Sono certo che i sindaci francesi, che oggi invocano a gran voce l'intervento delle istituzioni e l'innalzamento della presenza di polizia in quelle città dove la delinquenza è esponenzialmente (nonché "inaspettatamente") cresciuta con l'aumento di popolazione allogena (pellet) sono gli stessi che a suo tempo avevano invitato un maggiore impegno sul fronte dell'accoglienza. Un esempio potrebbe essere il sindaco di Tolone Hubert Falco, che è stato sì eletto con il gruppo di Sarkozy e sappiamo che la sua politica non è stata così stringente nei confronti dell'immigrazione (anche perché la riforma è stata approvata senza troppi patemi in Francia, con qualche sporadico e spaurito cenno di disappunto da parte di chi non la capita, ecc.), ed ora che la costa azzurra, meta turistica piuttosto rinomata, è sotto lo scacco di spacciatori e delinquenti si rende conto di non essere in grado di gestire il problema.
Mi tocca scusarmi del fatto che, salvo sempre più rare eccezioni, ultimamente i miei articoli vertano principalmente sul tema dei problemi legati all'immigrazione ed ai deliri che ancora oggi, nonostante i fatti stiano dimostrando che questo tipo di politica è fallita, viene perpetrata a spron battuto da molte forze politiche e dai media pronti ad urlare al fascismo ogni qualvolta viene tentata una politica di meri interessi nazionali.
Apro questa piccola parentesi, non ho ancora capito secondo quale logica i nostri governanti (nessuno o quasi escluso) si fanno eleggere dal popolo della nostra Nazione, salvo poi invocarne la distruzione... del popolo e della Nazione.
Temo che la parentesi non sarà così piccola e che quindi sto per cambiare tema.
Molti di quelli che si schierano a favore del concetto di Nazione spesso oppongono come motivazione l'idea che il concetto di Nazione è una convenzione voluta dall'uomo... prima di arrivare al concetto di vero o falso legato a questa affermazione, facciamo un gioco di associazione logica... non ricordo il nome tecnico, ma è quello per cui "se ti piacciono i pesci rossi stai trombando la moglie del tuo migliore amico!".
Uso il tu ipotetico, quindi mi fidato lettore non sentirti chiamato in causa a meno che tu (mio fidato lettore) non sia contrario al concetto di Nazione in tal caso mi sto rivolgendo a te (mio fidato lettore) e ti invito a smettere di leggere e ad andartene a fare in culo perché con sto blog non c'entri un cazzo... detto questo tu che pensi che la Nazione sia una convenzione umana e quindi può benissimo essere abolita, mi viene da domandarti sei anche contrario al concetto di legalità?
La risposta più frequente è dipende alcune leggi sono giuste altre no... e sia. Ma quelle leggi che tu reputi giuste come puoi essere sicuro che siano altrettanto giuste per qualcun altro? E quelle che reputi ingiuste?
Un esempio su tutte è la famosa (e cosiddetta) legge Sirchia che impedisce di fumare nei locali pubblici fatta eccezione per quelle aree predisposte ed adibite ad "area fumatori".
Essendo di Forza Italia, ed essendo la maggior parte dei comunisti dei drogati senza fondo, Girolamo Sirchia è stato appellato con gli epiteti ormai ben noti e che possiamo intonare come ritornello, mantra o tormentone a seconda dei gusti personali.
Gli stessi comunisti (sarebbero gli anarchici, ma siccome gli anarchici dovrebbero essere apartitici mentre i nostrani anarchici sono politicamente schierati contro una determinata forza politica e non contro tutte le forze politiche il nome corretto è comunisti) sono però quelli che proteggono il principio fondamentale secondo cui "La libertà di un uomo finisce dove inizia quella di un altro!"...
Ah utopicamente metterei la faccina con i cuoricini negli occhi, dal momento che metà delle leggi colpisce direttamente me in quanto individuo e l'altra metà sono leggi "ad personam" fatte per tutelare gli interessi economici di Berlusconi.
