24 aprile 2018

"Ma tua madre!!!"... "...Quale delle due?!?"

La legittimità della confusione che proverà sto sfortunato bambino, in quanto gli amici si scelgono i parenti ti toccano (anche i preti, ma non è argomento di discussione), probabilmente tra qualche avrà ragione di averla.
Dal momento che, finito il periodo dei blocchi del traffico, la Mignotta 5 Stelle deve trovare qualche altra ragione per farsi odiare dai torinesi.
Quale ragione migliore quindi che violare le leggi vigenti, in fatto di coppie di fatto e composizione dei nuclei famigliari, e registrando 3 bambini di altrettante coppie di invertiti.
Vorrei citare la pubblicità della Skoda "Chi è alternativo non fa nulla per sembrarlo.". 
A quanto pare questo non vale per i radical chic che, per quanto riguarda la religione, sono disposti ad aspettare che il loro pargolo compia la maggiore età, ma non gli interessa minimamente che suddetto pargolo cresca con la convinzione che i bambini nascano sotto i cavoli (per le lesbiche che non sopportano gli uccelli) o vengano portati dalla cicogna (per i voltaculo che preferiscono gli uccelli alla verdura).
Il problema però non è da poco perché un bambino è fortemente condizionato dall'ambiente in cui nasce e cresce. Non volendo contestare che possa esserci più "amore" in una famiglia "omogeneizzata" (di verdure o salsiccia) piuttosto che una eterosessuale, la mancanza di "amore" e armonia familiare non è la sola causa di squilibri per un bambino. Se madre natura dovesse riservargli un orientamento omosessuale, peggio per lui/lei capita (ed i pellet hanno sempre bisogno di aiuto nel complesso processo produttivo del teleriscaldamento), ma certo è che crescendo in una famiglia in cui non c'è distinzione o meglio dualismo tra padre e madre il bambino (in italiano corretto si usa la forma maschile quando non si vuole fare distinzione  tra i due sessi) gli verrà meno una delle due figure genitoriali. Paterna (autentica) in caso di adozione o partenogenesi (esempio classico Gesù che è stato partorito senza il concepimento da parte di Maria) di due leccapassere o materna (autentica) nel caso di due voltaculo (in questo caso si può solo presupporre un'adozione o l'utilizzo di una madre surrogato.
Per secoli i comunisti... oops i radical chic, dediti agli studi umanistici... ci hanno fatto su un montone riguardo alle teorie psicologiche secondo cui la mancanza di una o entrambe le figure genitoriali fosse la principale imputata nei casi di malattie mentali e socio-patologiche più gravi ed estreme al pari di crescere in un ambiente familiare dove il bambino subisce molestie da un genitore, da un parente o dal parroco che è padre di tutti "noi" (e non a caso).
E' mai possibile allora che proprio i predicatori, che hanno sempre ammonito coloro che razzolavano male, adesso siano gli artefici del male?
Eppure esempi concreti, anche se taciuti, di casi in cui l'omosessualità è una maschera per celare l'odio radicato verso il sesso opposto. Come può un bambino crescere con l'idea che essere eterosessuale è il male e che il sesso opposto è il nemico da distruggere?
Non sto esagerando sto solo esponendo un possibile scenario (per quanto estremo), ma non molto tempo fa avevo riportato la notizia di Elsie, una bambina inglese di 18 mesi, scossa in modo talmente violento da uno dei due padri (era stata adottata da una coppia di finocchi) da provocarne gravi ferite alla testa ed infine la morte. Le ragioni di tale gesto non le conosco (e francamente non mi interessano), ma se il desiderio di paternità porta a questo forse è meglio pensarci prima. Non è escludibile che l'omosessualità del padre degenere sia frutto di un malsano ambiente famigliare o di un rapporto troppo morboso con la madre o qualche altra figura femminile all'interno o prossima alla famiglia e questo accanimento contro la piccola potrebbe essere il gesto d'odio del voltaculo verso il sesso opposto.
Resta il fatto che, in quanto a pessimi primati, Torino non arriva seconda a nessuno. Infatti oltre alle prime registrazioni dei figli condannati ad un futuro funesto, un'altra ragione di vanto arriva dall'università cittadina. Il DAMS ha inaugurato il corso di laurea, primo in Italia, "Storia dell'omosessualità" facendo per altro il boom di iscrizioni.
Aldilà degli aspetti morali, e di pessimo gusto, sarei proprio curioso di scoprire quali possibili sbocchi professionali potrà mai avere. Ora immagino, e voglio sperare, che sia solo una materia di studi, per un indirizzo più ampio e concreto, e che la quantità insulsa di iscritti fosse attratto da crediti di formativi maggiorati... diversamente non riesco davvero a immaginare che lavoro potranno mai svolgere i laureati i laureati in tale titolo accademico... forse serve una laurea anche per fare i "marchettari" a "trans-tevere".

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