4 aprile 2018

La storia del Sudafrica.

Oggi vi voglio raccontare una storia. Ovviamente non è (considerata) La Storia, ma è la storia di una terra che a parte il passaggio di qualche tribù nomade è stata disabitata per millenni. Poi, nel 1400 gli europei si accorsero che oltre al Capo di Buona Speranza c'era ancora terra, ma fu solo nel 1600 che gli olandesi i, cosiddetti, "Boeri" (tradotto dall'olandese "cittadini") decisero di fondarvi una colonia che diventerà Città del capo.
Secondo "vaccapedia" il sudafrica è la "culla dell'umanità" in quanto "Secondo la moderna paleoantropologia, il Sudafrica fu probabilmente la "culla dell'umanità"; qui (soprattutto nella zona del Transvaal) si sono infatti trovati fossili di australopitechi, Homo habilis, Homo erectus e Homo sapiens sapiens." vabbè se non ne abbiamo già parlato vi parlerò un giorno o l'altro della mia personalissima "teoria dell'arrosto bruciato" e delle teorie illustrate da Varg Vikerness e consorte (Marie Cachet) sui flussi migratori che, secondo questi stessi cialtroni (i panteologhi moderni), vedrebbero gli Homo Sapiens arrivare in Europa e dare gli schiaffi ai locali Neanderthalnesis fino ad estinguerli.
Questa terra meravigliosa, un tempo coperta di foreste per cui i nomadi "superstiziosi" preferivano non addentrarsi, fu sede di scontri violenti tra gli zulu e xhosa (dell'etnia bantu) e i boscimani e ottentotti (dell'etnia khoisan) che, come detto prima, non si stanziarono mai fino all'arrivo dei Boeri.
Evidentemente, come le mosche per il miele, i pellet hanno una vera e propria attrazione/venerazione per l'uomo bianco, almeno fino a quando quest'ultimo fa "lavorare" la frusta del padrone. Infatti per quasi 500 anni gli "Afrikaner" governarono sul Sudafrica e gli scontri fra i bantu e gli khoisan erano ridotti al minimo.
Anche quando il "governo" passò dagli olandesi agli inglesi il "lungo braccio della legge" non allentò la presa sulle popolazioni "indigene" (che indigene autoctone non erano) ormai composte esclusivamente dai bantu visto che gli altri erano stati cacciati nelle inospitali terre a nord del Sudafrica, ma nella cosiddetta guerra dei Boeri, a cavallo tra la seconda metà del '800 ed il primo decennio del '900, i bantu si divisero nelle due fazioni (gli zulu con gli olandesi, gli xhosa con gli inglesi) al fine di poter continuare una guerra tribale che ormai durava da, appunto, 600 anni.
Infatti, dopo aver cacciato i khoisan fuori dai confini del Sudafrica, hanno iniziato a scannarsi a vicenda perché (parafrasando il film "the shooter") il nonno del bisnonno che apparteneva agli zulu ha fatto uno sgarbo al nonno del bisnonno appartenente agli xhosa.
Quindi mi sento portato ad affermare (aldilà del solito finto perbenismo degli americani che vogliono insegnare agli altri come ci si deve comportare, visto che loro sono stati delle bestie per tutta la loro breve storia) che con i bianchi al potere il Sudafrica sfruttava le proprie risorse naturali, teneva sotto controllo le scaramucce tribali e tutti erano contenti. Dal momento che il Sudafrica era, a tutti gli effetti, una colonia inglese, durante i due conflitti mondiali non poté esimersi dal fornire appoggio alla "madre" Patria britannica, ma di fatto il paese era spaccato in due per la convivenza, mai facile, tra Boeri e inglesi. Tra le due guerre mondiali, ovvero nel nostro primo dopo guerra, il Sudafrica ottenne, per un non ben precisato merito, il territorio dell'Africa del Sud-Ovest (corrispondente alla Namibia) fino ad allora colonia tedesca. Come accennavo pocanzi durante il secondo conflitto mondiale il Sudafrica dovette entrare in guerra con gli inglesi, ma il partito nazionalista (con una principale componente boera), di fatto appoggiava, apertamente, la Germania Nazional-Socialista.