Quanto sarebbe "utopicamente", ripeto, bello avere una sola legge anziché 200.000 articoli più comma, sottocomma, ecc. avvocati strapagati per trovare il cavillo giusto per evitare la galera all'innocente e garantirla al colpevole che studiano 5 anni per imparare leggi, procedure, diritto civile, penale, i precedenti, le sentenze, i ricorsi, gli appelli, ecc. che quando hanno finito in realtà dovrebbero iniziare da capo perché nel frattempo metà delle leggi sono cambiate... ovvero tutte quelle che non derivano direttamente dal diritto Romano (sì nei nostri codici, civile e penale che sono l'insieme delle nostre leggi, sono ancora presenti leggi in vigore nell'impero romano) o dal codice Rocco (quello scritto dal ministro di grazia e giustizia ai tempi del fascismo, che tra le altre ha garantito la nascita dell'ordine dei giornalisti 1928).
Invece un'unica legge uguale e categorica per tutti "La libertà di un uomo finisce dove inizia quella di un altro!"... sniff... sniff... non sentite anche voi questo strano odore... come di... "stronzata" appena detta? Quella che secondo gli stolti comunisti è la massima espressione di libertà quella inviolabile, quella che, se applicata, rende liberi e felici la massa brulicante nasconde dentro di sé un carattere limitativo enorme.
Tornando all'esempio del "fascista" Sirchia (ma se proprio volete puntare il dito contro un fascista, avete il bersaglio numero uno a portata di mano... in quanto la prima legge contro il fumo nei locali pubblici fu promulgata in Germania da Adolf Hitler... sarà per questo che questa legge mi piace così tanto? O più verosimilmente mi piace poter esercitare il mio diritto di andare a farmi una birra mantenendo integra la mia scelta di non fumare?)... comunque torniamo alla legge Sirchia... facciamo che non esiste più da questo momento si può fumare nei locali pubblici a patto che si rispetti l'unica legge amata dai comunisti... si ritrovano al baretto 10 fumatori si accendono le loro belle 10 sigarette... dopo di che entro io (che non fumo) se non fossero arroganti e rispettassero la legge da loro stessi promossa dovrebbero spegnere le sigarette (magari non ci fosse altro che tabacco dentro) e dovrebbero aprire le finestre per non violare la mia libertà di NON fumare. Ma sono certo che così non sarebbe (esperienza provata sulla mia pelle) quindi mi toccherebbe procedere con la "cinghia mattanza" quindi, dopo essermi sfilato la cinta dai pantaloni, scagliarmi su di loro con ferocia inaudita menando dritti e rovesci "che manco a Wimbledon" esercitando, tra l'altro, la mia personalissima libertà all'aggressione armata (esperienza sperimentata sulla loro pelle).
Ora nel momento in cui il superstite, risparmiato a testimoniare e divulgare la notizia della sconfitta 10 contro 1 potrebbe accennare al fatto che la mia libertà all'aggressione armata lede il loro diritto alla buona salute, ma il loro fumare in un luogo pubblico non lede lo stesso mio diritto alla buona salute?
Questo esempio potrebbe spiegare che il concetto di legalità è una convenzione umana (come il concetto di Nazione) che, piaccia o no a certi esseri, serve a garantire a tutti i suoi cittadini diritti e doveri comuni (poi possiamo discutere all'infinito se il governo sia meritevole o no di esercitare il potere legislativo ed in molti casi non lo è), ma... puff per magia l'Italia e le altre nazioni europee non hanno più confini tra loro. Manteniamo i confini naturali tra Europa e Asia? Perché parte della città di Istanbul è in Europa (distinzione sancita dallo stretto del Bosforo)... quindi cosa facciamo i turchi che sono nella Istanbul europea sono europei e gli altri sono asiatici (già! non sono africani)? A questo punto a chi l'onere di promulgare le leggi per tutti i cittadini del continente europeo? Al parlamento europeo? Alla commissione europea? Alla banca centrale europea?
