8 giugno 2018

L'omo ha da puzzà!!!

Quando Gioele Dix, imitando Fabrizio Ravanelli, pronunciava queste parole mai avrebbe immaginato, almeno credo, che sarebbe stato il metro di misura per stabilire se una persona sia o meno fascista/populista. Riprendendo il concetto da Il Primato Nazionale, sembra davvero che la sinistra, i moderati e le altre "frocerie" poste in mezzo ai 2 estremi, non sappiano più spiegarsi il perché del proprio fallimento. Arrivano quindi le spiegazioni più fantasiose (come quelle che avevo espresso nella guida ai mondiali di Russia, in cui risultava che lavarsi era da maschilisti misogini) cercando di dimostrare, e demonizzare scientificamente, che tutto ciò che sta accadendo non è per colpa di un Sistema, fallimentare già nella fase embrionale, che sta implodendo.
La spiegazione al fatto della nascita, o rinascita se preferite, di "nuovi" o vecchi nazionalismi, populismi, ecc. va ricercata banalmente nel totale abbandono del popolo da parte di chi, della sua cura, ne ha fatto la propria parola d'ordine, il proprio campo di battaglia, ovvero la sinistra.
Quando sento, durante il congresso nazionale, Martina (segretario del PD) affermare "noi siamo il popolo, non siamo populisti", dopo aver allontanato la mano dalla pistola mi viene in mente il significato del termine populista: 

"Movimento politico-culturale russo, che si sviluppò tra la fine del sec. XIX e l'inizio del XX, aspirante a una sorta di socialismo rurale, in opposizione al burocratismo zarista e all'industrialismo occidentale.
estens.
Qualsiasi movimento politico diretto all'esaltazione demagogica delle qualità e capacità delle classi popolari."
Se prendiamo per buona questa descrizione, non capisco come si possa essere rappresentanti del popolo senza essere populisti, ma soprattutto perché il PD dichiari di non esserlo.
Se dissociamo il PD dal populismo (su loro stessa richiesta) dobbiamo anche dissociarlo dal popolo, di conseguenza il PD non è più rappresentante del popolo, di conseguenza è rappresentate del "padrone", per usare un termine a loro tanto caro. Automaticamente l'associazione più immediata è quella di associarlo al potere forte più prossimo (in rappresentanza del padrone), ovvero l'economia mondiale. A questo punto il flusso di pensieri prosegue da solo e giunge all'unica spiegazione possibile, che purtroppo non è che il PD non esiste, ovvero che se il PD e la sua coalizione non rappresentano più il popolo, il popolo volgerà il proprio favore verso chi vede operare per il bene del popolo stesso, del singolo cittadino o della sua famiglia.
Per quanto mi riguarda in una situazione tale per cui mi dovessi trovare, come purtroppo è già successo, senza lavoro per un periodo indefinito (indipendentemente dalla mia volontà di lavorare), l'ultima cosa che vorrei vedere è il mio governo che anziché cercare soluzioni al mio problema, cerchi di risolvere il problema di qualcun altro che, oltretutto, "invade" la mia città e dimostra con le proprie azioni tutta la propria ingratitudine e mancanza di rispetto. 
Mi sento in dovere di soffocare nel sangue ogni moto rivoluzionario che potrebbe accendersi per le mie parole... "per quel che mi frega"... anche se la feccia (i pellet) venisse in Italia per lavorare e rispettando le leggi, la cultura, ecc. italiana... sarebbero comunque scarpate nel culo... ciò premesso mettendomi ipoteticamente nella mente di un "Cetto La Qualunque" qualunque... vedendo me in miseria e la mia famiglia alla fame alla notizia di un governo di sinistra che fa tutto quanto in suo potere per favorire gli ultimi arrivati (indipendentemente dalla quantità di sporcizia del colore della loro pelle), avvertirei quella strana sensazione che mi "rode" il culo.
Tutto questo porta all'inevitabile conclusione anticipata all'inizio dell'inizio dello scritto. Il popolo è un gregge da guidare, siamo d'accordo, ma si rifiuterà di seguire il padrone se lo stessa non lo condurrà verso verdi pascoli su cui colmare la propria fame. Allora sarà pronto a seguire chiunque belerà più forte degli altri.
Con questo sono contrario alla nascita di movimenti o partiti "fascisti" o populisti? Assolutamente no... ma al genio della lampada esprimerei un unico desiderio che il popoli d'Italia e D'Europa prendano coscienza di sé e della situazioni in cui il padrone ci sta conducendo e che compia la propria scelta consapevolmente e non per mancanza di alternative.
Dal momento che la lampada col genio dentro si trova nel deserto ed io non possiedo un carro armato con cui percorrere agevolmente le strade dei paesi di merda che ospitano un deserto, toccherà continuare a sperare e lottare, con i miei scritti e con il mio esempio, affinché il popolo capisca che ogni singolo pensiero che frulla nella sua testa, ogni convinzione che possiede è stata oculatamente impiantata, alimentata, cresciuta e rafforzata da un "qualcosa" (o un qualcuno) che non agogna altro che la sua distruzione affinché l'uomo possa essere definitivamente sostituito dal consumatore (anche robotico se è necessario).

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