Dopo la guerra il partito Nazionale vinse le elezioni ed inizio ad attuare una politica segregazionista che assunse il nome di Apartheid "Concettualmente, l'obiettivo dell'apartheid era quello di isolare i diversi gruppi etnici del Sudafrica, lasciando che ognuno di essi si sviluppasse in un proprio contesto sociale, economico e territoriale.[8] Verwoerd spiegò anche che il ruolo predominante dei bianchi nei processi politici che avrebbero portato all'autonomia delle diverse etnie era giustificato dalle circostanze storiche, ovvero dal ruolo fondamentale che i boeri avevano avuto nella nascita del Sudafrica." Come dire "dal momento che vi sentite sfruttati dai bianchi createvi una vostra identità, società ed economia, ma se state tra i bianchi sottostate alle leggi dei bianchi".  "Nel 1973 le Nazioni Unite dichiararono l'apartheid un crimine contro l'umanità" ovvero mai che si fanno i cazzi loro quando devono destituire una terra che ha il dominio quasi esclusivo dell'estrazione di diamanti del pianeta, che i bianchi sanno quanto valgono. Spostando invece il controllo ai pellet, che hanno continuato ad avere una concezione della vita tribale, le nazioni unite avrebbero potuto appropriarsi, o quanto meno ridimensionare, il monopolio dell'estrazione delle pietre preziose.
Come spesso succede, quando ad una bestia feroce fai assaggiare il sangue umano, il passaggio dall'apartheid ad una politica più equa e bilanciata (anti bianco), ha scatenato una serie di problematiche a livello socio-economico. Come ad esempio il fatto che oggi i contadini (bianchi) sono oggetto di una vera e propria caccia all'uomo, al punto da indurre l'Australia ad aprire un corridoio umanitario per salvare la vita a questa minoranza vittima di razzismo.
Come se tutto questo non bastasse l'eroe della lotta all'apartheid "Nelson Mandela, Premio Nobel per la Pace, simbolo della lotta all'apartheid, dal '94 presidente sudafricano, si sarebbe adoperato per far scomparire una persona in grado di testimoniare sui crimini della moglie Winnie - dal quale ha divorziato un paio di anni fa, dopo molti anni di separazione - accusata di aver eliminato una serie di sue giovanissime guardie del corpo ed un medico che non voleva avallare tali morti con finte dichiarazioni." (fonte la Repubblica.it) Secondo la stessa Winnie queste sono mistificazioni promulgate dalla destra bianca inglese, a che scopo lo sa solo lei, ma resta il fatto che "La Commissione per la verità e la riconciliazione sancì la “responsabilità politica e morale per le gravi violazioni dei diritti umani” commesse dalla donna durante gli anni della lotta anti apartheid. Come se non bastasse, l’immagine di Winnie venne definitivamente compromessa dopo le accuse mossele dalla sua guardia del corpo, Jerry Musivuzi Richardson, che le imputò diversi rapimenti e uccisioni. Dulcis in fundo, nel 2003 l’ormai ex moglie di Madiba fu giudicata colpevole di 43 capi di imputazione per frode e 25 per furto per un totale di un milione di rand (circa 80mila euro). Venne condannata a cinque anni di carcere duro, ma anche questa volta le fu ridotta la pena a tre anni e mezzo con la condizionale. Un curriculum di tutto rispetto, praticamente immacolato." (fonte Il Primato Nazionale)
Ma il problema di tutto sono i bianchi senza i quali il Sudafrica sarebbe un paradiso terreste, salvo che le bestie so bestie: "Quando gli agenti hanno fatto irruzione nella sua casa di Mount Frere, in Sudafrica, si sono trovati davanti una scena orripilante: Aphiwe Mapekula, 23 anni, era intento a cibarsi dei resti di Thembisa Masumpa, una 35enne che aveva ucciso, decapitato e fatto a pezzi. A nulla è valso l'avvertimento degli agenti di fermarsi: l'uomo ha tentato di accoltellarli e loro hanno reagito uccidendolo a colpi di pistola" il caso isolato di un fulminato si potrebbe pensare, ma "Il caso ha fatto ripiombare nell'incubo la cittadina dopo che un caso di cannibalismo era venuto alla luce ad agosto, quando un uomo si era presentato in una stazione di polizia di EastCourt con alcuni pezzi di cadavere dicendo di essere stanco di mangiare carne umana. All'epoca vennero arrestate sei persone, ma nei giorni successivi è emerso che nella cittadina almeno in 300 avevano ammesso di aver sperimentato la carne umana." (entrambe le citazioni sono fonte de "Il messaggero").
Meno male che l'apartheid era una brutta cosa, ma secondo lo sceriffo della cittadina sudafricana si tratta un caso isolato (sugli altri 300 sorvoliamo) il pellet era probabilmente sotto l'effetto di stupefacienti... qui da noi le ragazzine vengono fatte a pezzi e messe nelle valigie, lì se le mangiano, prima o poi qualcuno si renderà conto che gli animali devono stare chiusi in gabbia? O, allo stato brado, vivere a stretto contatto con i propri predatori... ma a noi ci stanno mettendo nella gabbia dei leoni armati di stuzzicadenti e con le mani legate dietro la schiena.

Nessun commento:

Posta un commento