Gli stessi direbbero che anche l'Europa Nazione, così come gli altri agglomerati, andrebbe eliminato e creare così veri e propri cittadini del mondo.
Mi torna alle narici quello sgradevole odore di stronzata appena detta... ma puff spariti anche questi... confini... il mondo ora è un unico vasto territorio di monti, oceani, fiumi, mari, colline, pianure, valli e fosse comuni! Che bello cimiteri per le strade, auto incendiate, scaffali vuoti e campi incolti, mucche che non si mungono internet che non funziona.
Scenario apocalittico dite... a cosa mi serve lavorare? A mangiare? Non al giorno d'oggi perché c'è qualcuno il cui compito (per scelta o per forza) è quello di coltivare i campi da condividere, in cambio di denaro, con il prossimo. Nel momento in cui non ha niente in cambio, perché dovrebbe coltivare anche per te che crei solo entropia, che non è un bene barattabile? Anzi direi che non è proprio un bene.
Ovviamente a quel punto il meccanismo è innescato, anche se nessuno gli procurerà più il carburante per mandare avanti il trattore, il contadino potrà continuare a mangiare (lavorandosi i campi a mano) gli altri, per mangiare dovranno per forza saccheggiare il contadino, che risponderà a fucilate.
E' sicuramente una versione semplificata dello scenario possibile, in quanto non basterebbe solo eliminare i confini nazionali o sovranazionali per scatenare l'apocalisse, ma certamente sarebbe un primo passo verso la catastrofe... se la si vuol considerare così.
Se già con uno Stato, leggi e forze di Polizia (inadeguate) viviamo in una mezza anarchia, senza saremmo in balia della legge del più forte. Nel bene o nel male non ci è dato saperlo... o almeno non spetta a me dirlo, ma le oligarchie che si sono create in tempo di pace un esercito privato o statale non avranno problemi a conquistare o difendere un fazzoletto di terra e mantenere il proprio status sociale e l'esercito stesso che a quel punto sarà pagato con cibo e altri beni di necessità (per un esercito prettamente maschile non è difficile immaginare di cosa sto parlando).
Ma ora sto veramente divagando.
L'utopia di arrivare ad un punto tale per cui potrebbe essere possibile eliminare ogni forma di Stato, governo, potere, ecc. si basa sull'idea di "amore e rispetto universale" ovvero siamo tutti fratelli, ci vogliamo tutti bene, non esistono più guerre perché non esistono più potenti e prepotenti.
Vedendo il modo con cui certi gruppi di sinistra promuovono le proprie idee mi fa pensare che tale eventualità è fallita all'origine. Esattamente a destra come a sinistra i delinquenti sono delinquenti che usano l'ideologica come scusa per menare le mani o vandalizzare ciò che non gli appartiene. Di conseguenza sappiamo che se anche tutto avvenisse per magia bisognerebbe che, sempre per magia, venissero annientate tutte le coscienze personali a favore di una utopica coscienza collettiva, ma a questo punto che differenza ci sarebbe tra il genere umano e le macchine con intelligenza artificiale?
Tutto questo può sembrare slegato dal discorso delle nazioni, ma, per quanto esasperato, non è un eventualità escludibile.
Per quanto imperfette le Nazioni sono convenzioni sociali generate dall'uomo che servono, come detto all'inizio, a dare regole comuni ad un gruppo più o meno omogeneo di persone. Ciò che per un individuo è considerabile come sacro santo ed inviolabile, per un altro può risultare disgustoso e abominevole. Ad esempio in uno Stato degli USA (mi sembra il Michigan) una legge vieta di fare sesso orale, se una simile legge fosse proposta in Italia ci sarebbe uno sciopero Nazionale a sindacati unificati, se lo imponesse l'U(B)E... il giorno dopo ci sarebbe una proposta di referendum firmata al 98% (magari a qualcuno può non interessare tale legge tanto nel suo privato farebbe comunque quello che vuole), che passerebbe con il miglior quorum mai visto nella storia del paese, in cui si chiede a gran voce l'uscita dell'Italia dall'Europa.
