2 febbraio 2017

Lo strano caso dei debiti sospesi.

Nelle mie migliori intenzioni c'è, o meglio ci sarebbe, la volontà di tornare ad argomenti più leggeri quali le guide sui programmi televisivi e i film. Purtroppo però in questo periodo la situazione politico-sociale-economica è piuttosto preoccupante per cui mi tocca, ancora una volta concentrarmi su argomenti meno lieti.

Come recita il titolo oggi affronteremo l'argomento dello strano caso della sospensione dei debiti.
Se pensiamo all'agenzia delle entrate, a equitalia, allo Stato, alle banche e a chiunque abbia titolo di "rimettere a noi i nostri debiti" (strozzini inclusi) mi vien bene da pensare che non ci è possibile sgarrare neanche di poche ore (salvo in caso di finta bontà personale dell'esattore, che applica delle proroghe a termini di legge). Mentre se si parla del debito pubblico le scadenze con l'UE sono piuttosto flessibili... soprattutto nel caso che ora andremo a mostrare.

Correva l'anno 2015 quando un Renzi, ma non un Renzi qualsiasi bensì un Renzi appena bastonato dalla solita "vacca abituale accompagnatrice dei bevitori bavaresi", torna con una buona notizia ed una data.

La buona notizia è che l'Europa concede all'Italia una proroga per il pagamento del pizz... ehm... del debito pubblico.
La data è quella del 12 ottobre 2016 (poi spostato definitivamente al 4 dicembre dello stesso anno).

Incominciano subito i lavori per la stesura del testo referendario, ma la parte più difficile (per Renzi) pare sia trovare un modo elegante per buttarcelo al... ehm... per convincere gli italiani della necessità e della validità di apportare modifiche alla nostra costituzione. Sicché si spera che vengano cancellati quegli articoli liberticidi, che si riduca il numero degli occupanti delle due camere, ed altri interventi davvero importanti.
E invece arriva la solita fuffa, il solito fumo negli occhi. Beh chi ha avuto ha avuto chi ha dato ha dato e chi "se dato" e tornato! Ma per dare un senso al nostro articolo è doveroso ricordare che, se non in tutti, in buona parte dei 47 articoli (sui 139 presenti nella costituzione) modificati veniva tolto potere al senato (ridotto di un centinaio di persone, mentre la camera e i suoi 630 parlamentari non veniva toccata) e consegnato alla camera dei deputati, inoltre veniva dato maggiore ed esplicito mandato all'Unione Europea (delle Banche) di legiferare su determinati temi della nostra politica nazionale tra cui il tema dell'immigrazione.
Ciò detto Renzi ha portato a casa gli schiaffi e (per una volta) come promesso s'è tolto dai coglioni. Ma già all'indomani (giorno 5 dicembre) ecco che l'UE(B) arriva a batter cassa. Cioè la proroga concessa all'Italia era, in realtà concessa a Renzi (2). Sempre per un caso fortuito oltre alla scadenza della proroga arriva la presentazione di un ulteriore debito, uscito da non si sa bene dove, di €8.000.000.000 (+2) a cui si potrebbe aggiunge un altro miliardo per l'inquinamento (+2).

Che ne dite incominciamo a fare un po' di matematica spicciola, ovvero senza andare a disturbare Lagrange per applicare il suo teorema delle derivate ad una semplice somma?

Dunque possiamo anche tralasciare il fatto che ci era stata concessa la "proroga Renzi". Sembra piuttosto strano che non ci abbiano (almeno i media) avvisati qualche giorno prima, ma anzi abbiano aspettato l'esito del referendum a darci la notizia che la nostra proroga era scaduta e che l'ultimo atto di Matteo sarebbe stato quello di andare a raccontare fuffa in Europa e guadagnare tempo. Ci ritroviamo a dover fare, al più presto possibile, una nuova manovra economica per saldare il debito... va beh diciamo per rispettare tempi e cifre di restituzione del debito (in quanto il debito cresce di giorno in giorno e dal 2002 ad oggi non abbiamo nemmeno iniziato a ripagare gli interessi passivi figuriamoci il capitale). Qualche giorno fa mediobanca (se non ricordo male)  ha pubblicato uno studio, in cui si diceva che se entro quest'anno (2017) usciamo dalla cosiddetta zona euro e torniamo ad una moneta nazionale (per favore che sia la lira... mi piaceva così tanto), con un non molto chiaro meccanismo che comprendere, una svalutazione a prescindere (anche se sono 15 anni che non è più quotata) iniziale della nostra moneta, un risarcimento parziale del debito e inculare gli investitori che hanno comprato i titoli di Stato (tossici), l'Italia guadagnerebbe ben 8 miliardi... non vi ricorda qualcosa? Tipo il nuovo, ulteriore, debito uscito da non si sa bene dove e presentato in questi giorni?
Se questo non bastasse da diverso tempo gli inverni, soprattutto nel nord Italia, sono poco piovosi (inteso con poche precipitazioni, compresa la neve... certo non mi sento, almeno quest'anno, di riferirmi anche al centro-sud che tra terremoti e nevicate sono letteralmente nella merda), ovvero l'unica condizione climatica in grado di abbattere realmente le polveri sottili, in quanto il vento de localizza (per usare un termine tanto caro agli industriali) solo il problema. Quindi sono anni che il nostro tasso di inquinamento è alle stelle tant'è che il blocco del traffico non è una novità di quest'anno. Basti pensare all'ecopass a Milano (anche se in quel caso bastava pagare per entrare in ZTL).
Resta il fatto che anche in questo caso la batosta arriva dopo le dimissioni di Renzi e alla bocciatura di un'Italia maggiormente serva della UE(B).

Quindi tornando alla matematica spicciola:
 - Renzi perde il referendum = 2;
 - Mediobanca dice possiamo guadagnare 8mld (l'UE ce li ruba) = 2;
 - Multa per l'inquinamento = 2;
2 + 2 + 2 = 6;
Miei lettori questo non è complottismo, non ci sono gli alieni, i "rettiliani" o chi per loro dietro a queste manovre. Purtroppo questo è un banale mettere in correlazione degli eventi, apparentemente, casuali. Ma che casuali non sono.
Se, per citare Sherlock Holmes (mi sembra di ricordare), un evento isolato è un caso, due sono una coincidenza, tre un indizio, quattro una prova... cosa mi dite dell'improvvisa scalata a mediaset ed il quasi fallimento di MPS a cui presto potrebbero seguire altre banche... non che la cosa mi offenderebbe, ma mi spiacerebbe per i risparmi di cittadini comuni che, con anni di estremo sacrificio, hanno messo da parte e  si vedrebbero "spazzolare" via nel giro di una notte.

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