno sguardo come dire "per così poco?!?" ormai l'ira prende il sopravvento ho già la mano sulla maniglia della portiera pronto a saltare giù dalla macchina e a devastarlo di legnate insieme al suo socio.
Fa nuovamente il gesto di avvicinare quell'arnese al mio vetro. Gli faccio un cordiale gesto che raffigura un pollice che corre tra le due giugulari (esterne). Finalmente capisce che esiste ancora un italiano pronto a combattere a costo della vita pur di difendere la propria terra e che non china il capo di fronte all'arroganza straniera, ma è pronto ad imbracciare le armi se necessario. E capisce anche, piuttosto bene, che se ne fosse uscito vincitore (avendo il socio poco lontano), sicuramente non ne sarebbe uscito indenne.
Capisce che il rischio è troppo alto per un misero euro che può, più tranquillamente, recuperare dalla macchina successiva.

C'è qualcosa di magico nel minacciare di morte qualcuno di prima mattina... da un senso di onnipotenza! Non inteso che per quel giorno si possa camminare sulle acque o tramutare la stessa in vino, ma inteso che ormai ne hai i coglioni talmente pieni dell'arroganza di 'sti schifo che sei pronto. Non sai per cosa... ma sei pronto! Sei una polveriera pronta ad esplodere. Sai che "basta una scintilla per accendere un fuoco, a volte le parole servono a poco". Non sai più qual è il tuo limite, perché i tuoi "amici" (la classe dirigente) hanno tradito troppe volte l'impegno e la costituzione che hanno giurato di difendere, che il limite lo hanno superato fin troppe volte.

Sai che i tempi sono maturi che basta davvero poco perché tutto si scateni. E allora coloro che hanno tirato i fili capiranno qual è la differenza tra matrix e la realtà.

Come recita una nota canzone "tirannide borghese ancora poco tempo, la rivoluzione esplode in un momento!" "Intolleranza - la rivoluzione è come il vento".

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