Così se in un mondo senza frontiere venissero applicate le leggi occidentali che impedirebbero l'applicazione di metà dei precetti musulmani (il velo sul muso delle scimmie, il ramadan, ecc.). Idem per gli ebrei che vedrebbero lo shabbath slittare alla domenica, ma non per tutti (vedi i medici e le infermiere che in occidente lavorano anche nelle feste). O viceversa se in Italia, che faticosamente ha conquistato il diritto alle 8 ore (anche se per questo dovremmo ringraziare il Duce, così come la settimana di 5 giorni lavorativi) che di colpo si vedrebbe imporre gli orari cinesi o indiani in cui i lavoratori dormono sotto o sopra le scrivanie per evitare che, nelle "4" ore di riposo, vengano sostituiti da chi a casa non ci è andato o non intende andarci.
Prima che la "civiltà" moderna inquinasse la natura con la propria ignoranza, l'istinto primordiale degli uomini delle caverne (così come degli animali) è sempre stato di raggrupparsi con individui simile per razza, spirito, vicinanza di caverne, in modo da essere più forti in caso di pericolo costituito dalla natura stessa (i predatori) e da tribù rivali. Già allora fu scoperto che maggiore fosse stato il numero degli individui, più forte e prospera sarebbe stata la tribù. Con la civiltà questo concetto è stato ampliato e amplificato, dalla tribù ci si è riuniti in regni o tirannie (secondo alcuni sciocchi), poi in imperi, ecc. fino ad arrivare, oggi, ad un certo equilibrio chiamato Nazioni, esasperato e corrotto ad un agglomerato di nazioni chiamato Europa in cui senza titolo, senza una costituzione o una carta dei diritti e dei doveri, ma soprattutto senza chiedere l'opinione dei cittadini si sono riuniti e man mano acquisito sempre maggior potere. Per giustificare la propria esistenza hanno messo in giro la voce che il concetto di Nazione è superato dal concetto Unione Europea e la Nazione è un concetto per fascisti ed estremismi di destra attaccati, nostalgicamente, ad un passato di violenza e crudeltà... una sorta di medioevo del '900.
Ma quando sarà superato anche il concetto d'Europa? Ci ritroveremo in concetto di federazione mondiale?
A quel punto a chi toccherà, e chiudo con l'inizio, l'onere di legiferare? Da chi sarà eletto? Sarà eletto? O sarà come per l'unione europea dove i potenti si piazzano in una poltrona come nel gioco delle sedie e lo stronzo che resta in piedi diventa presidente del consiglio di un governatorato (dal momento che lo stato non esisterà più?
Temo che la parentesi non sarà così piccola e che quindi sto per cambiare tema.
Molti di quelli che si schierano a favore del concetto di Nazione spesso oppongono come motivazione l'idea che il concetto di Nazione è una convenzione voluta dall'uomo... prima di arrivare al concetto di vero o falso legato a questa affermazione, facciamo un gioco di associazione logica... non ricordo il nome tecnico, ma è quello per cui "se ti piacciono i pesci rossi stai trombando la moglie del tuo migliore amico!".
Uso il tu ipotetico, quindi mi fidato lettore non sentirti chiamato in causa a meno che tu (mio fidato lettore) non sia contrario al concetto di Nazione in tal caso mi sto rivolgendo a te (mio fidato lettore) e ti invito a smettere di leggere e ad andartene a fare in culo perché con sto blog non c'entri un cazzo... detto questo tu che pensi che la Nazione sia una convenzione umana e quindi può benissimo essere abolita, mi viene da domandarti sei anche contrario al concetto di legalità?
La risposta più frequente è dipende alcune leggi sono giuste altre no... e sia. Ma quelle leggi che tu reputi giuste come puoi essere sicuro che siano altrettanto giuste per qualcun altro? E quelle che reputi ingiuste?
Un esempio su tutte è la famosa (e cosiddetta) legge Sirchia che impedisce di fumare nei locali pubblici fatta eccezione per quelle aree predisposte ed adibite ad "area fumatori".
Essendo di Forza Italia, ed essendo la maggior parte dei comunisti dei drogati senza fondo, Girolamo Sirchia è stato appellato con gli epiteti ormai ben noti e che possiamo intonare come ritornello, mantra o tormentone a seconda dei gusti personali.
Gli stessi comunisti (sarebbero gli anarchici, ma siccome gli anarchici dovrebbero essere apartitici mentre i nostrani anarchici sono politicamente schierati contro una determinata forza politica e non contro tutte le forze politiche il nome corretto è comunisti) sono però quelli che proteggono il principio fondamentale secondo cui "La libertà di un uomo finisce dove inizia quella di un altro!"...
Ah utopicamente metterei la faccina con i cuoricini negli occhi, dal momento che metà delle leggi colpisce direttamente me in quanto individuo e l'altra metà sono leggi "ad personam" fatte per tutelare gli interessi economici di Berlusconi.
Quanto sarebbe "utopicamente", ripeto, bello avere una sola legge anziché 200.000 articoli più comma, sottocomma, ecc. avvocati strapagati per trovare il cavillo giusto per evitare la galera all'innocente e garantirla al colpevole che studiano 5 anni per imparare leggi, procedure, diritto civile, penale, i precedenti, le sentenze, i ricorsi, gli appelli, ecc. che quando hanno finito in realtà dovrebbero iniziare da capo perché nel frattempo metà delle leggi sono cambiate... ovvero tutte quelle che non derivano direttamente dal diritto Romano (sì nei nostri codici, civile e penale che sono l'insieme delle nostre leggi, sono ancora presenti leggi in vigore nell'impero romano) o dal codice Rocco (quello scritto dal ministro di grazia e giustizia ai tempi del fascismo, che tra le altre ha garantito la nascita dell'ordine dei giornalisti 1928).
Invece un'unica legge uguale e categorica per tutti "La libertà di un uomo finisce dove inizia quella di un altro!"... sniff... sniff... non sentite anche voi questo strano odore... come di... "stronzata" appena detta? Quella che secondo gli stolti comunisti è la massima espressione di libertà quella inviolabile, quella che, se applicata, rende liberi e felici la massa brulicante nasconde dentro di sé un carattere limitativo enorme.
Tornando all'esempio del "fascista" Sirchia (ma se proprio volete puntare il dito contro un fascista, avete il bersaglio numero uno a portata di mano... in quanto la prima legge contro il fumo nei locali pubblici fu promulgata in Germania da Adolf Hitler... sarà per questo che questa legge mi piace così tanto? O più verosimilmente mi piace poter esercitare il mio diritto di andare a farmi una birra mantenendo integra la mia scelta di non fumare?)... comunque torniamo alla legge Sirchia... facciamo che non esiste più da questo momento si può fumare nei locali pubblici a patto che si rispetti l'unica legge amata dai comunisti... si ritrovano al baretto 10 fumatori si accendono le loro belle 10 sigarette... dopo di che entro io (che non fumo) se non fossero arroganti e rispettassero la legge da loro stessi promossa dovrebbero spegnere le sigarette (magari non ci fosse altro che tabacco dentro) e dovrebbero aprire le finestre per non violare la mia libertà di NON fumare. Ma sono certo che così non sarebbe (esperienza provata sulla mia pelle) quindi mi toccherebbe procedere con la "cinghia mattanza" quindi, dopo essermi sfilato la cinta dai pantaloni, scagliarmi su di loro con ferocia inaudita menando dritti e rovesci "che manco a Wimbledon" esercitando, tra l'altro, la mia personalissima libertà all'aggressione armata (esperienza sperimentata sulla loro pelle).
Ora nel momento in cui il superstite, risparmiato a testimoniare e divulgare la notizia della sconfitta 10 contro 1 potrebbe accennare al fatto che la mia libertà all'aggressione armata lede il loro diritto alla buona salute, ma il loro fumare in un luogo pubblico non lede lo stesso mio diritto alla buona salute?
Questo esempio potrebbe spiegare che il concetto di legalità è una convenzione umana (come il concetto di Nazione) che, piaccia o no a certi esseri, serve a garantire a tutti i suoi cittadini diritti e doveri comuni (poi possiamo discutere all'infinito se il governo sia meritevole o no di esercitare il potere legislativo ed in molti casi non lo è), ma... puff per magia l'Italia e le altre nazioni europee non hanno più confini tra loro. Manteniamo i confini naturali tra Europa e Asia? Perché parte della città di Istanbul è in Europa (distinzione sancita dallo stretto del Bosforo)... quindi cosa facciamo i turchi che sono nella Istanbul europea sono europei e gli altri sono asiatici (già! non sono africani)? A questo punto a chi l'onere di promulgare le leggi per tutti i cittadini del continente europeo? Al parlamento europeo? Alla commissione europea? Alla banca centrale europea?
Gli stessi direbbero che anche l'Europa Nazione, così come gli altri agglomerati, andrebbe eliminato e creare così veri e propri cittadini del mondo.
Mi torna alle narici quello sgradevole odore di stronzata appena detta... ma puff spariti anche questi... confini... il mondo ora è un unico vasto territorio di monti, oceani, fiumi, mari, colline, pianure, valli e fosse comuni! Che bello cimiteri per le strade, auto incendiate, scaffali vuoti e campi incolti, mucche che non si mungono internet che non funziona.
Scenario apocalittico dite... a cosa mi serve lavorare? A mangiare? Non al giorno d'oggi perché c'è qualcuno il cui compito (per scelta o per forza) è quello di coltivare i campi da condividere, in cambio di denaro, con il prossimo. Nel momento in cui non ha niente in cambio, perché dovrebbe coltivare anche per te che crei solo entropia, che non è un bene barattabile? Anzi direi che non è proprio un bene.
Ovviamente a quel punto il meccanismo è innescato, anche se nessuno gli procurerà più il carburante per mandare avanti il trattore, il contadino potrà continuare a mangiare (lavorandosi i campi a mano) gli altri, per mangiare dovranno per forza saccheggiare il contadino, che risponderà a fucilate.
E' sicuramente una versione semplificata dello scenario possibile, in quanto non basterebbe solo eliminare i confini nazionali o sovranazionali per scatenare l'apocalisse, ma certamente sarebbe un primo passo verso la catastrofe... se la si vuol considerare così.
Se già con uno Stato, leggi e forze di Polizia (inadeguate) viviamo in una mezza anarchia, senza saremmo in balia della legge del più forte. Nel bene o nel male non ci è dato saperlo... o almeno non spetta a me dirlo, ma le oligarchie che si sono create in tempo di pace un esercito privato o statale non avranno problemi a conquistare o difendere un fazzoletto di terra e mantenere il proprio status sociale e l'esercito stesso che a quel punto sarà pagato con cibo e altri beni di necessità (per un esercito prettamente maschile non è difficile immaginare di cosa sto parlando).
Ma ora sto veramente divagando.
L'utopia di arrivare ad un punto tale per cui potrebbe essere possibile eliminare ogni forma di Stato, governo, potere, ecc. si basa sull'idea di "amore e rispetto universale" ovvero siamo tutti fratelli, ci vogliamo tutti bene, non esistono più guerre perché non esistono più potenti e prepotenti.
Vedendo il modo con cui certi gruppi di sinistra promuovono le proprie idee mi fa pensare che tale eventualità è fallita all'origine. Esattamente a destra come a sinistra i delinquenti sono delinquenti che usano l'ideologica come scusa per menare le mani o vandalizzare ciò che non gli appartiene. Di conseguenza sappiamo che se anche tutto avvenisse per magia bisognerebbe che, sempre per magia, venissero annientate tutte le coscienze personali a favore di una utopica coscienza collettiva, ma a questo punto che differenza ci sarebbe tra il genere umano e le macchine con intelligenza artificiale?
Tutto questo può sembrare slegato dal discorso delle nazioni, ma, per quanto esasperato, non è un eventualità escludibile.
Per quanto imperfette le Nazioni sono convenzioni sociali generate dall'uomo che servono, come detto all'inizio, a dare regole comuni ad un gruppo più o meno omogeneo di persone. Ciò che per un individuo è considerabile come sacro santo ed inviolabile, per un altro può risultare disgustoso e abominevole. Ad esempio in uno Stato degli USA (mi sembra il Michigan) una legge vieta di fare sesso orale, se una simile legge fosse proposta in Italia ci sarebbe uno sciopero Nazionale a sindacati unificati, se lo imponesse l'U(B)E... il giorno dopo ci sarebbe una proposta di referendum firmata al 98% (magari a qualcuno può non interessare tale legge tanto nel suo privato farebbe comunque quello che vuole), che passerebbe con il miglior quorum mai visto nella storia del paese, in cui si chiede a gran voce l'uscita dell'Italia dall'Europa.
Così se in un mondo senza frontiere venissero applicate le leggi occidentali che impedirebbero l'applicazione di metà dei precetti musulmani (il velo sul muso delle scimmie, il ramadan, ecc.). Idem per gli ebrei che vedrebbero lo shabbath slittare alla domenica, ma non per tutti (vedi i medici e le infermiere che in occidente lavorano anche nelle feste). O viceversa se in Italia, che faticosamente ha conquistato il diritto alle 8 ore (anche se per questo dovremmo ringraziare il Duce, così come la settimana di 5 giorni lavorativi) che di colpo si vedrebbe imporre gli orari cinesi o indiani in cui i lavoratori dormono sotto o sopra le scrivanie per evitare che, nelle "4" ore di riposo, vengano sostituiti da chi a casa non ci è andato o non intende andarci.
Prima che la "civiltà" moderna inquinasse la natura con la propria ignoranza, l'istinto primordiale degli uomini delle caverne (così come degli animali) è sempre stato di raggrupparsi con individui simile per razza, spirito, vicinanza di caverne, in modo da essere più forti in caso di pericolo costituito dalla natura stessa (i predatori) e da tribù rivali. Già allora fu scoperto che maggiore fosse stato il numero degli individui, più forte e prospera sarebbe stata la tribù. Con la civiltà questo concetto è stato ampliato e amplificato, dalla tribù ci si è riuniti in regni o tirannie (secondo alcuni sciocchi), poi in imperi, ecc. fino ad arrivare, oggi, ad un certo equilibrio chiamato Nazioni, esasperato e corrotto ad un agglomerato di nazioni chiamato Europa in cui senza titolo, senza una costituzione o una carta dei diritti e dei doveri, ma soprattutto senza chiedere l'opinione dei cittadini si sono riuniti e man mano acquisito sempre maggior potere. Per giustificare la propria esistenza hanno messo in giro la voce che il concetto di Nazione è superato dal concetto Unione Europea e la Nazione è un concetto per fascisti ed estremismi di destra attaccati, nostalgicamente, ad un passato di violenza e crudeltà... una sorta di medioevo del '900.
Ma quando sarà superato anche il concetto d'Europa? Ci ritroveremo in concetto di federazione mondiale?
A quel punto a chi toccherà, e chiudo con l'inizio, l'onere di legiferare? Da chi sarà eletto? Sarà eletto? O sarà come per l'unione europea dove i potenti si piazzano in una poltrona come nel gioco delle sedie e lo stronzo che resta in piedi diventa presidente del consiglio di un governatorato (dal momento che lo stato non esisterà più?
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